Alzi la mano chi, una settimana e un giorno fa, vedendolo per la prima volta in tv, non ha detto: "Ma il nuovo Papa somiglia a..." Insomma: io questo già l'ho visto. Roberto Francis Prevost uno e trino? Di sicuro somiglia a un sacco di vip.
Quando, giovedì scorso, il cardinale protodiacono Dominique Mamberti si è affacciato alla loggia delle benedizioni e ha annunciato al mondo col suo Habemus Papam il nome dell'eminentissimum ac reverendissimum dominum Prevost, in piazza San Pietro è calato un improvviso silenzio. Pochissimi avevano capito chi era. E ancora meno sapevano che faccia avesse il cardinale venuto da Chicago.
Fatto sta che quando è apparso molti non hanno creduto ai loro occhi.
La lista dei vip che ricordano il nuovo Pontefice è incredibilmente lunga. Roba da ispirare Paolo Conte, con quella faccia un po' così.
E quindi: rimanendo in ambito pontificio e visto che il nome che si è scelto come successore di Pietro è Leone XIV, cominciamo con il dire che Prevost ha qualcosa che ricorda Papa Leone XIII
E insomma: lo sguardo, il naso, le labbra non sono dissimili. E Prevost, poi, ha esplicitamente richiamato Leone XIII per la sua enciclica dedicata al lavoro: vuole somigliargli un po' anche per quello che è chiamato a fare perché la "Rerum novarum" fu scritta nel 1891, all'epoca dell'industrializzazione. E ora, ai tempi dell'Intelligenza artificiale, il nuovo Papa vuole tornare a essere un punto di riferimento per i lavoratori alle prese con le nuove tecnologie.
Comunque: Papa Leone XIV non ha anche qualcosa di Papa Giovanni Paolo II? Osservatelo in questo fotogramma di quando è andato al Santuario mariano di Genazzano e dite se non ricorda un giovane Wojtyla.
Una delle prime cose che si è saputo di Robert Francis Prevost è che è tifoso della Roma. Benissimo. Del resto, i tifosi giallorossi subito l'hanno accostato a mister Claudio Ranieri, tra l'altro, anche lui in odor di santità dopo aver risollevato le sorti della squadra capitolina
I meme, sui social, si sono sprecati. E alla prima occasione, in conferenza stampa a Trigoria, i giornalisti non hanno resistito: Mister, lo sa che somiglia a Papa Leone?
ha risposto, schernendosi un po' l'allenatore giallorosso. Ma il miracolo è che, nello stesso momento, Prevost ha qualcosa anche del predecessore di Ranieri sulla panchina romanista: Josè Mourinho. Qualche volta, assume uno sguardo simile al profeta di Setubal
Urbi et orbi: il nuovo Vescovo di Roma somiglia anche al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Su X ne è convinto, ad esempio, l'utente ApocaFede:
Ora: va bene che il primo cittadino ha fatto un mezzo miracolo inaugurando in tempo per l'inizio del Giubileo la nuova piazza Pia, che sui social il suo staff comunicazione l'ha fatto rinascere tra un taglio del nastro e l'altro. Però, quelli di centrodestra, forse, non saranno molto d'accordo ad accostarlo a padre Bob...
E comunque, la lista dei vip che somigliano a Papa Leone XIV non finisce mica con Gualtieri! Come possibile controfigura del Santo Padre bisogna ricordarsi anche del direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana
A ben guardare: forse è proprio lui a vincere la gara del vip più somigliante a Papa Leone. Del resto, dalle parti di via Solferino, lo descrivono come abbastanza ecumenico nel guidare il quotidiano più prestigioso d'Italia.
E Maurizio Crozza, l'imitatore per eccellenza, l'uomo al quale basta mettersi una parrucca o un naso finto per somigliare a chicchessia, lui che per lavoro dovrebbe essere simile a Papa Prevost, lo è davvero?
Beh, forse deve ancora studiare il personaggio: diciamo che può fare meglio. Anche perché, diciamocelo pure: dopo la prima settimana da Pontefice, al di là dell'aspetto fisico, si è capito che l'ha tirato un po' troppo a sinistra.
Di sicuro c'è che Papa Prevost non somiglia a Papa Francesco. Anche perché, curiosamente, nel 2013, quando fu eletto Bergoglio, "Striscia la notizia" si incaricò di trovargli un sosia. Ma la trasmissione satirica di Antonio Ricci ebbe scarsa fortuna nel perseguire questo compito: il Pontefice argentino, al massimo, poteva ricordare l'attore Jonathan Pryce.
Prevost, invece: colui il quale rispecchia contemporaneamente il viso di tanti, emblematicamente, come suo motto, ha scelto la dicitura agostiniana "In Illo unum", che letteralmente significa “in Colui che è Uno, siamo uno solo” e concettualmente che "in Cristo siamo una cosa sola", che tutti, cioè, si devono riconoscere in lui. Ma qualcuno, intanto, lo fa anche nel Papa.