26 May, 2025 - 19:05

Elezioni amministrative 2025, Salis sindaca di Genova: dove non si faranno i ballottaggi?

Elezioni amministrative 2025, Salis sindaca di Genova: dove non si faranno i ballottaggi?

Il centrosinistra si prende la rivincita per le elezioni regionali dello scorso anno. Se nell’autunno 2024 il campo largo, senza moderati, aveva perso per pochi voti contro il centrodestra dell’ex sindaco genovese Marco Bucci, adesso è riuscito a vincere, da compatto, la tornata elettorale del 25 e 26 maggio 2025.

Quella di Silvia Salis, esponente del Partito Democratico e nuova sindaca di Genova, è una vittoria schiacciante con oltre il 54% dei consensi. Male Piciocchi: l’ex vicesindaco di Genova non è riuscito a superare il 39%, riportando così la città ligure nelle mani del centrosinistra dopo 8 anni dall’ultima volta.

La campagna elettorale è stata particolarmente sentita per via dell’importanza del capoluogo e, appunto, per le elezioni dello scorso anno. Salis non è l’unica a esultare nella giornata di oggi, 26 maggio 2025. Anche da Ravenna sono arrivati i risultati ufficiali che premiano – senza troppe sorprese – il segretario provinciale del Partito Democratico Alessandro Barattoni.

Cosa è successo a Genova

Esulta il campo largo. La prima prova “anti Meloni” è superata ed ora il governo dovrà fare i conti con i risultati elettorali. Genova torna in mano al centrosinistra dopo otto anni. Le elezioni sono state indette per la primavera di quest’anno a seguito della vittoria del sindaco Marco Bucci, divenuto ora presidente della Regione.

Per il post-Bucci, il centrodestra ha deciso di scommettere tutto su Pietro Piciocchi – vicesindaco facente funzioni e fedelissimo di Bucci. Una scelta che però non ha sortito il risultato sperato: l’ex vicesindaco ha portato a casa solo il 39%, mentre l’esponente del Partito Democratico, Silvia Salis, data per favorita dai pronostici e dagli istituti statistici, ha registrato il 54%.

Niente ballottaggi per Genova

Avendo superato il 50%+1, Salis è sindaca di Genova senza dover neanche passare per i ballottaggi dell’8 e 9 giugno, ovvero la prossima settimana. Un dato che dice tanto anche sulle precedenti elezioni, dove l’affluenza è stata bassa e il centrosinistra si è spaccato per via, come raccontano esponenti moderati, di un diktat dei pentastellati.

Adesso però il campo largo compatto è riuscito non solo a riprendersi dopo 8 anni, ma anche a trovare un nuovo equilibrio a livello locale. Cresce anche l’affluenza, passando dal 47 al 54%, secondo quanto emerge dall’exit poll.

Esulta anche la sinistra di Ravenna

Anche a Ravenna non c’è stata storia. Il centrosinistra, storicamente alla guida della città romagnola, è riuscito ancora una volta a riconfermarsi senza nemmeno dover passare per i ballottaggi delle prossime settimane.

Il segretario provinciale del PD, Alessandro Barattoni, ha registrato circa il 54% dei consensi contro il 25% di Nicola Grandi, candidato di punta del centrodestra. Grande attesa per Matera e Taranto, città dove il centrosinistra è in vantaggio ma dove si andrà al ballottaggio. Un segnale molto forte al governo Meloni in attesa del risultato negli altri 113 comuni, più piccoli rispetto alle città prima citate.

Ora il prossimo passo potrebbe essere il referendum su cittadinanza e lavoro che si terrà il prossimo 8 e 9 giugno, in concomitanza con i ballottaggi: difficile che si raggiunga il quorum ma un'alta partecipazione potrebbe costituire un messaggio molto forte per il governo Meloni, significherebbe infatti che una larga fetta della cittadinanza non concorda con le misure del governo.

Riassunto in tre punti

  • Genova torna al centrosinistra dopo 8 anni grazie alla vittoria di Silvia Salis (PD) con oltre il 54% dei voti, battendo Piciocchi (centrodestra).
  • Affluenza in aumento e campo largo unito: niente ballottaggio a Genova, segnale politico rilevante per l'opposizione al governo Meloni.
  • Ravenna conferma la sinistra con Barattoni (PD) vincente al 54% contro il 25% del centrodestra; attesa per ballottaggi a Matera e Taranto.
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