01 Jun, 2025 - 12:00

L'Emilia Romagna "copia" la Puglia: ecco cosa ha deciso De Pascale sulle relazioni con Israele

L'Emilia Romagna "copia" la Puglia: ecco cosa ha deciso De Pascale sulle relazioni con Israele

Le regioni di centrosinistra prendono le distanze dal governo di Israele. Dopo la decisione del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, arriva anche quella del corrispettivo dell'Emilia Romagna: Michele De Pascale. In un lungo messaggio condiviso nella giornata di ieri, 31 maggio 2025, sui social l'attuale presidente della Regione Emilia-Romagna ha detto che saranno sospesi tutti i rapporti con Israele e con i soggetti riconducibili al governo guidato da Benjamin Netanyahu. Il motivo dietro a questa scelta è relativo a quello che sta succedendo in Medio Oriente dal 7 ottobre 2023.

Le violenze in corso all'interno della Striscia di Gaza e dei territori palestinesi, spiega il presidente della Regione, non possono passare inosservate. Così, esattamente come ha fatto la Puglia il giorno prima, anche De Pascale ha invitato le istituzioni a prendere le distanze da ogni soggetto legato a Israele fino a quando il diritto internazionale non sarà ripristinato.

La scelta dei due presidenti delle Regioni guidate dal centrosinistra non è casuale. Negli scorsi mesi, più volte l'opposizione ha chiesto al governo guidato da Giorgia Meloni di condannare Netanyahu così come hanno fatto altri esecutivi nazionali europei. Meloni, tuttavia, non ha mai preso le distanze da Israele.

Il messaggio di De Pascale su Israele

"Interrompere ogni relazione con Israele" in sintesi è questo il messaggio diffuso nella giornata di ieri, 31 maggio 2025, dal presidente della Regione Emilia Romagna, Michele De Pascale, alle strutture regionali. Il motivo per cui non è possibile mantenere un rapporto con Tel Aviv è legato alle violenze in corso nella Striscia di Gaza e al procedimento della Corte Penale Internazionale nei confronti del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.

Le relazioni saranno interrotte con il governo e con tutti i soggetti a esso riconducibili fin quando le violenze nei confronti dei civili palestinesi non saranno terminate e il diritto internazionale sarà ripristinato. Nel messaggio viene inoltre chiarito che le posizioni sono assunte nei confronti del governo israeliano e non del popolo né nei confronti delle persone di religione ebraica. De Pascale ha voluto anzi ricordare come la Regione abbia promosso sempre la pace e la liberazione degli ostaggi presi da Hamas il 7 ottobre 2023.

La decisione della Puglia

Non è il primo caso di Regione che prende le distanze da Israele. Il 30 maggio, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha annunciato che non ci sarebbero stati più rapporti tra Bari e Tel Aviv; le motivazioni sono letteralmente le stesse legate alla scelta presa nella giornata di ieri dal governatore De Pascale: l'atteggiamento di Netanyahu, l'assenza di rispetto del diritto internazionale e il trattamento riservato ai civili palestinesi.

Dopo l'annuncio però è dovuto intervenire il vicepremier Antonio Tajani che ha spiegato che le scelte in politica estera non sono quelle che prendono i presidenti delle Regioni ma quelle della Farnesina.

La decisione di Emiliano, in questo senso, risultava fino a pochi giorni fa come una novità assoluta. Non resta ora che attendere se altre Regioni italiane comunicheranno la scelta di prendere le distanze da Israele e in quali modalità.

La posizione del governo

Il governo non ha certamente accolto con favore la scelta di Puglia ed Emilia Romagna in politica estera. Il tutto sembra inserirsi in un quadro di dissenso nei confronti dell'esecutivo nazionale guidato dal centrodestra. Solo qualche giorno fa, gli esponenti del centrosinistra hanno chiesto a Meloni se fosse intenzionata a prendere posizioni contro Netanyahu ma la presidente del Consiglio ha fatto intendere che per ora non sarà valutata questa ipotesi.

Il 7 giugno l'opposizione ha organizzato anche una piazza contro quello che sta accadendo in Medio Oriente in contrapposizione all'inazione del governo Meloni.

Riassunto in tre punti

  • Le Regioni di centrosinistra Puglia ed Emilia-Romagna hanno deciso di sospendere tutti i rapporti con Israele a causa delle violenze in Medio Oriente dal 7 ottobre 2023.
  • La scelta è una presa di posizione contro il governo di Netanyahu, con richieste di rispetto del diritto internazionale e solidarietà ai civili palestinesi, mentre la Farnesina mantiene la politica estera nazionale.
  • Il governo Meloni non condivide queste decisioni regionali e non ha condannato Netanyahu, mentre l’opposizione organizza manifestazioni contro l’inazione dell’esecutivo.
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