Chissà che non sia il primo "miracolo" di Papa Leone: Vittorio Sgarbi ha annunciato pubblicamente di essere a un passo dalla guarigione.
La profonda depressione che l'ha colpito nei mesi scorsi e che lo ha portato per lunghe settimane ad essere ricoverato al Gemelli sembra essere alle spalle. E per tornare pienamente alla vita, sembra proprio che abbia fatto il suo anche l'elezione del nuovo Pontefice.
In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, Sgarbi ha confidato che ha seguito con particolare attenzione il Conclave e le prime uscite del Papa americano. E ha detto che gli piace molto.
Lo scorso 8 maggio Vittorio Sgarbi ha festeggiato 73 anni postando due immagini sui social, una delle quali mentre bacia la sua fidanzata, l'attrice 52enne Sabrina Colle
Evidentemente, anche lei è stata fondamentale per fargli superare il momento più duro della sua vita, tant'è che ha tenuto a ringraziarla pubblicamente insieme a tutti gli altri componenti della sua famiglia, agli amici (come Marcello Veneziani, che fu il primo a svelare il ricovero del critico con il suo appello "rialzati e cammina, capra!", Piero Chiambretti e Albano) e ai numerosissimi fan che si sono dimostrati assai affettuosi con lui.
Tuttavia, a dare a Sgarbi la spinta decisiva per tornare a vivere una vita normale è stata proprio l'elezione del nuovo papa.
Che cosa ha fatto in tutto questo tempo? gli ha chiesto Roberta Scorranese. E lui ha risposto così:
Proprio Veneziani, nello spronarlo a tornare a nuova vita, lo esortò a scrivere sul ruolo che hanno svolto nella sua vita i grandi dell'arte italiana. Tra i quali anche quelli che hanno reso la cappella Sistina qualcosa di unico al mondo.
è tornato a ripetere non a caso Sgarbi. Da lì, il passo per dichiarare qualcosa sul Conclave e sul nuovo papa è stato brevissimo.
Vittorio Sgarbi è stato rimesso al mondo anche dall'elezione del nuovo papa, un nuovo inizio per tutta la cristianità. Ma un nuovo inizio anche per chi, come lui, più che in Dio, crede nella Chiesa, in quanto il suo potere, il suo sviluppo, la sua influenza sul mondo si è manifestata chiaramente (anche) con l'arte, ciò che Sgarbi ama di più.
E quindi: per guarire dalla depressione, Sgarbi ha confidato di aver preso una nuova abitudine, quella di camminare per Roma in modo tale da godersi la città a misura d'uomo, gustandone con calma i tesori. Di conseguenza, ha svelato di aver seguito "nei dettagli" anche uno dei suoi momenti più importanti, uno di quei momenti che ne decretano subito la storia: l'elezione del nuovo pontefice:
Il Corriere della Sera ha chiesto a Sgarbi anche cosa ne pensa della frase ("una pace disarmata e disarmante") con la quale Prevost si è presentato al mondo. Si può considerare già nella storia?
Beh, sarebbe un altro "miracolo" di Papa Leone, in un mondo che Sgarbi ha giudicato con queste parole: