28 May, 2025 - 15:09

La raccomandazione del Consiglio d'Europa sulle forze dell'ordine che ha fatto arrabbiare il centrodestra

La raccomandazione del Consiglio d'Europa sulle forze dell'ordine che ha fatto arrabbiare il centrodestra

L'ECRI torna a criticare le forze dell'ordine. Questa volta, nella raccomandazione del Consiglio d'Europa, viene chiesto di prestare attenzione al razzismo tra le fila della polizia, un trend che, come specificato dal Consiglio d'Europa, è in crescita in tutti i Paesi. L'ECRI ha invitato il governo italiano a condurre quanto prima uno studio su quanto accade tra le forze dell'ordine, per poi valutare il da farsi.

La richiesta di uno studio è stata avanzata dal presidente della Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza del Consiglio d'Europa, Bertil Cottier. In una conferenza stampa, la vicepresidente dell'ECRI, Tena Simonovic Einwalter, ha detto che spesso le forze dell'ordine fermano le persone in base al colore della loro pelle. Viene poi chiarito che nel report del 2024 non vengono citati specifici Paesi, ma che i problemi riguardano in particolare Italia e Francia.

La notizia non è stata certamente accolta con favore dal centrodestra al governo. In questi giorni si è tornati a parlare del decreto Sicurezza e del ruolo delle forze dell'ordine. Diversi esponenti del centrodestra hanno contestato le raccomandazioni dell'ECRI, dicendo che si tratta di un attacco alle forze dell'ordine.

Cosa ha detto l'ECRI sulle forze dell'ordine

Durante la presentazione del rapporto annuale 2024 della Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa (ECRI), il presidente Bertil Cottier ha espresso la raccomandazione che il governo italiano avvii al più presto uno studio indipendente sulla profilazione razziale all'interno delle proprie forze di polizia, al fine di valutare con precisione la situazione.

La vicepresidente dell’ECRI, Tena Simonovic Einwalter, ha sottolineato come la profilazione razziale sia un fenomeno in crescita in molti Paesi europei, dove agenti di polizia effettuano controlli basandosi sul colore della pelle, sull’identità presunta o sulla religione delle persone, pratiche in contrasto con i valori fondamentali europei.

Pur senza menzionare singoli Stati nel report, Einwalter ha precisato che, sulla base dei rapporti nazionali precedenti, tale problematica risulta ricorrente soprattutto in Italia e in Francia. In contrasto, ha aggiunto che si sono registrati segnali positivi nel Regno Unito, dove l’introduzione delle bodycam nelle forze di polizia ha contribuito sia a migliorare l’operato degli agenti sia alla raccolta di dati utili per ulteriori analisi, come evidenziato anche dall’esperta dell’ECRI, Els Katsman.

Come ha risposto il centrodestra

Non sono mancate le risposte da parte del centrodestra di governo. Già in passato, infatti, l'ECRI aveva accusato le forze dell'ordine italiane di razzismo, e anche in quell'occasione diversi esponenti di governo hanno risposto a tono alle raccomandazioni della Commissione contro il razzismo e l'intolleranza.

Tutti i membri dei partiti di centrodestra che hanno commentato il report hanno accusato l'ECRI di voler attaccare le forze dell'ordine. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha espresso la sua vicinanza ai membri delle forze dell'ordine:

virgolette
Alle nostre donne e ai nostri uomini in divisa, che tutti i giorni con grandi sacrifici e mettendo a rischio la propria vita garantiscono la sicurezza e la salvaguardia dei diritti di tutti, giungano la mia solidarietà, la mia stima e la mia gratitudine.

Il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, ha espresso la sua vicinanza alle forze dell'ordine, così come diversi esponenti di Fratelli d'Italia, tra cui l'europarlamentare Nicola Procaccini:

virgolette
Anche oggi il Consiglio d’Europa, con la sparata contro le forze dell’ordine italiane accusate di razzismo, ha perso l’occasione per smentire chi lo ritiene un organismo ormai piegato ai propri pregiudizi ideologici.

Non manca infine un tweet polemico della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Il precedente

Non è certo la prima volta che l'ECRI contesta le forze dell'ordine italiane. La pubblicazione, avvenuta il 22 ottobre 2024, di un altro rapporto da parte dell'ECRI ha sollevato reazioni critiche da parte di diversi rappresentanti del governo italiano

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha respinto con fermezza le implicazioni del documento, sottolineando come le forze dell’ordine italiane siano formate da uomini e donne che operano ogni giorno con impegno per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, senza discriminazioni, e che quindi meritino rispetto e non accuse infondate.

Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha manifestato perplessità in merito al contenuto del rapporto, esprimendo al capo della polizia, Vittorio Pisani, il proprio stupore per quanto affermato dalla Commissione.

Riassunto in tre punti

  • L’ECRI ha raccomandato all’Italia di condurre uno studio indipendente sulla profilazione razziale nelle forze dell’ordine, fenomeno in crescita in Europa, in particolare in Italia e Francia.
  • Il centrodestra ha respinto con forza le accuse, ritenendole un attacco ideologico contro le forze dell’ordine e ribadendo il loro ruolo fondamentale nella sicurezza nazionale.
  • Non è la prima volta che l’ECRI critica l’Italia: già nel 2024 un report aveva sollevato reazioni negative da parte di governo e istituzioni.

 

LEGGI ANCHE