08 Jun, 2025 - 16:00

Referendum, opposizione alle urne e centrodestra in silenzio: come procede la domenica del voto?

Referendum, opposizione alle urne e centrodestra in silenzio: come procede la domenica del voto?

Dopo la piazza per la Palestina, i leader del centrosinistra si recano alle urne per votare sì ai cinque referendum su cittadinanza e lavoro. Una domenica, dunque, di impegno politico per la segretaria del Pd, Elly Schlein, il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e i due co-portavoce di Alleanza Verdi Sinistra, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Anche il segretario di +Europa, Riccardo Magi, assieme alla presidente Emma Bonino, si sono recati alle urne. Manca all'appello Carlo Calenda, fondatore di Azione, che voterà nella giornata di domani. Nessuna notizia sul leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

Del resto, sia Calenda che Renzi hanno espresso la propria contrarietà ad alcuni dei quesiti presenti nel referendum odierno: in particolare, quelli che riguardano il Jobs Act – voluto peraltro dal fondatore di Italia Viva ed ex presidente del Consiglio. Condizioni che, tuttavia, non hanno comportato l'astensione dal voto di oggi e domani.

Regna il silenzio nel centrodestra: da Salvini a Meloni, passando per Tajani, gli account dei principali esponenti di governo tacciono in attesa che la giornata di oggi e quella di domani terminino senza che ci sia un esito positivo per il centrosinistra. Quando potrebbero essere rese pubbliche le prime dichiarazioni? A urne chiuse e risultato acquisito, molto probabilmente.

Le foto alle urne del centrosinistra

La prima leader del centrosinistra a recarsi a votare, questa mattina, è stata Elly Schlein. La segretaria del Partito Democratico ha espresso le sue preferenze per i referendum a via Galvani ed ha augurato in un post sui suoi canali social "buon voto" a chiunque stia lavorando quest’oggi. Risale a due ore fa, invece, la foto del presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che inserisce nell'urna la scheda con all’interno il quesito sulla cittadinanza.

Un'ora fa ha votato anche il co-portavoce di Alleanza Verdi Sinistra, Nicola Fratoianni, ricordando l'importanza di questo gesto e quanto possa fare la differenza. Più "sobrio" il post dell'ex presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che invita i suoi follower a esercitare il diritto al voto. Angelo Bonelli, dal canto suo, ha denunciato abusi da un seggio di Taranto – dove sono in corso i ballottaggi – promettendo che nei prossimi giorni la questione sarà approfondita: sembra, infatti, che gli scrutinatori non abbiano dato le schede per i referendum.

Il silenzio del centrodestra

Per il governo Meloni è una normale domenica d'inizio estate, anche se – al contrario di quanto si è detto scherzosamente negli scorsi giorni – nessuno dei principali leader di partito è andato al mare. Niente storie o post dagli account Instagram, silenzio tombale su X e anche su Facebook, almeno sul referendum. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha preferito commentare le parole dell'allenatore del Pescara, Silvio Baldini, che ieri, dopo la promozione dei biancazzurri, ha detto che il mondo del calcio è fatto di ipocriti.

Poi un messaggio di solidarietà nei confronti di Miguel Uribe, candidato di centrodestra colombiano ferito in una sparatoria. E sul referendum? Tabula rasa. Anche il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, si dice vicino a Uribe ma evita ogni discorso sul referendum. Stesso discorso per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. L’unico esponente del centrodestra che si è recato alle urne (cinque no) è Maurizio Lupi.

La polemica di ieri

Durante la manifestazione per la Palestina organizzata dal centrosinistra, diversi esponenti della maggioranza di governo hanno denunciato violazioni del silenzio elettorale per via del messaggio lanciato dal palco di San Giovanni da parte dei quattro leader del centrosinistra. In più, l'ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani, si è presentato con un cappellino con sopra scritto "Sì", riferito al voto per i referendum.

Ora il centrodestra attende l'esito delle urne, speranzoso che non si raggiunga il quorum e nemmeno la soglia di voti auspicata dal centrosinistra, fissata a 12 milioni di consensi.

Riassunto in tre punti

  • I leader del centrosinistra hanno partecipato attivamente al voto per i referendum su cittadinanza e lavoro, mentre Carlo Calenda e Matteo Renzi si sono mostrati contrari a parte dei quesiti.
  • Il centrodestra ha mantenuto un silenzio strategico sui social, evitando commenti pubblici sui referendum, con l’unica eccezione di Maurizio Lupi.
  • La manifestazione per la Palestina ha scatenato polemiche sul rispetto del silenzio elettorale, con il centrosinistra accusato di propaganda indiretta a ridosso del voto.
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