Questa è una questione di numeri. I primi sono di Openpolis e sanciscono che il parlamentare più assenteista di questa legislatura è il leghista Antonio Angelucci: su 11.635 votazioni, ha partecipato solo a 16.
I secondi sono quelli delle dichiarazioni dei redditi: è proprio Antonio Angelucci, nato a Sante Marie, in provincia dell'Aquila, nel settembre del 1944, fondatore di decine di cliniche private convenzionate con il Servizio Sanitario nazionale, immobiliarista nonché editore di Libero, Il Tempo e Il Giornale, il più ricco del reame, pardon, del parlamento. Nel 2023, ha dichiarato un reddito lordo di 4,7 milioni di euro pur senza specificare alcuna partecipazione né cariche societarie.
I terzi numeri, invece, sono quelli messi in fila da Domani, il quotidiano edito da Carlo De Benedetti e diretto da Emiliano Fittipaldi, secondo il quale Angelucci è corso a votare in parlamento sanatorie fiscali che gli hanno assicurato un risparmio di 6,2 milioni di euro.
E insomma: per scomodare Antonio Angelucci, alla quarta legislatura da parlamentare, bisogna mettere all'ordine del giorno qualcosa di veramente importante. Se legata ai suoi interessi privati, si fa bingo: lo si vede di nuovo, finalmente, in aula.
Questa è l'accusa che Giovanni Tizian e Stefano Vergine di Domani muovono al re delle cliniche.
Ad esempio: quand'è che Angelucci è risultato presente e votante in Parlamento?
hanno puntualizzato i cronisti. I quali, in tutto, hanno ritrovato il nome di Antonio Angelucci tra i parlamentari presenti e votanti per almeno tre paci fiscali.
Quando alla Camera c'è da votare qualche provvedimento che fa risparmiare alle sue aziende un po' di quattrini di tasse, Antonio Angelucci risulta essere un parlamentare presente e attivo. Il quotidiano Domani ne ricostruisce quelli che sarebbero i momenti salienti iniziando dal 23 dicembre 2022, antivigilia di Natale ma anche giorno di votazione alla Camera della Manovra finanziaria.
Morale della favola: la Tosinvest spa, una delle società più importanti del gruppo Angelucci, risparmia 4,2 milioni di euro.
Ma già a fine 2018, ai tempi del governo giallo-verde di Giuseppe Conte, Angelucci ha goduto di una sanatoria: all'epoca era la "rottamazione ter" e prevedeva il pagamento delle tasse arretrate senza sanzioni e interessi. Tosinvest, nell'occasione, risparmiò 362mila euro.
E nel 2019?
hanno riportato Tizian e Vergine. Alla fine, quindi, come diceva Totò, la somma fa il totale: nelle sue poche presenze parlamentari, Domani ha calcolato che Angelucci, oltre allo stipendio da parlamentare, ha intascato un risparmio di 6,2 milioni per le sue aziende. L'impegno politico del parlamentare più ricco d'Italia è una questione di numeri.