15 May, 2025 - 20:05

"Mission: Impossible - The Final Reckoning" conquista Cannes, ma il pubblico resta tiepido (forse)

"Mission: Impossible - The Final Reckoning" conquista Cannes, ma il pubblico resta tiepido (forse)

Il conto alla rovescia per l’uscita ufficiale di "Mission: Impossible – The Final Reckoning" è agli sgoccioli. Il film, ottavo (e forse ultimo) capitolo della storica saga action con Tom Cruise, arriverà nelle sale il 23 maggio.

Ma il debutto mondiale è già avvenuto sul prestigioso palcoscenico del Festival di Cannes, dove ha ricevuto una standing ovation di cinque minuti, tra effetti speciali mozzafiato, acrobazie spericolate e qualche uscita prematura dal Palais.

Il pubblico applaude (ma non tutto)

La proiezione a Cannes ha avuto tutti i crismi dell’evento: un’orchestra di 40 elementi ha accolto il pubblico con la colonna sonora cult della serie e Tom Cruise, da sempre sinonimo di dedizione estrema, ha fatto il resto.

Letteralmente. Le sue acrobazie - tra cui salti nel vuoto e inseguimenti ad alta quota - hanno lasciato il pubblico a bocca aperta, ma soprattutto la critica, che ha omaggiato il film con una standing ovation di addirittura 5 minuti.

Ma non tutti sono rimasti fino ai titoli di coda. Nella parte finale del film, alcuni spettatori hanno lasciato la sala, esausti dalla durata estesa e da un ritmo narrativo non sempre all’altezza dell’azione.

Un punteggio solido, ma non da record

Anche le prime recensioni sono arrivate. Su Rotten Tomatoes, il sito aggregatore dei giudizi di pubblico e critica, "The Final Reckoning" ha debuttato con un 88% di approvazione critica, posizionandosi a metà classifica nella saga.

La pellicola ha superato "Mission: Impossible III" (al 71%) ma è rimasta ben sotto a capolavori come "Ghost Protocol" al 94% e "Fallout" al 97%. I critici hanno elogiato l'impatto visivo e l’intensità delle sequenze d’azione, ma hanno anche evidenziato "un finale ambiguo" e un tono più nostalgico che risolutivo.

Il dilemma dell’addio è il nodo cruciale.

Molti commenti, infatti, sembrano oscillare tra l’incertezza sul fatto che questo sia davvero l’ultimo capitolo e la delusione per "una chiusura non definitiva". Solo "USA Today" parla di "un degno finale", mentre il "Wall Street Journal" lamenta un "Ethan Hunt messianico" piuttosto che il ribelle che il pubblico ha imparato ad amare. "Vanity Fair", pur riconoscendone i meriti tecnici, ammette che il film "non raggiunge il picco della saga".

Cruise e McQuarrie: la coppia creativa che ha riscritto la saga

Dietro il successo (e le tensioni) della saga ci sono Tom Cruise e il regista Christopher McQuarrie, che da "Rogue Nation" in poi hanno trasformato "Mission: Impossible" in un prodotto sempre più ambizioso, emozionale e coerente, con cast stellari e acrobazie incredibili.

Il loro metodo è famoso: riscritture continue, sceneggiature nate sul set e un’estrema flessibilità narrativa. McQuarrie lo ha detto chiaramente: "Non stiamo improvvisando, ma ci spingiamo costantemente a migliorare".

Tra caos creativo e intensità estenuante

Tutto questo ha portato risultati straordinari, ma ha anche lasciato il segno su chi lavora al film. Cruise è noto per la sua intensità sul set, e attrici come Thandiwe Newton o Vanessa Kirby hanno parlato delle difficoltà nel gestire l’imprevedibilità del processo creativo. McQuarrie ha confermato: "Dopo un film così, gli altri registi non vogliono più farlo".

Che "Mission: Impossible - The Final Reckoning" sia un addio o un arrivederci non è - quindi - dato saperlo, ma è pur vero che questo (presunto) ultimo capitolo sia un film che punta in alto, visivamente ed emotivamente.

Anche se non è il miglior capitolo della saga, resta imperdibile per i fan, soprattutto per chi vuole vedere Cruise sfidare la gravità per (forse) l’ultima volta. La saga "Mission: Impossible" ha ridefinito il genere action negli ultimi due decenni, e anche se questo non è un addio definitivo, sembra comunque un saluto con il cuore in mano.

Tom Cruise l’ha dimostrato anche a Cannes, dove ha ringraziato il pubblico visibilmente commosso. Con un cenno del capo, la mano sul petto e gli occhi lucidi, ha ricordato a tutti perché, nonostante tutto, questa saga è ancora una missione che val la pena accettare.

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Ilenia Scollo
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