18 Jun, 2025 - 15:06

Dl Sicurezza, Magi contro l'approccio del governo Meloni sulla cannabis light: "Ecco perchè sbagliano"

Dl Sicurezza, Magi contro l'approccio del governo Meloni sulla cannabis light: "Ecco perchè sbagliano"

Una breve dimostrazione di fronte a Montecitorio contro gli effetti del dl Sicurezza nei confronti degli imprenditori che fino a qualche mese fa avevano attività che vendevano cannabis light, la variante a basso contenuto di THC che ora non è più vendibile. Alla protesta hanno partecipato l'associazione Meglio Legale e il segretario di +Europa, Riccardo Magi, che ha denunciato un approccio sbagliato da parte del governo Meloni nei confronti della cannabis. Secondo l'esponente di +Europa, infatti, il dl Sicurezza ha danneggiato gran parte dei commercianti e degli imprenditori nel nome di una "sicurezza" che non è stata capace di tutelare.

In particolare, Magi si scaglia contro il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. L'ex esponente di Alleanza Nazionale prima e del Popolo delle Libertà successivamente viene accusato da Magi di essere stato tra gli autori della legge Fini-Giovanardi risalente al 2006. La norma elimina la differenza tra droghe leggere e pesanti. "Un'antica passione per la guerra non solo alla droga ma anche alla non-droga", ironizza il segretario di +Europa, fermato dalla stampa subito dopo il presidio.

Il dl Sicurezza, come altri pacchetti di leggi voluti dal governo Meloni, ha previsto misure molto severe nei confronti di chi consuma droghe leggere. Già in passato +Europa e Radicali hanno contestato l'approccio del Codice della Strada voluto dal vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.

La protesta contro il dl Sicurezza

Le storie portate di fronte a Montecitorio sono quelle di Simona Giorgi ed Emanuele Del Ferraro, i primi due imprenditori italiani che hanno subito gli effetti del dl Sicurezza voluto dal governo Meloni e recentemente approvato tra lo sdegno generale del centrosinistra.

Grazie al pacchetto di leggi, infatti, la cannabis light è diventata illegale ed è paragonata alle droghe pesanti. A fare i conti di questa scelta non sono solo i consumatori, ma anche l'intera filiera produttiva del nostro Paese. Sul cartello, retto da Del Ferraro, è possibile leggere:

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Sette miliardi di euro alle mafie dal mercato nero della cannabis, lo Stato manda in fumo 22mila posti di lavoro.

Magi: "Commercianti trattati come narcotrafficanti"

Tra i partiti più attivi contro le misure previste dal dl Sicurezza c'è anche +Europa. Il segretario Riccardo Magi era presente alla manifestazione di fronte a Montecitorio tenutasi oggi, 18 giugno 2025, e ha detto alla stampa che non è ammissibile che commercianti e imprenditori vengano trattati come narcotrafficanti dallo Stato

Magi sottolinea poi come la cannabis light non abbia alcun effetto drogante e che, a causa del decreto Sicurezza, chi la vendeva ora rischia di essere portato a processo:

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Tutto questo è folle e non c'è nulla a tutela della sicurezza dei cittadini.

L'attacco al sottosegretario Mantovano

Il segretario di +Europa si scaglia poi contro il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, che in passato ha espresso posizioni molto severe contro la cannabis. Magi ricorda come Mantovano sia stato tra gli autori della legge Fini-Giovanardi che nel 2006 equiparò le droghe leggere con quelle pesanti.

Una guerra, quella condotta da Mantovano, a detta di Magi, contro sostanze che non sono neanche lontanamente paragonabili alla droga:

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Approccio fondamentalista e puritano. Questi ragazzi (i due commercianti) hanno investito i loro soldi in modo legale e ora la loro attività è stata spazzata via per l'ossessione di chi è a Palazzo Chigi.

Polemiche che ricordano per certi versi quelle relative al Codice della Strada voluto dal vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, accusato di non aver prestato attenzione ai consumatori di medicine contenenti THC.

Riassunto finale in tre punti

  • Il decreto Sicurezza ha reso illegale la cannabis light, colpendo duramente imprenditori e commercianti del settore.
  • Riccardo Magi e +Europa denunciano un approccio ideologico e repressivo, paragonando i venditori a narcotrafficanti.
  • Le proteste a Montecitorio evidenziano un danno economico e occupazionale che favorisce il mercato nero.
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