22 May, 2025 - 16:02

Terzo mandato, Fedriga smentisce una rottura nella maggiornaza e svela: "Il limite è dato dalla volontà popolare"

Terzo mandato, Fedriga smentisce una rottura nella maggiornaza e svela: "Il limite è dato dalla volontà popolare"

Non c'è nessun segnale di rottura con il centrodestra e si lavora insieme per poter coniugare la forza e le potenzialità di una regione come il Friuli Venezia Giulia con il resto del Paese. Sono tante le questioni in ballo: tra tutte c'è la sanità e, in particolare, il caso riguardante l'ospedale di Pordenone. Il nosocomio, infatti, era stato inaugurato ma non è mai entrato in funzione, provocando così l'amarezza del ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, che ha rilasciato una settimana fa dichiarazioni molto nette a riguardo.

Si è temuto che il caso del nosocomio friulano potesse innescare una crisi tra il governo nazionale e regionale, ma il presidente della Regione è Fedriga. Così come si teme, ancora adesso, che la legge sul terzo mandato trentina possa essere ulteriore causa di discordia tra il governo e le regioni: Fedriga è uno dei governatori della Lega che vorrebbe usufruire dell'estensione del limite di mandati per poter essere ancora alla guida della sua regione.

Tuttavia, il governatore, di fronte alle domande dei giornalisti, non si sbilancia ma dichiara che per lui l'unico vero limite è dettato dalla volontà popolare. Fedriga era a Roma per recarsi a Palazzo Chigi e confrontarsi con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni

Cosa ha detto Fedriga sul terzo mandato

Risolvere problemi e non alimentare polemiche: questo è lo spirito con il quale Fedriga si è recato oggi, 22 maggio 2025, a Roma per incontrare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Come ha detto lo stesso presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, nel corso dell'incontro odierno non si è parlato del terzo mandato. Il governatore si è confrontato sul piano sanitario nazionale, che manca dal 2008 e va approvato nel breve periodo. Buone notizie sul decreto liste d'attesa, sul quale sarebbe stato trovato un accordo.

Il presidente della Regione non commenta la vicenda della legge trentina sul terzo mandato, limitandosi a dire che è stata fatta un'impugnazione di carattere tecnico e che le regioni a statuto speciale hanno un autogoverno. La palla passa alla Consulta.

"Il limite è la volontà popolare"

E qual è invece la posizione di Fedriga sul terzo mandato? Il presidente della Regione si limita a sorridere e ribadisce che per lui la limitazione dei mandati è data dalla volontà popolare. Un segno che lo stesso Fedriga, tra i presidenti di regioni che potrebbero essere candidati dal proprio partito dopo i primi due mandati, sia favorevole a un'estensione del limite.

Oltre a Fedriga c'è anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. In Veneto si andrà al voto il prossimo autunno, almeno secondo quanto deciso dal Consiglio di Stato: dopo che la Consulta si è pronunciata lo scorso 9 aprile, Zaia non sarà candidabile per una terza volta. Non lo sarà neanche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dal quale è partita la legge regionale sull'estensione del limite di mandati, poi bocciata dalla Corte Costituzionale.

Il caso della legge trentina

Il 9 aprile 2025, il Consiglio provinciale di Trento ha approvato una legge che modifica la normativa elettorale provinciale del 2003, introducendo la possibilità per il presidente della Provincia di svolgere un terzo mandato consecutivo. Questa modifica consentirebbe all'attuale presidente, Maurizio Fugatti, di ricandidarsi nel 2028.

Tuttavia, il 19 maggio 2025, il Consiglio dei ministri ha impugnato questa legge davanti alla Corte costituzionale, ritenendola in contrasto con la normativa nazionale che limita a due i mandati consecutivi per i presidenti delle regioni. La decisione ha provocato tensioni politiche, con la Lega che ha espresso forte dissenso, sottolineando l'autonomia statutaria del Trentino-Alto Adige. La "legge trentina" potrebbe essere l'ennesimo dissidio tra Lega e gli altri due partiti che compongono la maggioranza di governo, Fratelli d'Italia e Forza Italia.

Riassunto in tre punti

  • Fedriga rassicura sulla coesione con il centrodestra, minimizza i contrasti sul terzo mandato e si concentra su sanità e riforme.
  • Il nodo del terzo mandato divide la maggioranza, con la Lega favorevole all’estensione e tensioni sulle leggi regionali impugnate.
  • La "legge trentina" sul terzo mandato è stata impugnata dal governo, aprendo un nuovo fronte tra Lega e alleati di governo.
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