27 May, 2025 - 17:53

Dl Sicurezza, nuova manifestazione nazionale contro il "decreto Ungheria": ecco quando

Dl Sicurezza, nuova manifestazione nazionale contro il "decreto Ungheria": ecco quando

Una nuova data contro il dl Sicurezza, al di là della fiducia che potrebbe essere posta oggi. La Rete contraria al "decreto Ungheria" non arretra e propone di scendere in piazza il prossimo 31 maggio: esattamente tra quattro giorni. Secondo quanto emerge dagli organizzatori, circa tre treni e 150 pullman arriveranno a Roma da tutta Italia per accompagnare i manifestanti dall'Esquilino.

La manifestazione arriva in un momento critico. Oggi infatti si voterà alle 18 la fiducia sul dl Sicurezza e nella giornata di ieri c'è stata un'imponente protesta contro il governo Meloni terminata con un contatto tra le forze dell'ordine e i manifestanti. Negli scontri è rimasto ferito l'assessore al Municipio III di Roma, Luca Blasi. Tanta preoccupazione dopo l'episodio, verificatosi nella giornata di ieri - 26 maggio 2025 - in via del Tritone. Roma si prepara dunque all'arrivo di tanti manifestanti da tutta Italia. L'accusa avanzata nei confronti del dl Sicurezza è di reprimere le libertà e il diritto al dissenso.

Approvato alla Camera a settembre 2024, l'allora ddl Sicurezza è stato al centro di tante discussioni e di un imponente corteo il 14 dicembre. Successivamente si è attesa la data di discussione al Senato che non è mai arrivata: il ddl è stato convertito in decreto e approvato ad aprile 2025.

Quando ci sarà la protesta contro il dl Sicurezza

La data da segnare sul calendario è il 31 maggio 2025, alle ore 14, quando dall'Esquilino - a Roma - partirà un corteo contro il dl Sicurezza. Secondo quanto emerge, la manifestazione partirà da Piazza Vittorio Emanuele II per poi percorrere via Emanuele Filiberto, Piazzale Appio, via Magna Grecia, via Gallia, Piazzale Metronio, via Druso, Piazzale Numa Pompilio, Via Antoniniana, Viale Guido Baccelli, Viale Giotto e terminare a Porta San Paolo dove si terranno gli interventi finali.

Non c'è una stima dei partecipanti ma sono previsti circa 150 bus da tutta l'Italia assieme a tre treni poiché la manifestazione sarà nazionale. Si prevedono dunque decine di migliaia di persone per le strade di Roma il prossimo sabato.

Le dichiarazioni contro il dl Sicurezza

A breve si voterà la fiducia sul dl Sicurezza, la misura approvata "di fretta e furia" - come detto da molti esponenti dell'opposizione - dal governo Meloni. Il pacchetto di leggi voluto dall'esecutivo nazionale e oggetto di tante critiche contiene al suo interno disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, tutela del personale in servizio, vittime dell'usura e ordinamento penitenziario.

Oggi la deputata del Partito Democratico, Laura Boldrini, ha parlato del dl Sicurezza in maniera molto critica, dicendo che sarebbe meglio chiamarlo "decreto depressione":

virgolette
Reprime la possibilità di manifestare e lavora sulla repressione della libertà per poi risolvere i problemi aumentando le pene. Non c'era necessità di approvarlo in questo modo, l'unica urgenza era quella della Lega. Faremo tanti ordini del giorno e faremo tutto il possibile per dimostrare la nostra disapprovazione contro questo provvedimento liberticida.

Scettico invece riguardo le proteste è il deputato di Fratelli d'Italia, Manlio Messina, che ribadisce che le città non possono essere "messe a ferro e fuoco" durante le proteste. Infine si sbilancia sull'opposizione:

virgolette
L'opposizione protesta sempre, la prossima volta vinceranno loro e proveranno a togliere il dl Sicurezza. Iter forzato? Nulla è forzato se fatto per il bene dei cittadini.

L'iter del decreto Sicurezza

Quando un anno fa è arrivata la prima bozza del dl Sicurezza, sono stati organizzati i primi cortei per denunciare la sua natura liberticida. Il pacchetto di leggi voluto dal governo Meloni introduce pene più severe per blocchi stradali, estende il daspo urbano, punisce la resistenza passiva in rivolte carcerarie, combatte accattonaggio e commercio di canapa, e prevede sgomberi immediati per occupazioni abusive di immobili.

Approvato alla Camera nel 2024 - a settembre -, il ddl Sicurezza è stato al centro delle proteste dell'autunno e a dicembre si è tenuta un'imponente manifestazione contro il pacchetto di leggi. Dopo essere "scomparso" dai radar, il ddl è stato convertito in dl per adottarlo con urgenza. La mossa è stata vista dalle opposizioni come un modo per evitare discussioni parlamentari. Ancora oggi, il dl Sicurezza è motivo di scontri, e non solo in Parlamento.

Riassunto in tre punti

  • Il 31 maggio 2025 è prevista a Roma una grande manifestazione nazionale contro il dl Sicurezza, con migliaia di partecipanti attesi da tutta Italia.
  • Il dl Sicurezza, approvato rapidamente dal governo Meloni, è oggetto di forti critiche per limitare le libertà e il diritto di protesta; vi sono stati scontri recenti durante manifestazioni.
  • L'opposizione contesta l'iter accelerato del decreto e denuncia la sua natura repressiva, mentre la maggioranza difende la legge come necessaria per la sicurezza pubblica.

 

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