10 Jun, 2025 - 16:41

"Chi parla di avviso di sfratto è da ricovero", l'analisi del voto il giorno dopo il referendum: ecco cosa è successo

"Chi parla di avviso di sfratto è da ricovero", l'analisi del voto il giorno dopo il referendum: ecco cosa è successo

Cosa ne pensa la politica del referendum dell'8 e 9 giugno? Il centrosinistra si divide: c'è chi crede che nonostante il mancato raggiungimento del quorum, l'appuntamento alle urne sia stato un successo e che da questi dati l'opposizione possa ripartire e portate nel breve periodo a casa un risultato importante. Ci sono poi esponenti del Partito Democratico, come Graziano Delrio, che ritengono che la strada sia ancora lunga e che il referendum sia stato un fallimento: era necessario raggiungere il quorum e il governo Meloni va battuto alle urne.

Netti gli esponenti del centrodestra che ritengono che il risultato delle urne sia stato fallimentare in tutto e per tutto. Non solo il centrosinistra non è riuscito a raggiungere il quorum e a impensierire il governo Meloni ma, a detta del senatore di Forza Italia - Maurizio Gasparri - non sarebbe stato nemmeno in grado di ammettere la sconfitta. Un grande atto di disonestà intellettuale, sottolinea l'esponente forzista. Al momento il governo Meloni continua ad avere la fiducia degli italiani, spiega ai giornalisti Gasparri.

Al referendum hanno votato 14 milioni di persone e sì sono circa 12,3 milioni. Un numero esiguo che non consente al centrosinistra di sorpassare il governo Meloni nelle preferenze ottenute alle elezioni del 2022. Un dato che non regge ma che il centrosinistra ha cercato, nelle scorse ore, di spacciare come un grande risultato.

Il centrosinistra speranzoso per il futuro

Passato il referendum dell'8 e 9 giugno, il centrosinistra cerca di cogliere i dati positivi - sebbene non ce ne siano - del voto degli scorsi giorni. Secondo il deputato del Partito Democratico, Igor Taruffi, infatti nonostante il quorum non sia stato raggiunto c'è da guardare con serenità al futuro poichè il numero di elettori recatisi alle urne sono superiori a quelli che hanno votato la coalizione di centrodestra guidata da Giorgia Meloni.

Un dato simile è riportato dal deputato e co-portavoce di Avs, Nicola Fratoianni, che sottolinea quando sia stato importante portare così tante persone alle urne. Sia Taruffi che Fratoianni non si sbilanciato però sul clamoroso numero di "no" incassati dagli elettori pentastellati sul quesito relativo alla cittadinanza

Molto più lucido l'esponente dem Graziano Delrio che sottolinea che quella di ieri alle urne è una sconfitta a tutti gli effetti e si trova costretto a ribadire l'ovvio: un referendum si vince quando si raggiunge il quorum e non è uno strumento per mandare a casa il governo. Per quello, sottolinea Delrio, sono necessarie le elezioni amministrative e regionali. E proprio su queste ultime sposta il focus: le elezioni regionali saranno il prossimo grande appuntamento per il centrosinistra.

Lapidario il centrodestra: "Da ricovero"

Poco da dire da parte del centrodestra di governo. I partiti esultano perchè il referendum non ha neanche sfiorato il governo vista la bassa partecipazione e gli ha dato una nuova certezza: gli italiani hanno fiducia in Meloni e per ora non la mettono in discussione, un dato che emerge anche dai recenti sondaggi di SWG per La7 pubblicati nelle scorse ore. Secondo il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, il referendum è stato un flop e sarebbe ora di trovare un modo per evitare che uno strumento del genere venga utilizzato per fini politici:

virgolette
Scelta sbagliata, soldi per il referendum potevano essere impiegati per altro

Poi ha continuato dicendo che chiunque parli di "avviso di sfratto" sia da ricovero. Infine il senatore ha ribadito che Forza Italia ha già presentato una riforma per la cittadinanza che però mantiene intatti i 10 anni. Segue una critica poi al centrosinistra che non tiene conto del 35% dei no al referendum sulla cittadinanza.

Donzelli: "Il governo esce rafforzato"

Più che dare una spallata, sembra che il centrosinistra si sia slogato un spalla nel tentativo di colpire il governo. Il deputato di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli, ha sottolineato come il centrosinistra sia uscito sconfitto dal recente referendum insistendo sul fatto che gli esponenti dell'opposizione vivono in un mondo tutto loro e non conoscono il Paese reale che apprezza la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Donzelli spiega inoltre come la maggioranza sia uscita rafforzata da questo referendum, non per propria volontà ma per colpa delle opposizioni che hanno indetto una votazione nella quale si sono accontentati di una sconfitta.

Riassunto in tre punti

  • Il centrosinistra, dopo la batosta al referendum, cerca di trovare dei dati positivi nel voto ma Delrio spiega che non è il referendum lo strumento per mandare a casa Meloni
  • Lapidario Gasparri che insiste sul fatto che vedere la vittoria senza aver raggiunto il quorum è ipocrita.
  • Anche Donzelli commenta il risultato del centrosinistra dicendo che il governo ne esce rafforzato.

 

 

 

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