"Andiamo in spiaggia a Capalbio! Coccia de morto no, non ce lo meritiamo!" sbraita Antonio Albanese mentre interpreta Giovanni nel film Come un gatto in tangenziale (2017). Il nome di questa spiaggia del litorale laziale è stato utilizzato anche nel titolo del suo sequel: Come un gatto in tangenziale - ritorno a Coccia di Morto, uscito nel 2021.
Ma che posto è? Si chiama così per via di una macabra curiosità: il nome è legato ai ritrovamenti di ossa e teschi spostati dal Tevere fino a questa lingua del litorale.
Sì, non è un appellativo inventato, né si tratta di un luogo di immaginazione. Questo nome un po' macabro e reso forse ancora più comico pronunciato in romanesco dalla protagonista, Monica, interpretata da Paola Cortellesi ("Coccia de morto"), risale ai ritrovamenti del Settecento durante le opere di bonifica nell'area vicino a Fiumicino.
Durante le ricerche, sterrando nei canali, sono state ritrovate alte quantità di teschi e scheletri. Da qui, il nome in romanesco "cocce de morto", portate dalle onde del fiume Tevere fino alle rive della spiaggia.
I resti con molta probabilità erano di persone annegate o che erano state abbandonate e che il fiume aveva spazzato via, verso quell'area litorale.
Il nome ormai è diventato simbolo del film: buffo, curioso, riconoscibile, e riprende la storia del posto e della sua bonifica, con correnti che trasportavano ossa, come oggi succede, purtroppo, con i rifiuti.
La spiaggia dove la nostra Monica si reca nei film di Milani è reale ed è situata a Fiumicino, vicino alla foce del fiume Tevere, a circa 35 chilometri da Roma.
Sul web è anche facilmente rintracciabile l'esatto indirizzo:Viale Coccia di Morto, 00054 Fiumicino. Ma si può fare il bagno a Coccia di Morto? Sebbene sia accessibile e aperta al pubblico, è sconsigliato dalle recensioni di diversi utenti online. Un'esperienza poco piacevole, forse, dal punto di vista igienico, per alcuni. Si segnalano acque sporche, malsane, di qualità scadente e anche di colore scuro con rifiuti plastici che compromettono lo spazio marino. Insomma, non un granché per fare una nuotata.
Nonostante i commenti e le recensioni negative, non mancano video che testimoniano attività di bonifica e pulizia della spiaggia, come si vede in questo servizio de Il Messaggero, per rendere Coccia di Morto un posto migliore:
Nei due film di Riccardo Milani, la spiaggia rappresenta un elemento narrativo importante che è il simbolo del contesto sociale dei personaggi che frequentano l'ambiente della protagonista.
Nel primo, è il luogo dove Giovanni (Antonio Albanese) e Monica (Paola Cortellesi), che vengono da mondi totalmente opposti, vivono i primi momenti comici chiave della loro relazione e si confrontano.
Qui le differenze tra i due sono quasi sempre al centro della narrazione. Da quando Monica e Giovanni si ritrovano in coda nel traffico o al parcheggio, fino agli attimi più rocamboleschi sulla sabbia in cui trovano spazio sotto gli ombrelloni, i due iniziano a raccontarsi.
Monica chiede a Giovanni di smettere di darle del "lei", gli racconta la storia della sua famiglia, quella delle gemelle e del ristorante dei suoi genitori. È un momento di apertura ed è la spiaggia a unire due personaggi così diversi.
Nel sequel, è ancora più centrale: la spiaggia si inserisce direttamente nel titolo ed è il posto dove i due ritornano per passare l'estate con amici e famiglia, riportando alla luce quei contrasti tipici del primo film: un vero e proprio ritorno a quelli che erano i vecchi tempi.