Un delitto che si è consumato in pochi istanti, in un sabato pomeriggio che sembrava uguale a molti altri. Emanuele Durante è stato freddato da un sicario ieri, 15 marzo 2025, mentre era all'interno di un'auto in via Santa Teresa degli Scalzi a Napoli. Con lui c'era anche una ragazza, forse la fidanzata.
La corsa in ospedale è stata vana: il 20enne è morto a causa delle gravi ferite riportate, nonostante il disperato tentativo dei medici di salvargli la vita.
Emanuele Durante aveva compiuto 20 anni il 1° marzo. Viveva nel centro storico della città e aveva piccoli precedenti per reati contro il patrimonio, ma nessun legame con la criminalità organizzata.
Il giovane si trovava nel Rione Sanità, in una strada piuttosto trafficata quando, intorno alle 18:30 di sabato 15 marzo, è stato raggiunto da uno o più colpi di pistola. Contrariamente a quanto emerso in un primo momento, non era in sella a uno scooter, bensì all'interno di un'auto. Non si esclude che fosse al posto di guida.
Il 20enne sarebbe stato raggiunto da più colpi di pistola. La ragazza, presente al momento dell'agguato e rimasta illesa, lo ha portato al Pronto soccorso dell'ospedale Pellegrini, probabilmente aiutata da un passante. Non è stato abbandonato all'esterno del nosocomio, come si era ipotizzato all'inizio.
Purtroppo non ce l'ha fatta: è morto poco dopo, gettando la sua famiglia nella disperazione.
Il post pubblicato su Facebook di Don Luigi Merola della Fondazione "A’ Voce d’'e creature"
Gli inquirenti stanno indagando sul delitto, senza tralasciare alcuna pista. I carabinieri stanno scandagliando il passato della vittima, per verificare le sue frequentazioni.
Il giovane potrebbe aver coltivato "amicizie pericolose" negli ultimi tempi; oppure essere stato colpito a causa di uno "sgarro" o di un diverbio tra gruppi di ragazzi.
Al momento, però, sono state formulate solo delle ipotesi. Chiarimenti potrebbero arrivare dall’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona.
Emanuele Durante era parente di Annalisa Durante, la 14enne uccisa per errore 21 anni fa nel quartiere Forcella di Napoli. La ragazza era figlia del fratello del nonno di Emanuele.
Annalisa era in compagnia di un paio di amiche, a due passi da casa: era il 27 marzo 2004. All'improvviso i colpi di pistola: l'obiettivo era l'allora 19enne Salvatore Giuliano, che reagì sparando a sua volta.
Annalisa si trovava nella traiettoria del proiettile e fu colpita alla testa: morì poco dopo in ospedale, giovanissima vittima innocente della camorra.
Il padre della 14enne si è detto "sconvolto" per l'omicidio di Emanuele.