18 Jun, 2025 - 19:00

Manifestazione 21 giugno, il centrosinistra in piazza per la pace: chi ci sarà?

Manifestazione 21 giugno, il centrosinistra in piazza per la pace: chi ci sarà?

Il centrosinistra torna in piazza per la pace. Gli esponenti del Movimento Cinque Stelle e di Alleanza Verdi Sinistra si preparano a manifestare per chiedere al governo di contribuire al cessate il fuoco in Ucraina e in Medio Oriente e di optare per soluzioni diplomatiche invece dell’interventismo o della vendita di armi. La manifestazione, come quella precedente del 5 aprile, sarà all’insegna della contestazione al ReArm Europe. La proposta della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, è ancora al centro del dibattito nel centrosinistra, che preferirebbe una diversa strategia rispetto al riarmo.

Sono certi della loro presenza in piazza il Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi Sinistra, mentre il Partito Democratico invierà una delegazione. Si conferma ancora una volta una spaccatura interna al PD sull’approccio al riarmo: la corrente guidata dalla segretaria Elly Schlein ha preferito astenersi al Parlamento europeo sul voto per il riarmo a marzo, mentre l’area più centrista e liberale del partito è favorevole.

La manifestazione del 21 giugno 2025, alle ore 14, partirà da Porta San Paolo e si concluderà al Colosseo. Sono previste numerose realtà associative e partiti politici, anche se non è ancora possibile stimare la partecipazione esatta. All’ultimo corteo organizzato dai 5 Stelle hanno partecipato circa 100mila persone.

Chi sarà in piazza il 21 giugno?

Il Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi Sinistra hanno confermato la loro presenza alla manifestazione contro la guerra e per la pace. Sarà presente anche una delegazione del Partito Democratico, che in occasioni simili ha mostrato titubanza a causa delle diverse anime interne: da una parte l’area Schlein, meno favorevole al ReArm, e dall’altra quella vicina a Bonaccini, che invece sostiene il riarmo.

Accanto ai partiti parteciperanno anche numerose associazioni civili contrarie alla guerra e i principali sindacati.

Per cosa si manifesta

Il corteo del 21 giugno porterà in piazza diverse parole chiave che raccontano la situazione geopolitica attuale: genocidio, riarmo, Gaza e autoritarismo. Tra i temi principali ci sono la crisi in Medio Oriente, in particolare lo scontro tra Iran e Israele, la situazione a Gaza, ormai in corso da un anno e mezzo, e le preoccupazioni sull’autoritarismo connesso al decreto sicurezza, secondo l’opposizione.

Oggi Angelo Bonelli, segretario di Europa Verde e co-portavoce di Alleanza Verdi Sinistra, ha dichiarato:

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Di fronte all’orrore della guerra e a un mondo sull’orlo del baratro, è necessario e urgente che tutti partecipino alla manifestazione di sabato 21 giugno per dire stop al riarmo. Questa mobilitazione, promossa da 400 sigle — tra movimenti pacifisti, cattolici, del volontariato e ambientalisti — rappresenta la maggioranza del Paese, stanca della logica della guerra e del riarmo. Non può e non deve essere criminalizzata da chi tenta di screditarla con accostamenti infamanti al regime iraniano di Khamenei, che abbiamo sempre contrastato con chiarezza.

Assente con ogni probabilità l'ex campo largo, da sempre sostenitore dei rifornimenti militari a Kiev e lontano dalle manifestazioni del centrosinistra. 

Il percorso della manifestazione

Il corteo partirà da Piazza di Porta San Paolo, proseguirà lungo Viale della Piramide Cestia, Piazza Albania, Viale Aventino, Piazza di Porta Capena, Via di San Gregorio, fino a raggiungere il Colosseo, dove si concluderà, come nel corteo precedente.

Durante la manifestazione sono previsti interventi di diversi esponenti politici presenti in piazza.

Riassunto finale in tre punti

  • Il 21 giugno 2025 il centrosinistra torna in piazza per chiedere pace e soluzioni diplomatiche, opponendosi al riarmo promosso da ReArm Europe.
  • Confermata la presenza di Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi Sinistra, mentre il Partito Democratico parteciperà con una delegazione, riflettendo le divisioni interne sul tema del riarmo.
  • Il corteo toccherà temi caldi come la guerra in Ucraina, il conflitto in Medio Oriente e il rischio di autoritarismo, con la partecipazione di numerose associazioni civili e sindacati.
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