Dietro ogni leggenda della musica, c’è quasi sempre una storia che non si canta. Una storia taciuta, nascosta tra le pieghe di una melodia o tra le rughe di uno sguardo stanco. Shel Shapiro, l’anima ribelle e sofisticata dei Rokes, lo sa bene. Per il grande pubblico è stato l’icona anglo-italiana degli anni '60, la voce ruvida che ha attraversato generazioni, il protagonista di mille battaglie artistiche.
Ma nella sua vita privata si è consumata una tragedia che ha lasciato un vuoto incancellabile, un dolore che ancora oggi si fa sentire come un’eco sorda. C’è un nome, infatti, che ritorna nei suoi racconti più intimi, tra un’intervista e un’esitazione. Un nome che brucia: Maria Lina Carreri, la sua adorata moglie, persa in modo violento e tragico. Chi era davvero questa donna bellissima, sfuggente, e perché il suo destino si è intrecciato a quello di Shel in modo tanto drammatico?
C’è chi canta la vita, e chi la vive nel dolore. Shel Shapiro ha fatto entrambe le cose, ma la seconda lo ha segnato in modo indelebile. Dietro l’icona ribelle e il carisma da palcoscenico del frontman dei Rokes, si nasconde un uomo trafitto da un lutto devastante: la perdita della moglie, Maria Lina Carreri. Una tragedia che non ha mai smesso di pesargli sul cuore.
Il 3 novembre 1992, Maria Lina, soprannominata affettuosamente "Mariolina", dal sorriso disarmante e l’eleganza tipica degli anni Sessanta, ha deciso di dire addio al mondo nel modo più silenzioso e crudele: inalando il gas di scarico della sua auto. Un gesto che ha lasciato Shel senza parole e senza più un punto d'appoggio:
E nelle sue parole, confessate qualche tempo fa a "La Repubblica", risuona un po' quell'antico dolore. Parole nude, che raccontano lo schianto emotivo più duro della sua vita.
Dietro lo sguardo magnetico di Maria Lina Carreri si nascondeva una donna complessa, fragile e tormentata. Eletta Miss Cinema nel 1962, quando l’Italia celebrava la bellezza e il fascino femminile sulle passerelle e sugli schermi, Maria Lina sembrava avere tutto: grazia, charme e un destino brillante davanti a sé.
Aveva sposato Shel Shapiro nel 1969, in un momento in cui lui era già una rockstar consacrata, simbolo della swinging London trapiantata in Italia. Insieme erano bellissimi e pieni di stile, un'aura glamour che soltanto due icone come loro potevano avere alla fine del "Miracolo Economico". Una coppia che sembrava uscita da un film anni '60: lui artista geniale, lei musa discreta e raffinata
Eppure, dietro le luci dei riflettori, Maria Lina lottava con un’ombra crescente: la depressione.
"Era dentro un dolore così invasivo da divorarla giorno per giorno", ha raccontato Shapiro in quell’intervista intima e sconvolgente: "Era come se gli anni della felicità fossero spariti. Lasciandola sola e inerme".
Il suicidio non colpisce solo chi lo compie, ma devasta tutto ciò che resta. La tragedia di Maria Lina ha scosso profondamente anche la figlia Michelle Malindi, nata dall’amore tra lei e Shel. In quegli anni, Michelle - solamente 14enne - si è ritrovata improvvisamente a fare i conti con un'assenza troppo pesante, un vuoto impossibile da colmare.
Shel ha parlato spesso del senso di colpa, dell’impotenza provata nel non essere riuscito a "salvare" la moglie, né a proteggere la figlia da una tale frattura emotiva. Per lui, l’elaborazione del lutto è stata un percorso lungo e impervio, reso ancora più difficile dall'assenza di una spiegazione, anzi: "Tutte le spiegazioni del mondo non sono sufficienti per comprendere un gesto così estremo", ha dichiarato senza mezzi termini.
Dopo la scomparsa di Maria Lina, Shel ha provato a ricostruirsi una vita. Nel 1992 si è risposato con Cristina Rivetti, una relazione che sembrava offrire una tregua emotiva. I due hanno avuto due figli, Pietro e Ginevra, ma il matrimonio si è concluso nel 1997.
E fu in quel momento che l’artista è sprofondato ancora una volta nel dolore: "Dopo la scomparsa di Mariolina, dopo la fine del rapporto con Cristina, mi sentivo nella classica situazione del che ci faccio io qui?", ha confidato a "La Repubblica" nel 2017. Nel 1998 è arrivata anche la sua personale discesa negli abissi: la depressione.
Shel si è allontanato dalle scene, ha smesso di sorridere. Per un uomo abituato a vivere della propria voce, è stato il silenzio più doloroso. Negli ultimi anni, però, Shel ha lentamente risalito la china. Lo si è visto impegnato in progetti teatrali, in musical di denuncia sociale, in iniziative benefiche che sembrano essere la sua nuova bussola. Una sorta di catarsi pubblica, di redenzione artistica.
Nonostante le cicatrici, Shel ha trovato un modo per convivere con il dolore. Non lo ha mai nascosto, non ha mai cercato di imbellettare il passato. Il ricordo di Maria Lina resta vivissimo, pungente. Forse è proprio questo che lo rende ancora così umano, così vero. La sua storia non è solo quella di una rockstar. È il racconto struggente di un uomo che ha amato, ha perso e ha cercato - a fatica - di rinascere. Un’anima nuda che, nonostante tutto, continua a cercare la luce tra le ombre: