10 Jun, 2025 - 12:28

Samuele il 16enne scomparso da Desenzano, un'amica: "Dove sei? Nonno non si arrende..."

Esclusiva di
Tag24
Samuele il 16enne scomparso da Desenzano, un'amica: "Dove sei? Nonno non si arrende..."

Venti giorni di silenzio e grande apprensione per un 16enne scomparso: è la storia di Samuele, allontanatosi da Desenzano del Garda il 21 maggio 2025.

La città intera, così come le realtà limitrofe, è unita e mobilitata, sotto un’unica mente alveare guidata da un solo scopo: ritrovare il ragazzo sano e salvo al più presto.

Il minorenne, ovunque si trovi adesso, è il figlio, l’amico, il conoscente di tutti, e nessuno può voltarsi dall’altra parte e dimenticarlo, come purtroppo accade spesso in numerosi casi di cronaca.

Ogni genitore che ama i propri figli è in pensiero per un ragazzo che non si è ancora ricongiunto con i suoi cari, così come lo sono i compagni di scuola e le persone a lui vicine.

Due sono i principali fattori dietro questa sparizione: la perdita dolorosa della madre, a cui era profondamente legato, e il trasferimento in una comunità distante dal nonno e dagli affetti più cari.

Tag24 ha intervistato nuovamente in esclusiva un’amica di famiglia, con l’obiettivo di lanciare un nuovo appello nella speranza che l’adolescente faccia la scelta giusta: tornare a casa.

Samuele scomparso: tutte le ipotesi attive 

Si rammenta che le testimonianze contenute all’interno di questo articolo sulla scomparsa di Samuele sono frutto di una comunicazione diretta tra Tag24 e l'amica di famiglia del16enne.

 «A quasi un mese dalla scomparsa di Samuele, le ipotesi sul suo allontanamento aumentano, invece di diminuire...», spiega l’amica a Tag24.

«All’inizio pensavo che il ragazzo si fosse allontanato spontaneamente, e forse è anche vero... ma adesso dietro a tutto questo c’è qualcosa di più preoccupante».

«Un adolescente ha bisogno di un letto caldo dove dormire, di pranzo e cena, di andare a scuola, di vedere gli amici, i suoi affetti...».

«Vivere la quotidianità... e quello che sta vivendo ora non è certo questo», sottolinea.

La fuga per evitare la comunità

«Samuele, come le ho spiegato nel mio precedente appello, ha purtroppo perso la madre lo scorso anno...»

«Le lascio immaginare il dolore di perdere un punto di riferimento così importante proprio nel pieno dell’adolescenza», specifica.

«La sua scomparsa ha causato un problema non indifferente: il trasferimento di Samuele in una comunità, ma lì non è mai arrivato, è scappato prima di entrarci...».

«Il nonno, a cui è molto legato, si è naturalmente opposto con tutte le sue forze a questa scelta. Samu ha delle persone che lo amano, e lui ricambia questo affetto», conclude.

Il collasso della realtà del 16enne

«Immagini un sedicenne a cui viene spiegato che, dopo la morte della madre, dovrà trasferirsi in comunità...»

«La sua realtà è crollata come un castello di carte... ha perso le sue radici, le fondamenta sotto ai piedi...» afferma con tono commosso.

«Lui e il nonno materno sono uniti da un forte legame di parentela, “genitoriale”... di quell’amore spontaneo che nasce dal cuore, senza chiedere nulla in cambio

«Scappare, per lui, è stato “il gesto più umano”, seppur sbagliato, per mostrare “l’enorme ferita” che ha sul cuore, quel ragazzo...»

«Come fate a non accorgervene?».

E il nonno? Il dispiacere, la delusione…

«Il desiderio del nonno, ottantaquattrenne ed estremamente addolorato, è quello di continuare a crescere Samuele. È la persona più importante della sua vita…»

«Samuele è il lascito della figlia su questo pianeta, e come ogni essere umano ha diritto di vivere con le persone che lo amano e che per lui farebbero di tutto, e anche di più.»

«Strapparlo alle braccia del nonno è quanto di più brutto potesse accadere, dopo che la vita lo ha già diviso dalla madre…».

Dov'è ora Samuele? L'appello alle istituzioni

«Per me… dietro la scomparsa di Samuele potrebbe esserci un familiare, vicino o lontano… non ci è dato saperlo.»

«Potrebbe essere anche semplicemente un coetaneo, o una persona adulta. Ma credetemi: non è questa la strada giusta. Non lo state aiutando. State solo aggravando la vostra posizione.»

«C’è una denuncia depositata presso le autorità competenti. Le forze dell’ordine terranno conto di oltre venti giorni senza alcuna notizia di un minorenne…»

«Chiedo — e chiediamo — alle istituzioni di interessarsi realmente al caso del nostro Samu, di metterlo in sicurezza e scongiurare i potenziali pericoli che sta attraversando…».

La lettera aperta al 16enne 

«Samuele… tu sai chi è a parlarti. Lo sai che capisco fin troppo bene il dolore che stai provando per la perdita della tua mamma», continua l’amica di famiglia.

«Ma sei anche consapevole che questa non è la scelta giusta. Scappare non risolverà il problema, anzi… continuerà a peggiorare…»

«Torna a casa, chiama il servizio d’emergenza al 112 o presentati al comando più vicino della polizia o dei carabinieri

«Ti prometto che il nonno, io, troveremo una soluzione… ti vuole e vogliamo tanto bene… Ci sono tanti pericoli là fuori, risolveremo e tutto tornerà alla normalità: non sei e non sarai mai solo», conclude.

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