Altro che "Breezy Bowl Tour", qui il clima è diventato molto meno festoso per Chris Brown. Il cantante 36enne, star globale dell’R&B e re delle classifiche, è finito al centro dell’ennesimo scandalo - e questa volta, il sipario si è alzato su un arresto da film, avvenuto in piena notte in un hotel di lusso nel Regno Unito.
Location? Il super esclusivo The Lowry Hotel di Manchester. Motivo? Una presunta aggressione brutale avvenuta… oltre un anno fa!
Ma andiamo con ordine, perché la storia è di quelle che lasciano a bocca aperta.
Secondo quanto riportato dal "The Sun", Chris Brown è stato ammanettato alle 2 del mattino del 15 maggio dalle autorità britanniche e condotto in centrale.
Nel verbale stilato dagli agenti si legge che l'accusa è di "sospetto di lesioni personali gravi". Una doccia fredda (in senso letterale e figurato) a pochi giorni dal debutto europeo del suo tour mondiale.
Il caso è legato a un episodio risalente a febbraio 2023, quando Abe Diaw, produttore musicale, ha accusato Brown di averlo aggredito senza alcun motivo al Tape, noto nightclub londinese in piena Hanover Square. E il racconto è da brividi: bottiglia alla testa, pugni e calci, ginocchio crollato e ricovero d’urgenza in ospedale.
Ha dichiarato Diaw al "The Sun on Sunday" all'epoca dei fatti.
Insomma, non proprio una scaramuccia tra artisti. Il produttore ha infatti avviato una causa civile da ben 16 milioni di dollari contro il cantante, sostenendo gravi danni fisici e professionali.
Ironia del destino? Brown è stato arrestato proprio mentre si preparava a partire per il tour del ventesimo anniversario della sua carriera, il "Breezy Bowl XX", che avrebbe dovuto portarlo in dieci città del Regno Unito, da Manchester a Londra, da Birmingham a Glasgow.
Ma ora tutto potrebbe saltare.
Il cantante aveva promesso "il cuore e l’anima" ai suoi fan con un post emozionato su Instagram. Ma ora il rischio è che debba regalare... qualche spiegazione in più alle autorità britanniche.
Per i più attenti, purtroppo, non è una novità. La storia di Chris Brown è già costellata di episodi controversi e guai giudiziari. Dall'arresto nel 2009 per l'aggressione all'ex Rihanna e a un'altra donna, alla lite del 2013 a Washington D.C., fino all'accusa di aggressione con arma letale nel 2016 nella sua villa californiana.
Per non parlare dell'ultimissima controversia legale contro la Warner Bros, "rea" di aver prodotto e rilasciato il documentario "Chris Brown: A History of Violence".
Nel 2018 è stato nuovamente arrestato in Florida per aggressione aggravata. E adesso, con questa nuova accusa, il suo curriculum legale rischia di diventare lungo quanto la sua discografia.
Chris Brown si trova attualmente in custodia in attesa di ulteriori interrogatori da parte della polizia. Il calendario dei suoi concerti - con date già sold out - è ora appeso a un filo, e i fan si chiedono se il "comeback celebrativo" si trasformerà invece in un "tour nei tribunali".
In attesa di sviluppi, una cosa è certa: la musica di Brown continua a far ballare mezzo mondo, ma la sua vita fuori dal palco sembra ogni volta uscita da un episodio extra-drammatico di "E! True Hollywood Story".
E se c’è una lezione in tutto questo, è che nemmeno 20 anni di carriera, successi planetari e milioni di dollari in biglietti venduti possono cancellare uno scandalo che scotta.
Stay tuned, perché questa storia è tutt’altro che finita.