Ancora un mese complicato per chi deve spostarsi in treno da una città all'altra. Sono stati dichiarati diversi scioperi per il mese di giugno: a partire da oggi, 3 giugno 2025, poiché è in corso una protesta che durerà circa 23 ore, indetta da Cobas e dall'Assemblea nazionale dei lavoratori per la manutenzione e l'infrastruttura di Rfi. Ci saranno pertanto, nel corso della giornata, impatti sul traffico ferroviario.
Gli scioperi proseguiranno anche domani, 4 giugno, e dopodomani, 5 giugno. Infatti, per questi giorni è previsto che il settore del trasporto merci sarà fortemente rallentato da una protesta che durerà circa ventiquattro ore. Lo sciopero prenderà il via dalle 16 di domani, 4 giugno 2025, per terminare il giorno successivo. Le date più problematiche non saranno tuttavia quelle concentrate nei primi giorni del mese, ma il 13 e il 20 giugno, rispettivamente un venerdì e un giovedì. Proprio in questi giorni, infatti, potrebbero registrarsi cancellazioni o spostamenti dei voli.
Attesa per il 20 giugno, giorno della mobilitazione nazionale indetta da alcune delle principali sigle sindacali. Prevista poi una manifestazione a Roma per il 21 giugno 2025. Non mancheranno proteste anche per il trasporto locale in diverse città come Napoli, Genova e Bolzano. Alla base delle mobilitazioni, nella maggior parte dei casi, ci sono le condizioni contrattuali dei lavoratori del settore dei trasporti.
Se maggio è stato un mese da dimenticare per i pendolari, giugno rischia di non essere da meno. Sono stati annunciati, già negli scorsi giorni, diversi scioperi dei trasporti pubblici e del settore ferroviario. Già oggi, 3 giugno 2025, è in corso una protesta che durerà circa 23 ore: sono coinvolti i lavoratori degli addetti alle manutenzioni di Rfi. Lo sciopero è stato indetto da Cobas e dall'Assemblea nazionale dei lavoratori del settore. Questa protesta potrebbe avere un importante impatto sul traffico ferroviario fino alla giornata di domani.
Giorni neri anche domani e dopodomani. Infatti, il 4 giugno e il 5 giugno ci sarà lo sciopero del trasporto ferroviario delle merci che durerà per circa ventiquattro ore a partire dalle 16 del 4 giugno fino alla giornata successiva. La protesta coinvolgerà Gts Rail, società chiave del comparto, con la partecipazione delle sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Ugl e Fast-Confsal. Altra protesta del settore prevista per il prossimo 9 giugno.
Le date più critiche non saranno concentrate nei primi giorni del mese di giugno. Proteste molto più intense e che potrebbero bloccare i trasporti si registreranno infatti a metà mese: il 13 e il 20 giugno. Questi due venerdì, che costituiscono l'inizio di una lunga serie di giornate da bollino rosso per le partenze estive, vedranno uno sciopero aereo di ben quattro ore: dalle 13 alle 17. Non si escludono possibili cancellazioni dei voli.
Preoccupazione soprattutto per il 20 giugno 2025. Quel giorno, infatti, dovrebbe tenersi uno sciopero generale nazionale indetto da tre sigle sindacali: Usb, Cub e Sgb. Le motivazioni alla base della protesta sono quelle ormai già note da mesi: stipendi bassi, contratti inadeguati e poche risposte - stando a quanto dicono i sindacati - dal ministero dei Trasporti.
E per quanto riguarda le singole città? Per ora non ci sono stati annunci di stop del trasporto pubblico locale, ma il 1° giugno a Genova c'è stato un primo sciopero. Il 3 in Sardegna scioperano per 4 ore i lavoratori dell'Arst, la principale azienda di trasporti pubblici regionali. Tra le città interessate ci sono Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano.
Il 6 uno sciopero interesserà Bolzano, dove la società Sad protesterà per 24 ore, e il 15 sarà la volta di Napoli, dove si registrerà uno stop del trasporto pubblico urbano ed extraurbano. In quei giorni sarà importante monitorare i siti delle società che hanno indetto lo sciopero.