Rosanna Lambertucci è una delle figure più note della televisione italiana, volto storico della divulgazione su salute e benessere. Conduttrice, giornalista e autrice di grande esperienza, è diventata un punto di riferimento per milioni di telespettatori grazie a programmi come "Più sani, più belli".
La vita non è sempre stata generosa con Rosanna Lambertucci. Dietro il volto rassicurante e l’impegno costante nella divulgazione su benessere e salute, si nasconde un dolore profondo, silenzioso e persistente. Un dolore legato alle sue figlie: alla perdita di Elisa, nata e morta in pochi giorni, e alla battaglia affrontata da Angelica, la figlia che le ha restituito un senso dopo tante sofferenze.
Oggi, la conduttrice racconta la sua storia con il coraggio di chi ha sofferto, ma non si è mai arreso. Ecco cosa sappiamo delle malattie che hanno colpito le sue figlie.
Elisa era il sogno di una giovane donna che desiderava ardentemente diventare madre. Rosanna Lambertucci aveva solo 19 anni quando ha iniziato il suo percorso difficile verso la maternità. Quel sogno si è infranto più volte, tra aborti spontanei, gravidanze extrauterine e complicazioni mediche che l’hanno portata sull’orlo della tragedia personale.
Tra questi tentativi, c’è stata Elisa. Una bambina nata viva, che però è rimasta nel mondo solo per tre giorni. Tre giorni di speranza, poi il silenzio. È un dolore che Rosanna non ha mai dimenticato. "È stata una ferita che non si è mai chiusa del tutto", ha confidato in un’intervista. "Il dolore per la morte di un figlio è qualcosa che non si può spiegare. Ti lacera dentro, ti cambia per sempre".
Dopo tanto buio, finalmente è arrivata la luce. Angelica, la figlia tanto desiderata, è arrivata a riempire un vuoto che sembrava incolmabile. "La vita ha voluto premiarmi con Angelica - ha detto Rosanna Lambertucci - e quel giorno è stato la mia rinascita". Angelica Amodei, oggi affermata giornalista esperta di benessere, ha seguito le orme della madre ma anche quelle del padre, Alberto Amodei, noto giornalista scomparso nel 2014 dopo una lunga battaglia contro un tumore all’esofago.
Il rapporto tra madre e figlia è da sempre molto profondo. Non solo affetto, ma anche un’intesa professionale e una condivisione di valori: salute, consapevolezza, informazione. Angelica ha diretto programmi tv come "La salute vien mangiando", ha scritto libri come "La salute nel bicchiere" e "Sorsi di benessere", ed è stata caporedattrice del mensile "Più sani più belli". Ma dietro i successi, anche per lei, si è celata una prova durissima.
Durante la gravidanza della sua bambina, Caterina, Angelica ha scoperto di avere la tiroidite di Hashimoto, una malattia autoimmune. Ma non era finita lì: poco dopo le è stato diagnosticato un tumore alla tiroide. "È stato terribile - ha confessato - se ne parlo mi viene da piangere ancora oggi. Mia figlia era piccola, e dopo l’intervento sono dovuta stare in isolamento per la terapia radiometabolica".
Il tumore ha messo alla prova non solo la sua salute fisica, ma anche la sua tenuta emotiva. E ovviamente ha toccato profondamente anche Rosanna, che ha rivissuto le sue paure più profonde: la paura di perdere una figlia, ancora una volta.
Oggi Rosanna Lambertucci si racconta con una serenità conquistata, ma senza nascondere le cicatrici. "Le mie ferite non si sono mai cicatrizzate fino in fondo - ha detto - Ho avuto due dolori immensi: la morte della mia bambina e la morte di mio marito. Sono ferite che restano".
Il rapporto con Angelica è il centro emotivo della sua vita. "Con Angelica ho un rapporto molto profondo - racconta - anche se è una persona molto riservata. La vera Angelica nessuno la conosce davvero, neanche io, per via del suo enorme pudore". Forse è anche questo che le rende così unite: il rispetto del silenzio, il linguaggio dell’amore che non ha bisogno di troppe parole.
Nonostante tutto, Rosanna ha sempre trovato la forza per andare avanti. Il suo amore per la divulgazione nasce proprio da questo vissuto: la sofferenza l’ha resa più empatica, più vicina a chi affronta malattie e ospedali:
Negli ultimi anni, ha anche trovato un nuovo amore: quello per i gatti: "Ho scoperto il mondo dei gatti attraverso due trovatelli e mi hanno aiutata tantissimo. Quando i pensieri più crudeli mi aggrediscono, loro riescono ad addolcirmi. È come una terapia". Da questa nuova esperienza è nato il libro "Graffi che fanno bene al cuore", dove parla anche di come gli animali possano curare le ferite dell’anima.
Per Rosanna, la vita è stata una continua lezione sull’accettazione: "Non bisogna affezionarsi all’idea che tutto debba andare bene. Bisogna accettare anche quello che non è come avremmo voluto. E soprattutto, non bisogna mai avere la presunzione di dire: "Perché a me?"". La sua storia è quella di una donna che ha affrontato il dolore con dignità, ha amato con forza e ha scelto di trasformare la sofferenza in speranza. E lo ha fatto per sé, per Angelica, e per chi, come lei, ha capito che la vita - pur con tutte le sue ferite - va accolta, onorata e raccontata.