01 Jun, 2025 - 14:20

Chi è il professore campano che ha minacciato la figlia di Meloni e come si è scusato?

Chi è il professore campano che ha minacciato la figlia di Meloni e come si è scusato?

Un gesto stupido e scritto d’impulso. Così il 65enne Stefano Addeo, docente di tedesco in un liceo della provincia di Napoli, si è scusato con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo le minacce rivolte a sua figlia Ginevra. L’uomo è salito all’onore della cronaca quando, nella giornata di ieri, ha pubblicato un post su Facebook nel quale ha augurato alla figlia di Meloni di fare la stessa fine di Martina Carbonaro, ragazza 14enne originaria di Afragola uccisa dal suo fidanzato 19enne nei giorni scorsi.

Un post scritto sicuramente d’impulso e dettato da una profonda rabbia nei confronti di un governo che non lo rappresenta, ma non per questo giustificabile. Addeo ha avuto la sfortuna che quanto scritto sui social è stato subito letto da esponenti del governo, tra tutti il deputato di Fratelli d’Italia Galeazzo Bignami, e poi ricondiviso su migliaia di pagine social, suscitando sdegno generale da parte di tutti gli esponenti del mondo politico, sia di destra che di sinistra.

Fino a ieri sera nessuno sapeva chi fosse Addeo, il suo volto e il suo nome erano stati censurati, ma oggi la sua identità è nota a tutti. L’uomo ovviamente ha cercato di rimediare chiedendo scusa e, in un’intervista al quotidiano “Il Roma”, ha spiegato cosa è successo.

Chi è Stefano Addeo e cosa ha fatto

È bastato veramente poco a Stefano Addeo per diventare tristemente noto a livello nazionale. Uomo di 65 anni e docente di tedesco nell'istituto superiore Enrico Medi di Cicciano (Napoli)  - ma in passato ha insegnato anche a Riva del Garda -, Addeo è un fermo oppositore del governo Meloni ed è noto per aver già pubblicato in passato post molto polemici contro altri ministri. Nella giornata di ieri però il 65enne ha pubblicato un messaggio di pessimo gusto nel quale diceva di sperare che la figlia di Giorgia Meloni - che non ha nemmeno 9 anni - facesse la fine di Martina Carbonaro.

Il post ha fatto letteralmente il giro del web in poche ore. Dapprima condiviso da alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, è stato poi commentato da ministri, deputati e senatori di ogni schieramento politico che hanno espresso solidarietà nei confronti di Meloni. Infine il commento della premier:

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“Questo non è scontro politico. Non è nemmeno rabbia. È qualcosa di più oscuro, che racconta un clima malato, un odio ideologico, in cui tutto sembra lecito, anche augurare la morte a un figlio per colpire un genitore.”

Le scuse su Il Roma

A poche ore dalla pubblicazione del post, il nome di Addeo è diventato presto noto in tutto il Paese. Oggi, 1 giugno 2025, il docente ha rilasciato un’intervista al quotidiano napoletano “Il Roma” nel quale chiede scusa per il gesto definito “stupido. L’uomo ha spiegato che quanto scritto è stato dettato dall’impulsività e che non ha mai fatto politica in classe.

Addeo ha poi cercato di giustificarsi ulteriormente spiegando che “odia la violenza, ama gli animali” e fa volontariato per i bambini malati. Poi spiega che il suo gesto, per quanto insensato e fuori luogo, è stato strumentalizzato e che ad attaccarlo sono state persone che si definiscono “amici del governo”.

Gli stessi avrebbero diffuso le foto del suo volto e il suo nome per vederlo licenziato. Il profilo del docente ora è scomparso da Facebook, probabilmente disattivato per evitare insulti e minacce.

Cosa succederà ora ad Addeo?

Poco dopo la pubblicazione del post, un particolare è saltato agli occhi di tutti: Addeo - del quale non si conosceva ancora il nome - aveva scritto su Facebook di essere un dipendente del Miur. Sicuramente questo dettaglio non è sfuggito al titolare del dicastero, Giuseppe Valditara, che ha annunciato provvedimenti nei confronti del responsabile, dicendo che i docenti che non sono degni del loro ruolo vanno sanzionati.

Addeo, nella sua intervista a Il Roma, si è rivolto anche al ministro dell’Istruzione dicendo che non accetta che si dica che un insegnante debba condividere tutte le idee del governo per essere ritenuto degno del suo ruolo:

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“I miei studenti mi adorano e lo dimostrano i messaggi che mi stanno mandando in queste ore.”

Riassunto finale

  • Stefano Addeo, docente di tedesco di 65 anni, ha pubblicato un post offensivo su Facebook contro la figlia della premier Meloni, scatenando sdegno politico nazionale.
  • Dopo l’ondata di critiche, Addeo ha chiesto scusa spiegando che il gesto è stato impulsivo e strumentalizzato, e ha sottolineato il suo impegno personale contro la violenza.
  • Il ministro dell’Istruzione ha annunciato provvedimenti disciplinari, mentre Addeo si difende dichiarando che i suoi studenti lo sostengono e respinge l’idea che un insegnante debba condividere le idee del governo.
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