07 Apr, 2025 - 14:07

Chi è il parlamentare assente al 99,9% delle sedute (ma che va a votare per pagare meno tasse): l'accusa

Chi è il parlamentare assente al 99,9% delle sedute (ma che va a votare per pagare meno tasse): l'accusa

Questa è una questione di numeri. I primi sono di Openpolis e sanciscono che il parlamentare più assenteista di questa legislatura è il leghista Antonio Angelucci: su 11.635 votazioni, ha partecipato solo a 16. 

I secondi sono quelli delle dichiarazioni dei redditi: è proprio Antonio Angelucci, nato a Sante Marie, in provincia dell'Aquila, nel settembre del 1944, fondatore di decine di cliniche private convenzionate con il Servizio Sanitario nazionale, immobiliarista nonché editore di Libero, Il Tempo e Il Giornale, il più ricco del reame, pardon, del parlamento. Nel 2023, ha dichiarato un reddito lordo di 4,7 milioni di euro pur senza specificare alcuna partecipazione né cariche societarie.

I terzi numeri, invece, sono quelli messi in fila da Domani, il quotidiano edito da Carlo De Benedetti e diretto da Emiliano Fittipaldi, secondo il quale Angelucci è corso a votare in parlamento sanatorie fiscali che gli hanno assicurato un risparmio di 6,2 milioni di euro.

Il parlamentare assente il 99,9% delle volte, ma che corre a votare per non pagare le tasse

E insomma: per scomodare Antonio Angelucci, alla quarta legislatura da parlamentare, bisogna mettere all'ordine del giorno qualcosa di veramente importante. Se legata ai suoi interessi privati, si fa bingo: lo si vede di nuovo, finalmente, in aula.

Questa è l'accusa che Giovanni Tizian e Stefano Vergine di Domani muovono al re delle cliniche.

Ad esempio: quand'è che Angelucci è risultato presente e votante in Parlamento? 

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Quando era in discussione la rottamazione quater o, per usare un'espressione più comprensibile, la sanatoria fiscale: un provvedimento che ha fatto risparmiare a una delle società della sua famiglia 4,2 milioni di euro

hanno puntualizzato i cronisti. I quali, in tutto, hanno ritrovato il nome di Antonio Angelucci tra i parlamentari presenti e votanti per almeno tre paci fiscali.

Le paci fiscali di Angelucci

Quando alla Camera c'è da votare qualche provvedimento che fa risparmiare alle sue aziende un po' di quattrini di tasse, Antonio Angelucci risulta essere un parlamentare presente e attivo. Il quotidiano Domani ne ricostruisce quelli che sarebbero i momenti salienti iniziando dal 23 dicembre 2022, antivigilia di Natale ma anche giorno di votazione alla Camera della Manovra finanziaria. 

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In quella legge di Bilancio era prevista anche la rottamazione quater, una misura che ha permesso di sanare le cartelle esattoriali ricevute dal primo gennaio 2000 al 30 giugno 2022 pagando l'intera somma dovuta ma senza dover versare anche interessi e sanzioni 

Morale della favola: la Tosinvest spa, una delle società più importanti del gruppo Angelucci, risparmia 4,2 milioni di euro.

Ma già a fine 2018, ai tempi del governo giallo-verde di Giuseppe Conte, Angelucci ha goduto di una sanatoria: all'epoca era la "rottamazione ter" e prevedeva il pagamento delle tasse arretrate senza sanzioni e interessi. Tosinvest, nell'occasione, risparmiò 362mila euro.

E nel 2019? 

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Nel bilancio di quell'anno, Tosinvest spiega che la Guardia di Finanza l'accusava di aver escogitato un trucco contabile relativi ai rapporti con la Three Sa, la società lussemburghese che ne detiene ancora oggi il controllo. I finanzieri contestavano a Tosinvest un'evasione fiscale da 1,3 milioni di euro che, aggiunte sanzioni e interessi, avrebbe comportato un esborso teorico totale per la società italiana pari a circa 2,2 milioni di euro. Anche questa volta, però, gli Angelucci hanno chiuso con un notevole risparmio. Nel bilancio 2019, Tosinvest scrive infatti di aver messo una pietra sulla contestazione attraverso due atti di conciliazione, impegnandosi a versare all'Agenzia delle Entrate in tutto 709 mila euro in 12 rate trimestrali. Il che le è valso un risparmio di 1,5 milioni di euro

hanno riportato Tizian e Vergine. Alla fine, quindi, come diceva Totò, la somma fa il totale: nelle sue poche presenze parlamentari, Domani ha calcolato che Angelucci, oltre allo stipendio da parlamentare, ha intascato un risparmio di 6,2 milioni per le sue aziende. L'impegno politico del parlamentare più ricco d'Italia è una questione di numeri.

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Giovanni Santaniello
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