21 Jun, 2025 - 07:00

Sondaggi, rimonta del Pd in un mese e il centrodestra sente il fiato sul collo: cosa è cambiato?

Sondaggi, rimonta del Pd in un mese e il centrodestra sente il fiato sul collo: cosa è cambiato?

In un mese cambia tutto. Il Partito Democratico, sempre secondo rispetto a Fratelli d'Italia, recupera ancora consensi e ora è più vicino al partito di governo. Un incoraggiante salto in avanti per Schlein, che guadagna possibili voti e sale dello 0,7% rispetto a trenta giorni fa. Non brilla invece Fratelli d'Italia, che non guadagna nuovi consensi dopo un mese particolarmente intenso e ricco di eventi politici: a partire dalle elezioni comunali che hanno chiuso maggio e con il referendum dell'8 e 9 giugno 2025.

Se da una parte il Pd cresce e guadagna nuovi consensi, la situazione resta abbastanza statica nel resto del centrosinistra che – secondo la Supermedia di YouTrend per Agi – non guadagna punti. Il Movimento Cinque Stelle perde punti percentuali, mentre Alleanza Verdi Sinistra registra un lieve aumento quasi ininfluente per la crescita dell'intera opposizione. Neanche Lega e Forza Italia riescono a registrare un aumento dei consensi per la coalizione di governo, restando fermi a percentuali non troppo dissimili da quelle dei mesi scorsi.

Male il centro. Solo Azione, il partito di Carlo Calenda, riesce a raggiungere di poco la soglia di sbarramento. Italia Viva e +Europa, invece, sono ancora distanti dall'obiettivo del 3%. Il partito di Matteo Renzi resta infatti fermo al 2,2%, mentre quello di Magi non raggiunge neanche il 2% al momento. Chiude Noi Moderati con lo 0,8% dei voti.

Il testa a testa tra Pd e FdI

La lotta al vertice resta sempre quella tra Partito Democratico e Fratelli d'Italia, così come da inizio legislatura. Questa volta i dem registrano il 22,7% dei consensi, quindi +0,7% rispetto al mese precedente, ancora troppo distanti da Fratelli d'Italia che si attesta attorno al 29,9%, cifra non troppo dissimile da quella di trenta giorni fa. La Supermedia di YouTrend/Agi indica una crescita incoraggiante del Pd, che ha saputo evidentemente sfruttare bene i recenti appuntamenti elettorali: sia le elezioni comunali che il referendum dell'8 e 9 giugno, al di là del suo esito.

Segue il Movimento Cinque Stelle, fermo al 12,1% dopo aver perso lo 0,4% dello scorso mese. I pentastellati si confermano così per stacco al terzo posto della classifica dei partiti con le maggiori intenzioni di voto. Non va meglio a Forza Italia e Lega: il partito di Tajani resta stabile al 9%, confermandosi la seconda forza di governo, mentre il Carroccio è all'8,4% con un calo dello 0,3%.

Il centrosinistra non cresce

Solo il Partito Democratico registra risultati incoraggianti a un mese dall'ultimo sondaggio di YouTrend. Alleanza Verdi Sinistra cresce timidamente, arrivando a raggiungere il 6,5% (+0,2% rispetto al mese scorso), un risultato che, sommato a quello del Movimento Cinque Stelle, non dà alcun contributo alla crescita del centrosinistra in generale. A destare non poca preoccupazione sono i partiti dell'area centrista.

Solo Azione riesce a raggiungere e superare la soglia di sbarramento, attestandosi attorno al 3,2%. Non va meglio a Renzi e a Magi: Italia Viva resta ferma al 2,2%, mentre +Europa si attesta attorno all'1,9%. Chiude la classifica un partito di centrodestra: Noi Moderati, con lo 0,8%.

La classifica

Stando al recente sondaggio di YouTrend, ecco la classifica finale delle intenzioni di voto degli italiani:

  • Fratelli d'Italia: 29,9% (-0,1)
  • Partito Democratico: 22,7% (+0,7)
  • Movimento 5 Stelle: 12,1% (-0,4)
  • Forza Italia: 9,0% (=)
  • Lega: 8,4% (-0,3)
  • Alleanza Verdi Sinistra: 6,5% (+0,2)
  • Azione: 3,2% (-0,3)
  • Italia Viva: 2,2% (-0,3)
  • +Europa: 1,9% (+0,1)
  • Noi Moderati: 0,8% (-0,3)

Riassunto in tre punti

  • Il Partito Democratico cresce dello 0,7% e riduce il distacco da Fratelli d’Italia, che resta stabile al 29,9%.
  • Il centrosinistra nel complesso non cresce: M5S cala, e l’aumento di AVS è marginale.
  • Tra i partiti centristi, solo Azione supera la soglia di sbarramento; Italia Viva e +Europa restano sotto il 3%.

 

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