10 Apr, 2025 - 20:00

Approvata la mozione di maggioranza sul ReArm Eu ma il governo ne esce spaccato

Approvata la mozione di maggioranza sul ReArm Eu ma il governo ne esce spaccato

Un netto no al riarmo e alle politiche volute dalla Commissione europea che porterebbero a una spesa comune di 800 miliardi di euro. A pronunciare un discorso contro il ReArm Eu è il deputato della Lega, Simone Billi, che spiega metodi alternativi per spendere quei soldi: investire in ospedali, scuole e asili. L'intervento, che arriva in una dichiarazione di voto dopo l'approvazione con 144 sì e 105 no della mozione di maggioranza sulla difesa europea, è dell'onorevole legato al partito di Salvini. Applausi sono arrivati anche da parte dell'opposizione.

Sorge però un dubbio: il governo Meloni è davvero compatto sul tema del riarmo europeo? A quanto pare no e, nonostante le mediazioni continue tra i tre partiti che fanno parte della maggioranza, sembra che non si riesca proprio ad arrivare a un punto comune. Il timore è che il governo possa spaccarsi sugli armamenti europei: Forza Italia e Fratelli d'Italia sono favorevoli, la Lega per niente.

Il tema del riarmo, tuttavia, ha già spaccato il centrosinistra. Mentre il Movimento Cinque Stelle si oppone, così come Alleanza Verdi Sinistra, il Partito Democratico esita. Una frattura interna ai dem rende difficile trovare una posizione univoca. L'area più centrista del campo largo resta favorevole e Azione, il partito di Calenda, è arrivato addirittura a defilarsi per il tema della difesa comune e della guerra in Ucraina.

Cosa ha detto Billi alla Camera contro il ReArm?

Un intervento condiviso anche da parte dell'opposizione, quello del deputato della Lega, Simone Billi, che ha espresso una dura critica sulla proposta di una difesa comune europea, sostenendo che sia impossibile attuarla a causa delle divisioni interne dell'Europa. Billi ha parlato dell'inefficienza dell'Ue e della gestione delle risorse da parte di "burocrati non eletti".
Durante un intervento nell'aula della Camera, Billi ha dichiarato la sua opposizione fermamente ai 800 miliardi di debito previsti per la difesa europea, affermando che tali somme graverebbero sui bilanci nazionali e sarebbero sprecate in rivoli di spese.

Il deputato ha sottolineato che prima di pensare a nuove spese, sarebbe necessario ottimizzare le risorse già destinate alla difesa, evitando che il finanziamento di progetti militari vada a discapito di settori fondamentali come sanità, scuola e lavoro.

Inoltre, Billi ha ribadito che se davvero ci sono 800 miliardi da investire, questi dovrebbero essere destinati a migliorare il benessere sociale dei cittadini, con un focus su salute, ospedali, scuole e lavoro. Il suo discorso ha suscitato l'applauso delle opposizioni, che ha poi ringraziato.

Il governo in difficoltà sul riarmo

L'esponente del Pd Stefano Graziano ha sottolineato come ci sia una spaccatura evidente nella maggioranza di governo. Nella coalizione dell'esecutivo nazionale, la questione riarmo viene affrontata in maniera diversa dai partiti: Forza Italia e Fratelli d'Italia si sono detti favorevoli al voto di un mese fa al Parlamento europeo di Strasburgo.

Si oppone la Lega di Salvini per via del suo spirito euroscettico. L'idea di costruire un esercito europeo e di spendere 800 miliardi per il riarmo a livello continentale non ha convinto il leader del Carroccio, che dal giorno zero ha sempre bocciato il piano esposto da Ursula von der Leyen dopo l'incontro tra Trump e Zelensky.

Il centrosinistra spaccato

Mentre la Camera oggi ha approvato la mozione di maggioranza sul testo del ReArm Eu, le opposizioni hanno tuonato contro l'atteggiamento del governo. M5s e Pd si sono astenuti sui rispettivi documenti. Il centrodestra ha trovato un accordo che conferma il sostegno a Kiev, ma senza un esplicito impegno al riarmo, sottolineando l'importanza della difesa nazionale. 

Le opposizioni si sono divise, con M5s e Avs contrari, e Più Europa, Azione e Italia Viva favorevoli al piano ReArm Europe. Negli scorsi giorni, il M5s ha visto un incremento dei consensi dopo la piazza contro il riarmo tenutasi il 5 aprile 2025.

Riassunto in tre punti

  • Simone Billi della Lega si oppone fermamente alla proposta di un riarmo europeo, suggerendo di destinare quei fondi per migliorare sanità, scuole e lavoro, suscitando applausi anche dalle opposizioni.
  • Il governo Meloni è diviso sul riarmo, con Forza Italia e Fratelli d'Italia favorevoli e la Lega contraria, mentre nel centrosinistra ci sono divisioni, con il M5s e Alleanza Verdi Sinistra contrari.
  • Le opposizioni sono divise: M5s e Avs si oppongono al piano, mentre Più Europa, Azione e Italia Viva lo supportano, mentre il Pd e il M5s si sono astenuti in Parlamento.

 

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