23 May, 2025 - 11:40

Giornata della Legalità 2025, Mattarella ricorda la strage di Capaci: "Dare continuità a lotta alla mafia"

Giornata della Legalità 2025, Mattarella ricorda la strage di Capaci: "Dare continuità a lotta alla mafia"

"La mafia è un fatto umano e, come ogni cosa umana, ha un inizio e avrà anche una fine" a dirlo è il presidente della Repubblica Sergio Mattarella citando Falcone, nel trentatreesimo anniversario della strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio 1992. Nell'attentato di stampo mafioso persero la vita il magistrato Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo assieme alla loro scorta. Negli anni successivi, la mafia ha subito durissimi colpi e ha perso la propria influenza, ma resta un fenomeno da combattere.

Sono diversi gli esponenti politici che hanno ricordato la strage di Capaci nel suo trentatreesimo anniversario, oggi infatti ricorre anche la Giornata della Legalità. Il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, e il Guardasigilli, Carlo Nordio, si sono recati nel luogo della strage per rendere omaggio alle vittime; era presente anche il capo della polizia, Vittorio Pisani. Nelle principali città italiane si terranno eventi per ricordare quanto sia importante contrastare le mafie e promuovere la legalità.

Sia esponenti del centrodestra che del centrosinistra hanno voluto ricordare il sacrificio di Falcone, tra questi c'è anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha detto che quanto avvenuto segna una delle pagine più tristi della storia del nostro Paese.

Cosa ha detto Mattarella?

Giovanni Falcone sosteneva che la mafia, come ogni fenomeno umano, avesse avuto un inizio e avrebbe avuto anche una fine, invitando tutti a mantenere coerenza e impegno educativo, spronando ciascuno nella società a fare la propria parte insieme alle istituzioni, a ogni livello. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 33° anniversario della strage di Capaci, ha ricordato come la mafia abbia subito colpi gravissimi, ma che il lavoro per sradicarla debba continuare, tenendo conto delle sue trasformazioni e dei nuovi legami con l’economia e la finanza, nonché delle zone d’ombra dove l’indifferenza civile prevale sull’impegno. Mattarella ha sottolineato l’importanza di mantenere alta la vigilanza, coinvolgendo le nuove generazioni nella responsabilità di costruire un futuro libero da oppressioni criminali.

Ha inoltre ricordato come l’attacco feroce e sanguinario della mafia a Capaci e, poche settimane dopo, in via D’Amelio a Palermo, rappresenti una delle ferite più profonde della storia repubblicana italiana. Ha espresso il proprio pensiero commosso verso le vittime di quegli attentati, tra cui Falcone, sua moglie Francesca Morvillo, e altri servitori dello Stato uccisi dalla mafia con violenza eclatante per intimidire la società civile. Questi eventi, ha detto, provocarono una riscossa delle istituzioni e della società, intensificando il contrasto alla mafia fino a scardinare le sue posizioni di comando. Infine, ha ricordato che il 23 maggio, giorno della strage di Capaci, è diventato un simbolo della lotta per la legalità, nella memoria viva di Falcone e Borsellino.

Il post di Meloni

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella giornata di oggi ha voluto rendere omaggio alle vittime di mafia con un post diffuso sui propri canali social. La premier ha infatti ricordato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e chi faceva parte della scorta. Poi la promessa di un impegno concreto: continuare l'opera di chi si è sacrificato per il Paese.

Il governo, come spiega la presidente del Consiglio, è a lavoro contro la mafia e l'illegalità. Già in passato la premier ha ribadito che il proprio esecutivo nazionale avrebbe lavorato per tutelare il Paese.

Il ricordo della politica

Tanti gli esponenti sia di destra che di sinistra che hanno voluto ricordare il sacrificio di Giovanni Falcone oggi 23 maggio 2025. Tra questi c'è il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha spiegato quanto l'episodio di trentatré anni fa sia stato una pagina buia della storia del nostro Paese. La seconda carica dello Stato ha ribadito che assieme a Falcone tanti altri hanno dato il loro contributo all'Italia nella lotta alla mafia.

Polemica la nota del Movimento Cinque Stelle che ha ribadito che l'anniversario si celebra in un pessimo clima, in un contesto di normalizzazione e "di vuota retorica". I pentastellati hanno spiegato che questo è l'anno in cui in commissione Antimafia alcuni vogliono scrivere una "verità comoda" sulle stragi del 1992-93 e una ricostruzione storica all'insegna delle omissioni sulle responsabilità più scomode e incoffessabili.

Il procuratore di Roma Francesco Lo Voi, già alla guida dell'ufficio di Palermo, ha parlato con i giornalisti al Museo del Presente del capoluogo della Regione Sicilia della strage di Capaci:

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Sarebbe auspicabile, con riferimento soprattutto al periodo in cui sono emerse maggiormente forme di collusione e di vicinanza tra ambienti mafiosi e politici, e non parlo della politica in generale ma di alcuni specifici uomini politici, qualche ulteriore informazione proveniente dall'interno: come è stata utile per Cosa nostra, potrebbe esserlo anche in questo caso.

Riassunto in tre punti

  • Il presidente Mattarella ha ricordato il sacrificio di Falcone e l'importanza di continuare la lotta contro la mafia, sottolineando il ruolo delle nuove generazioni e le trasformazioni del fenomeno mafioso.
  • Numerosi politici, tra cui la premier Meloni e il presidente del Senato La Russa, hanno reso omaggio alle vittime della strage di Capaci, mentre il Movimento Cinque Stelle ha criticato la retorica e la normalizzazione attuale.
  • Il procuratore Lo Voi ha auspicato nuove rivelazioni sulle connessioni tra mafia e politica, sottolineando la necessità di ulteriori informazioni per combattere efficacemente la criminalità organizzata.
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