10 Apr, 2025 - 15:58

Elezioni regionali 2025, chi sostituirà De Luca e Zaia in Campania e Veneto?

Elezioni regionali 2025, chi sostituirà De Luca e Zaia in Campania e Veneto?

Rabbia e incertezza sul futuro delle prossime elezioni regionali. Dopo la sentenza di ieri, 9 aprile 2025, la Corte Costituzionale ha escluso la possibilità di una rielezione per la terza volta dei presidenti di Regione. La Consulta ha infatti bocciato la legge della Regione Campania che permetteva a De Luca di candidarsi alle prossime elezioni; la pronuncia sulla tanto discussa norma coinvolge anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che si apprestava a correre per la quarta volta per le regionali.

E ora? In Veneto, la Lega potrà ancora contare sul governatore, che è al potere dal 2010, in un altro ruolo, e nei prossimi giorni potrebbe essere indicato il suo successore. Certo, Zaia non ha accolto positivamente la sentenza della Corte Costituzionale e le regionali in Veneto rischiano di diventare terreno di scontro nel centrodestra: tutti i partiti hanno avanzato un proprio candidato e non si riesce a convergere su un solo nome.

In Campania, De Luca esprime il suo disappunto ma non sembra intenzionato a fare passi indietro e studia l'alternativa. Sarà necessario un confronto tra la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, e il governatore campano, che ha ancora una grande influenza nella Regione dopo due mandati.

Cosa ha stabilito ieri la Corte Costituzionale?

Non ci sono ancora le date per le elezioni regionali in Campania, Veneto, Valle d'Aosta, Toscana, Marche e Puglia. Arriva però dalla giornata di ieri, 9 aprile 2025, una delle novità più attese: la Corte Costituzionale ha detto no al terzo mandato. La Consulta ha bocciato l’articolo 1 della legge regionale campana n. 16 del 2024, voluta dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che voleva ricandidarsi ancora una volta nel 2025 dopo aver vinto le elezioni del 2015 e del 2020.

Secondo la Corte, la mossa del legislatore campano era in aperto contrasto con i principi sanciti dalla legge statale n. 165 del 2004, che stabilisce il limite dei due mandati consecutivi. Sarebbe stato violato anche l’articolo 122 della Costituzione, che sì, affida alle Regioni la disciplina in materia elettorale e di ineleggibilità, ma sempre nel rispetto dei principi fondamentali fissati dallo Stato. La pronuncia sulla legge campana colpisce anche il Veneto, dove il presidente Luca Zaia si apprestava a candidarsi ancora una volta.

Il futuro delle Regionali in Campania

Il Partito Democratico tira un sospiro di sollievo, ma fino a un certo punto. Il governatore della Regione Campania cercherà in tutti i modi, anche se non più da presidente, di restare "al potere". Diventa così fondamentale trovare un dialogo tra la segretaria dem Schlein e De Luca, laddove una coalizione vicina al presidente della Regione proverà a candidarsi.

La capacità di De Luca di influenzare il panorama politico della regione, anche attraverso la creazione di una lista personale, è un pericolo per il centrosinistra. Elly Schlein si trova ora di fronte a una situazione complessa, in cui la necessità di negoziare con De Luca diventa inevitabile. Una mediazione tutelerebbe la Campania dalle mire del centrodestra. Per ora non ci sono nomi di possibili sostituti vicini a De Luca, proprio in attesa di capire cosa potrebbe succedere.

Il caos in Veneto: candidato unico per il centrodestra?

Non va meglio per il centrodestra veneto, che non riesce a trovare un candidato comune nonostante l'esclusione di Luca Zaia dalla corsa. Negli scorsi mesi ci sono stati ripetuti scontri tra le forze politiche che compongono la maggioranza di governo: Fratelli d'Italia, forte del sostegno dei veneti nelle europee dello scorso anno, ha spesso ribadito di voler avanzare un proprio candidato.

La Lega, tuttavia, non molla e Salvini ha promesso che, in caso di impossibilità di Zaia a candidarsi, si sarebbe trovato un sostituto e il presidente della Regione avrebbe avuto ugualmente un ruolo centrale. Come la Campania, anche il Veneto è un nodo che sembra difficile da sciogliere.

Riassunto in tre punti

  • Stop al terzo mandato: La Corte Costituzionale ha bocciato la legge regionale campana che consentiva una terza candidatura a De Luca, confermando il limite di due mandati consecutivi stabilito dalla legge statale.
  • Crisi nel centrosinistra campano: De Luca, pur escluso dalla corsa, resta influente; il PD dovrà mediare per evitare una spaccatura e contenere il rischio di una lista personale che favorisca il centrodestra.
  • Caos nel centrodestra veneto: L’esclusione di Zaia apre una competizione interna tra Lega e Fratelli d’Italia per trovare un candidato comune, complicando l’unità della coalizione.
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