16 Jun, 2025 - 17:36

Nucleare, l'Italia aderisce all'Alleanza Europea: cosa significa e quali saranno i prossimi passi?

Nucleare, l'Italia aderisce all'Alleanza Europea: cosa significa e quali saranno i prossimi passi?

L'Italia è ufficialmente un nuovo membro dell'Alleanza europea per il nucleare. Solo pochi giorni fa era stata annunciata l'intenzione di entrare nel gruppo di Paesi favorevoli all'utilizzo dell'atomo e al suo studio, fondato dalla Francia nel 2023. L'ingresso è stato annunciato in occasione del Consiglio dell'energia tenutosi in Lussemburgo nella giornata di oggi, 16 giugno 2025. Ad anticipare l'ingresso all'interno dell'organizzazione per il nucleare è stato il ministro per la Transizione energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in occasione di "Pianeta 2030", il festival del "Corriere della Sera".

Fino a oggi, l'Italia partecipava alle riunioni dell'Alleanza europea per il nucleare ma come Paese osservatore, mentre da ora sarà membro. Il discorso sull'ingresso all'interno dell'organizzazione andava però avanti da tempo e ha preso sempre più quota per via dell'intenzione dell'Italia di iniziare a mettere le basi per l'utilizzo dell'energia nucleare. L'ingresso sembra un segnale positivo da questo punto di vista, ma la strada è ancora in salita per vedere l'introduzione del nucleare nel nostro Paese.

A febbraio, grazie al disegno di legge delega sul nucleare, sono stati mossi i primi passi in avanti che da qui a un anno potrebbero portare alla nascita di un programma per l'energia nucleare. In breve, ci vorrà ancora del tempo, ma siamo sulla buona strada.

L'adesione dell'Italia all'Alleanza europea per il nucleare

Il nostro Paese è da oggi favorevole all'atomo e alla ricerca sul nucleare. L'Italia entra a far parte dell'Alleanza europea per il nucleare, il gruppo di Paesi fondato dalla Francia nel 2023, al quale aderiscono una decina di Paesi. Ad annunciare l'ingresso è stato il ministro per la Transizione ecologica, Pichetto Fratin, qualche giorno fa.

Si tratta di un importante passo in avanti per quanto riguarda l'utilizzo dell'energia nucleare in Italia, ma che non segna un punto di arrivo o di inizio della costruzione di strutture in Italia. Il governo Meloni, tuttavia, sta lavorando per arrivare quanto prima a una soluzione.

I prossimi passi: cosa manca per il nucleare

L'idea della presidente del Consiglio, resa nota anche negli scorsi mesi, è quella di arrivare a una produzione propria nel 2035 grazie a mini reattori nucleari modulari (SMR), ma la strada è ancora lunga. Lo scorso febbraio si è compiuto un passo importante con il disegno di legge delega nucleare per autorizzare la produzione di nucleare di nuova generazione. È già nata Nuclitalia, la società creata da Enel, Ansaldo e Leonardo per lo studio della tecnologia e del mercato del lavoro che potrebbe nascere da oggi a una decina d'anni.

Il prossimo anno sarà fondamentale per l'elaborazione di decreti legislativi che disciplinino la materia e arrivino a creare un programma nazionale, autorizzare gli impianti e gestire le scorie, oltre a creare un'autorità indipendente che si occupi di sicurezza. Il primo SMR è previsto per il 2030, mentre il deposito di scorie dovrebbe essere ultimato sempre nel prossimo decennio. C'è ancora tanto da fare, ma per ora esiste un quadro normativo e una società per lo studio e, con oggi, la possibilità di confrontarsi anche con altri Paesi.

Chi è favorevole e chi è contrario?

In Italia, l'intero centrodestra è favorevole all'introduzione dell'energia nucleare e si è posto l'obiettivo di introdurlo. Molto scetticismo permane all'interno del centrosinistra: il Partito Democratico non ha una posizione chiara sul nucleare, diversi esponenti si dicono favorevoli e altri invece contrari. Alleanza Verdi Sinistra e il Movimento Cinque Stelle sono storicamente contrari, anche se negli anni c'è stata una graduale apertura.

Molto più disponibile il centrosinistra riformista e liberale. L'"uscente" Carlo Calenda e il suo partito Azione si sono sempre detti favorevoli all'introduzione del nucleare in Italia, e anche Matteo Renzi ha ribadito che sarebbe necessario per ridurre i costi dell'energia, anche se è necessario evitare di prendere decisioni populiste.

Riassunto finale in tre punti

  • Ingresso ufficiale: il 16 giugno 2025 l’Italia è entrata come membro effettivo nell’Alleanza europea per il nucleare, dopo un lungo periodo da osservatore.
  • Quadro normativo avviato: con la legge delega sul nucleare di febbraio 2025, il governo ha aperto la strada a decreti attuativi, SMR e una futura autorità indipendente.
  • Scenario politico diviso: centrodestra compatto a favore, centrosinistra diviso, con Nuclitalia già attiva per studiare soluzioni tecniche e industriali.
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