19 Jun, 2025 - 15:53

Dybala torna alla Juve… e Sangiuliano in Campania?

Dybala torna alla Juve… e Sangiuliano in Campania?

Voci di ritorni eccellenti animano queste calde ore estive: mentre i tifosi juventini sognano un clamoroso rientro di Paulo Dybala a Torino, in via della Scrofa si rincorrono indiscrezioni su un altro possibile grande ritorno: quello di Gennaro Sangiuliano sulla scena politica, in particolare quella campana.

Secondo un retroscena pubblicato dal Corriere della Sera, l’ex ministro della Cultura — dimessosi dopo lo scandalo esploso con il “caso Boccia” — potrebbe lasciare il suo attuale incarico di corrispondente del TG1 da Parigi per candidarsi capolista alle prossime elezioni regionali in Campania. Un ritorno in campo che segnerebbe la ripartenza di una carriera politica interrotta bruscamente meno di un anno fa.

Sangiuliano candidato capolista in Campania? L'ipotesi

Raggiunto dal Corriere, Sangiuliano non ha né confermato né smentito l’ipotesi di un ritorno in politica, mantenendo la sua consueta linea di “non escludere mai nulla nella vita”. L’ex ministro si è detto però soddisfatto della nuova fase professionale, come corrispondente del Tg1 da “una grande nazione come la Francia”, dove sta cercando di perfezionare la conoscenza del francese.

Le voci, tuttavia, continuano a rincorrersi. A dare ulteriore forza alle indiscrezioni, peraltro, il presidente del Senato Ignazio La Russa, che durante la presentazione del libro di Sangiuliano su Donald Trump ha espresso pubblicamente il rammarico per la sua uscita dalla politica, auspicandone il ritorno in campo.

Un nuovo inizio dopo il caso Boccia

Che Gennaro Sangiuliano potesse essere candidato presidente per la coalizione di centrodestra in Campania era un’ipotesi ormai definitivamente tramontata fin dall’indomani dello scoppio del caso Boccia. Tuttavia, il ruolo di capolista per Fratelli d’Italia potrebbe rappresentare una svolta e una chiusura definitiva di quella vicenda che, la scorsa estate, aveva monopolizzato il dibattito pubblico.

Per chi non ricordasse i dettagli, l’allora ministro della Cultura fu travolto da uno scandalo legato alla sua relazione con Maria Rosaria Boccia, consulente non ufficiale del ministero. Dopo il ritiro della sua nomina, Boccia rese pubbliche chat, foto e dettagli su viaggi istituzionali, lasciando intendere di essere stata la sua amante — circostanza poi confermata dallo stesso Sangiuliano in un’intervista al Tg1.

Un intreccio di favoritismi, presunto uso improprio di risorse pubbliche e una questione di opportunità morale - quale quella di un ministro che conferisce un incarico a una donna con cui ha avviato una relazione sentimentale - spinsero Sangiuliano alle dimissioni, non prima di un iniziale tentativo di difesa da parte della premier Giorgia Meloni. 

L’imbarazzo suscitato dalla vicenda, oggi che il caso si è ormai smorzato, potrebbe finalmente essere superato: ecco allora che i mesi trascorsi in Rai come corrispondente potrebbero rappresentare il trampolino ideale per il ritorno in politica dell’ex ministro.

Sangiuliano archiviato, Boccia indagata

L’archiviazione delle indagini a carico di Sangiuliano per peculato e rivelazione di segreto d’ufficio spiana peraltro l’ipotesi di un ritorno sulla scena politica: la magistratura non ha infatti riscontrato irregolarità o spese pubbliche indebite legate alla sua relazione con Maria Rosaria Boccia. L’ex ministro può così rivendicare la scelta delle dimissioni, presa per rispetto delle istituzioni pur in assenza di reati commessi.

Diverso, invece, il quadro giudiziario per Maria Rosaria Boccia. Dopo lo scandalo, nel settembre 2024, l'ex consulente è stata denunciata da Sangiuliano per stalking, diffamazione, lesioni e tentata estorsione. Il procedimento è tuttora in corso. Recentemente, poi, la Procura di Napoli ha avviato un’indagine parallela sulla validità del titolo di studio della Boccia, ipotizzando i reati di falso, truffa e indebita attribuzione di titoli accademici.

Regionali Campania, il centrodestra ricerca il nome

Tornando al tema delle regionali, una discussione sui capolista appare ancora prematura. Nel centrodestra, diviso sulla questione del terzo mandato, gli appelli di Edmondo Cirielli — candidato in pectore di Fratelli d’Italia — affinché la coalizione trovi finalmente un’intesa sul nome da proporre continuano a cadere nel vuoto. 

Il panorama nel centrosinistra è ancora più incerto. Il presidente uscente Vincenzo De Luca continua infatti ad agitare le acque in attesa di capire se la maggioranza di governo interverrà per rendere possibile un terzo mandato. L’ipotesi non entusiasma il Partito Democratico, che non intende ricandidarlo e, di fatto, ha già ceduto la guida della coalizione al Movimento 5 Stelle, con il nome di Roberto Fico, inviso allo stesso De Luca.

L'articolo in quattro punti

  1. Gennaro Sangiuliano potrebbe tornare in politica dopo l’esperienza come corrispondente Rai da Parigi: il suo nome circola per le regionali in Campania, anche se non come candidato presidente.

  2. Lo scandalo “caso Boccia” scoppiato nel 2024 — tra relazione extraconiugale, incarico non ufficiale e presunti favoritismi — costrinse l’ex ministro alle dimissioni e causò grande imbarazzo per il governo Meloni.

  3. La magistratura ha archiviato le accuse a Sangiuliano, che non risulta aver commesso reati né speso fondi pubblici in modo irregolare; ciò apre ora la strada a un suo rientro politico.

  4. Il procedimento contro Maria Rosaria Boccia è ancora aperto, con nuove accuse legate a presunti falsi accademici. Intanto, il centrodestra in Campania è ancora diviso sul candidato e il centrosinistra vive l’incognita De Luca.

 

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