22 May, 2025 - 18:55

Filippo Blengino, chi è il segretario dei Radicali e perchè è stato arrestato?

Filippo Blengino, chi è il segretario dei Radicali e perchè è stato arrestato?

In manette per aver aperto un cannabis store nella sede del Partito Radicale per poi autodenunciarsi. Il protagonista di questa storia, che a primo impatto sembra assurda, è il segretario dei Radicali Italiani Filippo Blengino. Il giovanissimo esponente politico da tempo porta avanti una battaglia ricca di gesti di disobbedienza civile contro il governo Meloni: basta fare un giro sui suoi canali social per trovare reel di denuncia contro le leggi eccessivamente restrittive. L'ultima battaglia di Blengino prima dell'arresto era proprio contro il dl Sicurezza.

Nella contestatissima riforma, spesso ribattezzata "decreto Ungheria", compaiono infatti diversi articoli considerati lesivi delle libertà individuali. Tra questi c'è l'articolo 18 che compara la cannabis light a quella con THC: Blengino ha invitato nel suo ultimo post, pubblicato cinque ore fa, i suoi follower a via Bargoni 32 a Roma - sede del Partito Radicale - dove ha aperto uno store. Lì è stato arrestato. 

Come è possibile vedere sui suoi canali social, anche in molte altre occasioni il segretario dei Radicali ha provato a spostare l'attenzione sui danni che le norme definite "proibizioniste" stanno cagionando al mercato italiano. Qualche settimana fa Blengino si è recato al Vinitaly con in mano una busta di cannabis.

Chi è Filippo Blengino

Giovane politico italiano, Filippo Blengino, nato a Cuneo il 20 giugno 2000, attualmente ricopre il ruolo di segretario nazionale dei Radicali Italiani. È stato eletto l'8 dicembre 2024 durante il congresso del partito tenutosi a Torino, succedendo a Matteo Hallissey, che è diventato presidente del partito. Attualmente ha 24 anni e studia Giurisprudenza all'Università di Torino. Ha iniziato la sua attività politica a Cuneo, avvicinandosi ai Radicali dopo la scomparsa dello storico leader Marco Pannella, venuto a mancare nel 2016. Infatti, ha partecipato alla campagna “Ero Straniero” l'anno dopo la morte di Pannella.

Blengino è noto per il suo impegno in disobbedienze civili e azioni nonviolente, in linea con la tradizione del Partito Radicale. Tra le sue iniziative più recenti, si è autodenunciato per guida sotto l'effetto di cannabis come protesta contro il nuovo Codice della Strada, che considera eccessivamente punitivo.

Perché è stato arrestato

Proprio per via delle sue battaglie, Blengino è stato arrestato. Nelle scorse ore ha aperto simbolicamente un negozio di cannabis light nella sede del partito, al numero 32 di via Bargoni a Roma, sfidando il dl Sicurezza che equipara la cannabis light a quella ad alto contenuto di THC. Qualche ora prima del suo arresto aveva denunciato con un post l'articolo diciotto della riforma per la sicurezza voluta dal governo Meloni

Un provvedimento, quello previsto dal dl Sicurezza, che secondo Blengino non avrebbe alcun fondamento se non minare le libertà dei consumatori e di chi ha aperto negli scorsi anni una propria attività. Proprio oggi, i partiti di opposizione hanno denunciato un atteggiamento sbagliato da parte del governo sul Decreto Sicurezza. L'accusa è che l'esecutivo nazionale voglia censurare ogni critica alle misure adottate lo scorso 12 aprile

Qualche mese fa, Blengino si è messo alla guida dopo aver consumato cannabis - come si legge in un video - per poi autodenunciarsi: un'iniziativa contro la riforma del Codice della Strada voluta dal vicepremier Matteo Salvini.

La nota dopo l'arresto

In una nota diffusa dallo stesso partito si legge che questo pomeriggio Blengino è stato arrestato e condotto in Questura dopo essersi autodenunciato per aver aperto un negozio di cannabis light nella sede. Segue poi un ragionamento sul Decreto Sicurezza che ha equiparato la cannabis light, sostanza senza effetti psicotropi, alla cannabis con THC.

L’obiettivo della disobbedienza civile del segretario - si legge nella nota -, che ora rischia fino a vent’anni di carcere, è quello di smantellare la norma considerata liberticida innanzi alla Corte costituzionale. La comunicazione si conclude poi con una promessa:

virgolette
Non ci fermeremo di fronte a norme che stanno lentamente rendendo il nostro Paese una democratura, continuando a mettere a disposizione il nostro corpo e la fedina penale per difendere lo Stato di Diritto.

Riassunto in tre punti

  • Filippo Blengino, segretario dei Radicali Italiani, è stato arrestato dopo aver aperto simbolicamente un cannabis store nella sede del partito per protestare contro il dl Sicurezza.
  • Il decreto, ribattezzato “decreto Ungheria”, equipara la cannabis light a quella ad alto contenuto di THC, suscitando forti critiche per le sue implicazioni sulle libertà individuali.
  • Blengino è noto per azioni di disobbedienza civile; tra le più recenti, un’autodenuncia per guida sotto effetto di cannabis contro la riforma del Codice della Strada.
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