Un amore impossibile nell'Italia anni '30, che si avvicina inesorabilmente a un'epoca oscura: l'avvento del fascismo e del nazismo.
Tuttavia, la voglia di vivere dei protagonisti e il sentimento che nutrono l'uno per l'altra li farà andare avanti nonostante tutto. "L'ombra del giorno" è uno di quei film che ti lascia con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo.
Ambientato nell’Italia fascista, il film mescola sentimento, ideologia e tragedia in una cornice elegante e nostalgica. Ma come va davvero a finire? Attenzione: dopo la prima parte, spoiler in arrivo!
Diretto da Giuseppe Piccioni, "L’ombra del giorno" è uscito nelle sale nel 2022 e ha come protagonisti Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli, due volti amatissimi del cinema italiano e compagni di vita e di carriera.
Scamarcio interpreta Luciano Traini, un reduce della Prima guerra mondiale con idee fasciste piuttosto radicate. Gestisce un ristorante affacciato sulla piazza principale di Ascoli Piceno, ordinato, metodico, disilluso. L’arrivo di Anna Costanzi, una giovane cameriera piena di mistero e vitalità, interpretata da Porcaroli, scuote la sua routine.
La storia si svolge nel 1938, nel pieno del consenso al regime. Tra i tavoli, i saluti romani e l’opprimente presenza del Ventennio, i due iniziano una relazione che sfida ogni logica, ma soprattutto ogni ideologia.
La sceneggiatura, scritta dallo stesso Piccioni con Gualtiero Rosella, mette in scena una tensione crescente, fatta di piccoli sguardi, silenzi pesanti e un’inquietudine costante.
Se non hai ancora visto il film, questa è la parte che svelerà il finale, quindi uno spoiler alert è necessario.
Il mistero attorno ad Anna viene svelato progressivamente. La ragazza è in realtà una giovane ebrea, costretta a nascondere la propria identità per sfuggire alle leggi razziali. In un’Italia che si avvicina sempre più alla guerra, la sua presenza diventa pericolosa non solo per lei, ma anche per Luciano, che si ritrova a dover scegliere tra le sue convinzioni e l’amore.
Luciano, inizialmente rigido e fedele al regime, si trova davanti a un bivio morale. Quando la verità su Anna viene a galla, decide di aiutarla a fuggire, consapevole che questo significhi tradire tutto ciò in cui ha creduto fino a quel momento.
Giuseppe Piccioni ha trasportato nella pellicola tutto lo struggimento dei due protagonisti, culminato in un finale assolutamente poetico: Luciano accompagna Anna fino al treno, in un addio che sa di speranza e condanna. Le forze dell’ordine stanno per arrestarlo, dopo l'omicidio di Corrado, e lui lo sa. Ma promette alla sua Anna di rivedersi a guerra conclusa.
Le ultime immagini lo ritraggono mentre osserva il treno allontanarsi, con il viso segnato ma sereno. Un gesto d’amore puro, un riscatto tardivo ma sincero.
Oltre alla trama potente, "L’ombra del giorno" è un film che punta a trascinare lo spettatore all'interno della storia stessa, grazie alla scelta delle location e all'atmosfera visiva curatissima. Ma il pathos vero lo dona la tragica storia d'amore tra Luciano e Anna, che non è soltanto il racconto di un sentimento ostacolato dalle contingenze, ma una vera e propria riflessione introspettiva sulle proprie convinzioni.
I due interpreti, infatti, Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli, hanno più volte sottolineato quanto sia stata essenziale una profonda immersione nei sentimenti dei loro personaggi per creare quell'intensità emotiva che ha fatto il successo della pellicola.
Non solo. Il film si costella anche di immagini potenti, come la scena dell'annuncio di Mussolini. Lo stesso regista ha dichiarato, a ridosso dell'uscita de "L'ombra del giorno" nel 2022:
Per rendere tutto ancora più genuino, Porcaroli ha dichiarato che le ultime scene e il finale sono state registrate quasi di seguito, con pochissimi take, per mantenere la spontaneità emotiva e l’autenticità del dolore del distacco.
Inoltre, pare che Riccardo Scamarcio abbia collaborato attivamente anche alla produzione, contribuendo a plasmare il personaggio di Luciano in modo più profondo e umano rispetto alla figura stereotipata del "fascista freddo".
"L’ombra del giorno" ha avuto un'accoglienza mista, ma nel complesso positiva. La critica ha elogiato in particolare le interpretazioni intense dei protagonisti e la regia elegante e misurata di Giuseppe Piccioni.
Riccardo Scamarcio, nel ruolo tormentato di Luciano, ha ricevuto recensioni molto favorevoli: convincente nel passaggio da uomo ideologicamente rigido a figura tragicamente romantica. Mentre, Benedetta Porcaroli, invece, ha stupito per la maturità interpretativa e la delicatezza con cui ha dato vita a un personaggio difficile, sfuggente ma fortemente empatico.
Le testate come Il Sole 24 Ore e Cinecittà News hanno sottolineato l’atmosfera sospesa del film, paragonandolo a un "melodramma classico" con echi di Visconti e Rossellini, ma con una tensione morale molto contemporanea. La pellicola si è fatta largo anche in America, dove è finita sulle pagine di alcune delle più importanti testate made in USA.
Dal punto di vista del pubblico, l’accoglienza è stata più tiepida, ma comunque buona. Su MyMovies il film ha una media di 3,2 stelle su 5, mentre su IMDb si attesta intorno al 6,4/10. Alcuni spettatori hanno apprezzato la lentezza del ritmo come scelta stilistica coerente, mentre altri l’hanno percepita come un difetto.
Una nota particolare di merito va anche alla fotografia di Michele D’Attanasio, che ha dato al film un’estetica vintage e pittorica, valorizzando Ascoli Piceno come set perfetto e fuori dal tempo.