16 Jun, 2025 - 12:37

Roma Pride, l'attacco della destra alle opposizioni dopo il cartello di Magi: come ha risposto il segretario di +Europa?

Roma Pride, l'attacco della destra alle opposizioni dopo il cartello di Magi: come ha risposto il segretario di +Europa?

Sono passati due giorni dal Pride di Roma, ma le polemiche non accennano a placarsi. Il centrodestra continua ad attaccare il segretario di +Europa, Riccardo Magi, per il cartello esposto nel corso della manifestazione della comunità LGBTQ. Sul foglio tenuto in mano dall'esponente di +Europa c'era infatti un disegno della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con sotto scritto: "Amica dei dick-tators". Un gioco di parole in inglese tra "dick" ("pene") e "dictators" (dittatori). L'intento del cartello era palesemente quello di deridere i capi di Stato autoritari contrari al Gay Pride — il premier ungherese Orban e il presidente russo Putin, in questo caso — ma molti esponenti di destra hanno visto in esso un insulto sessista verso Meloni.

Da ormai quarantotto ore, il cartello è stato diffuso da diversi membri del governo e dalle pagine social dei principali partiti italiani — tra tutti Fratelli d'Italia. Il partito di Giorgia Meloni accusa il segretario di +Europa di sessismo e dedica addirittura due post nel giro di 48 ore a Magi. Nel primo biasima quella che ritiene una pessima scelta di parole, nel secondo invece accusa la sinistra di essere a corto di idee, riprendendo la foto del segretario di +Europa travestito da fantasma.

Non sono mancate giustificazioni da parte di Magi. In un lunghissimo post sui social, il segretario di +Europa spiega il vero significato del cartello e accusa la destra di voler strumentalizzare quanto accaduto durante il Pride di Roma del 13 giugno 2025.

L'attacco della destra contro Magi

Già negli scorsi giorni, il segretario di +Europa, Riccardo Magi, è stato accusato di sessismo nei confronti di Giorgia Meloni per via del cartello esibito da un carro del Gay Pride di Roma. Oggi Fratelli d'Italia torna all'attacco di Magi con un post nel quale scrive: "Come è ridotta questa sinistra". Assieme alla foto del segretario di +Europa durante il Pride, ce n'è un'altra: quando si è vestito da fantasma durante il premier time dello scorso mese per promuovere il referendum sulla cittadinanza e sul lavoro.

In quell'occasione, Magi è stato espulso dalla Camera dei deputati per essersi messo un lenzuolo da fantasma per denunciare la scarsa copertura per il voto dell'8 e 9 giugno, terminato con la partecipazione del 30% degli aventi diritto al voto. Sono diversi i commenti nei confronti del gesto di Magi, e non tutti sono d'accordo sul fatto che il cartello sia sessista. Non è certo il primo post contro il segretario di +Europa: già dopo il Pride, Fratelli d'Italia ha attaccato Magi.

Come ha risposto il segretario di +Europa?

Magi non ci sta e replica alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Secondo il segretario di +Europa, è paradossale vedere la destra riscoprirsi improvvisamente paladina del politicamente corretto, priva però di ironia e onestà intellettuale. Dopo anni passati a invocare la libertà di parola per attaccare le minoranze e deridere il politicamente corretto, oggi si indigna per un cartello visto al Roma Pride — “Meloni amica dei Dick-tators” — accusando chi lo espone di sessismo.

Ma per Magi, il vero sessismo è altrove: nel taglio dei fondi all’educazione affettiva, nelle politiche anti-LGBTQIA+ e nella vicinanza a leader come Orban, Putin e Trump. La risposta di Magi è stata pubblicata nella giornata di ieri, poco prima che Fratelli d'Italia tornasse all'"attacco" questa mattina.

La stoccata a Calenda

Tra i politici che hanno attaccato Riccardo Magi c'è anche il segretario di Azione, Carlo Calenda. In conflitto con il centrosinistra da marzo, l'ex ministro dello Sviluppo economico ha difeso la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ha attaccato l'ex alleato. Magi decide di rispondere a Calenda sui social, subito dopo aver attaccato Meloni:

virgolette
Anche oggi Carlo Calenda si è guadagnato la pacca sulla spalla di Giorgia Meloni: Carlo, sali pure sul carro di questa destra, noi continueremo a stare su quello del Pride.

Un chiaro riferimento anche a quanto accaduto nel congresso di Azione dello scorso marzo, quando Calenda ha invitato la presidente del Consiglio e ha attaccato l'intero centrosinistra.

Riassunto in tre punti

  • Il cartello esibito da Riccardo Magi al Pride di Roma ha suscitato l’indignazione del centrodestra, che lo ha accusato di sessismo nei confronti di Giorgia Meloni.
  • Magi ha replicato rivendicando l’intento ironico del gesto e accusando la destra di ipocrisia sul tema del politicamente corretto.
  • Anche Carlo Calenda ha criticato Magi, ricevendo a sua volta una risposta polemica in cui il segretario di +Europa lo accusa di essersi allineato alla destra.
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