18 Apr, 2025 - 17:00

Omicidio Caldarelli, chi sono Andrea Cardelli e Alessia Di Pancrazio? "Avevano già aggredito un uomo"

Omicidio Caldarelli, chi sono Andrea Cardelli e Alessia Di Pancrazio? "Avevano già aggredito un uomo"

"Abbiamo fatto tutto insieme". Con queste parole Andrea Cardelli, 41 anni, originario di Corropoli (Teramo), avrebbe ammesso - davanti al gip che lo ha interrogato dopo il fermo - di aver ucciso, con la compagna Alessia Di Pancrazio, 26 anni, il 48enne Martino Caldarelli, il cui corpo è stato ritrovato in un laghetto artificiale a Isola Gran Sasso, nella notte tra il 15 e il 16 aprile. 

Chi sono Andrea Cardelli e Alessia Di Pancrazio, rei confessi dell'omicidio

Cardelli, assistito dall'avvocato Marco Cerioni, ha rotto il suo iniziale silenzio durante l'interrogatorio di garanzia tenutosi ieri, 17 aprile, davanti al gip Marco Procaccini. Secondo la sua versione, riportata da Il Messaggero, sarebbe stata la compagna, con il suo consenso, ad adescare la vittima, dandogli appuntamento nella loro casa di Corropoli per un incontro a sfondo sessuale.

Una trappola. Una volta raggiunta la camera da letto, Caldarelli si sarebbe reso conto che lui e la donna non erano soli. Non facendo in tempo, tuttavia, a fuggire. Dai primi accertamenti eseguiti sul suo corpo - recuperato in un laghetto non lontano dall'abitazione degli indagati, diversi giorni dopo il decesso - è emerso che sarebbe stato prima accoltellato e poi colpito con una pala.

Martino Caldarelli scomparso e ritrovato morto in un laghetto

Di Pancrazio, che in un primo momento aveva ammesso le proprie responsabilità - aiutando gli inquirenti di ritrovare il cadavere -, ieri, al contrario di Cardelli, si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere. Sembra che il compagno, dopo l'omicidio, abbia provato ad inscenarne il suicidio, per paura che potesse tradirlo, raccontando ciò che avevano fatto. Per questo, su di lui potrebbe pendere anche l'accusa di tentato omicidio. 

L'aggressione a un altro uomo pochi giorni prima

A loro carico sono già stati raccolti diversi e gravi indizi. Lo hanno fatto sapere, nel corso di una conferenza stampa organizzata nei giorni scorsi, il procuratore capo di Teramo, Ettore Picarci, e il comandante provinciale dei carabinieri, Pasquale Saccone.

A pesare sulla loro posizione sarebbe, in particolare, la testimonianza di un amico di Cardelli, aggredito qualche giorno prima di Caldarelli. Era il 7 aprile. Secondo il racconto dell'uomo, Cardelli lo avrebbe contattato chiedendogli il favore di accompagnarli alla guardia medica perché non si sentiva bene.

Al suo arrivo, avrebbe iniziato ad accusarlo di aver molestato la compagna in un'occasione non meglio precisata, minacciandolo di ucciderlo con un coltello. Sia lui che la donna lo avrebbero poi colpito con calci e pugni, con un tubo di plastica e addirittura dei tergicristalli. 

Il mattino seguente, ancora sotto minaccia, lo avrebbero costretto ad accompagnarli in giro per Giulianova per rapinare delle auto. Mentre erano in macchina, Di Pancrazio, secondo quanto da lui riferito ai carabinieri, avrebbe chiesto a Cardelli: "Dove andiamo per ucciderlo?". 

L'uomo si sarebbe salvato solo per miracolo, sporgendo subito denuncia contro i due. Le indagini, partite subito serrate, si sono poi intrecciate con quelle relative alla scomparsa di Caldarelli. Dopo aver cambiato la targa della sua auto, una Fiat Panda rossa, i due l'avrebbero utilizzata e poi data alle fiamme. 

I messaggi di cordoglio per la vittima sui social

Mentre chi indaga è al lavoro per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti (per domani è in programma l'autopsia), sui social si moltiplicano i messaggi di cordoglio per Cardarelli. Ex dj, l'uomo, penultimo di sette fratelli, aveva perso il padre e viveva con la madre.

L'11 aprile era uscito dicendo che sarebbe andato in palestra; qualche giorno dopo, la tragica scoperta. "Non meritavi tutto questo", scrive un amico. "Dovranno pagare per quello che ti hanno fatto", gli fa eco un altro. Tutti chiedono giustizia. 

Il servizio mandato in onda dalla trasmissione Rai "La Vita in Diretta"  il 16 aprile 2025. 

Cosa sappiamo finora sul caso in tre punti

  • Omicidio e confessione - Andrea Cardelli e Alessia Di Pancrazio avrebbero confessato l'omicidio di Martino Caldarelli, attirato con una trappola a sfondo sessuale e poi ucciso con coltello e pala. Il suo corpo è stato ritrovato in un laghetto a Isola Gran Sasso.
  • La precedente aggressione - Pochi giorni prima, la coppia avrebbe aggredito un altro uomo, costringendolo a partecipare a delle rapine. L'uomo, salvatosi per miracolo, li ha poi denunciati, facendo partire le indagini. 
  • Indagini e cordoglio - Le autorità hanno raccolto gravi indizi a carico dei due. Nel frattempo, amici e conoscenti della vittima esprimono dolore e chiedono giustizia sui social. Domani sarà eseguita l'autopsia. 
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Sara D'Aversa
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