Un film che ti prende il cuore e lo accartoccia, per poi restituire consapevolezza e sensibilità. Stasera, 23 aprile, alle 21.30 su Rai 1, va in onda Wonder, il film di Stephen Chbosky che segue le vicende del piccolo Auggie, il bambino nato con una rara malattia che gli deforma il volto, ma non le capacità intellettive.
Della sindrome Treacher Collins, tuttavia, si parla ancora troppo poco, sebbene ai tempi (2017) il film abbia garantito maggiore sensibilizzazione sul tema.
Ecco di seguito il trailer del film:
Il piccolo protagonista del film Wonder, August detto più semplicemente "Auggie" Pullman, ha la sindrome di Treacher Collins, una malattia genetica rara che provoca delle malformazioni cranio-facciali locali.
La patologia è nota anche come disostosi mandibolo-facciale, in media colpisce un bambino su 10.000-50.000 e si manifesta con uno sviluppo insufficiente di alcune ossa del volto, come gli zigomi, le orbite oculari e la mandibola.
Chi ha questa malattia, come il nostro protagonista del film, potrebbe avere anche anomalie delle palpebre o delle orecchie (malformate o proprio assenti), o manifestare problemi di udito o di respirazione.
Quello che forse non tutti sanno è che, malgrado le difficoltà dal punto di vista sociale o fisico, non c'è una compromissione delle facoltà intellettive, quindi la capacità di apprendere, parlare, capire resta quella della norma.
L'intelligenza di Auggie, infatti, non si distanzia da quella di altri ragazzini. Il percorso d'accettazione sociale e personale, certo, è molto lungo, ma non è impossibile avere la sindrome di Treacher Collins e vivere pienamente la propria vita. I problemi, in ogni caso, come dimostra il film, non sono una passeggiata. In "Wonder" si vede che il nostro protagonista si è dovuto sottoporre a 27 interventi per avere la facoltà di sentire, respirare e vedere correttamente.
Il ruolo di August "Auggie" Pullman nel film Wonder (2017) è stato affidato al giovane attore canadese Jacob Tremblay, nato a Vancouver il 5 ottobre 2006.
Era già conosciuto per aver interpretato Room (2015) e, per essere come Auggie, ha portato una protesi per il volto fornita di collo sintetico e maschera per rendere al meglio la malformazione cranio-facciale.
Insieme a questa, ha indossato delle lenti a contatto opache e anche una parrucca. Per tutte le volte che hanno girato le scene, ogni giorno Tremblay si è sottoposto a due ore di seduta in sala trucco, con una squadra che a capo aveva Arjen Tuiten.
Gli spettatori seguono la vicenda di Auggie, il ragazzino di dieci anni interpretato da Jacob Tremblay, che ha sempre vissuto in casa e non ha mai studiato con gli altri bambino e ora si ritrova a doversi iscrivere a scuola e stare a contatto con i coetanei.
Integrarsi non è affatto facile quando si è in una scuola media, e per Auggie lo è anche di più.
Non tutti riescono a guardare oltre il suo aspetto e dovrà fare un lungo percorso che ci avvicinerà al suo punto di vista: il film offre curiosità importanti, ci mostra la diffidenza dei coetanei che non guardano al di là del loro naso o anche la crudeltà dei suoi compagni, tutto attraverso gli occhi del protagonista.
Accanto a lui ci sono i genitori, interpretati da due attori d'eccezione: Owen Wilson, che nel film è Nate, il padre del bambino, e Julia Roberts, che è la madre Isabel.
Il film vuole insegnarci che non è la sindrome di Treacher Collins a definire la personalità dell'individuo: August è un ragazzino molto sensibile, intelligente, che crea relazioni profonde con chi gli sta accanto e, malgrado il percorso non semplice e i down emotivi, riesce ad avere nuovi amici e a trovare il suo equilibrio.