Ore sotto al solleone per niente. Chiamate al voto, sudate e, talvolta, bandiere bruciate per nulla. Il mese di giugno per il centrosinistra italiano è stato all'insegna delle iniziative per il referendum e delle manifestazioni di piazza a favore della pace ma, a conti fatti, in prospettiva, non porta alcun voto in più per le sue compagini.
A rivelarlo è stato questa mattina Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera.
Stando a un sondaggio che ha svolto con il suo istituto demoscopico, Ipsos, sia il Partito Democratico che il Movimento Cinque Stelle, anziché avanzare, arretrano nelle preferenze degli italiani.
Come se non bastasse la cocente sconfitta dell'8 e 9 giugno subita in occasione del referendum sul Jobs Act e la cittadinanza, il centrosinistra deve registrare il fatto che anche il suo attivismo sul fronte pacifista gli frutta ben pochi consensi.
Secondo l'ultima ricerca di Nando Pagnoncelli, entrambe le sue due colonne, il Pd e il Movimento Cinque Stelle, perdono terreno. Al 26 giugno, Ipsos le dà rispettivamente al 21,4% e al 13,3%. Un mese fa, il 29 maggio, sempre l'istituto di Pagnoncelli le misurava invece al 22,3% e al 14,6%.
Sia per Elly Schlein che per Giuseppe Conte, quindi, le ultime quattro settimane sono state davvero negative: i dem hanno perso per strada quasi un punto di gradimento (0,9%), i pentastellati addirittura l'1,3%.
Evidentemente, qualcosa da rivedere c'è nelle loro politiche e nel loro modo di fare opposizione.
Nel centrosinistra, chi può dire di fare meglio sono i rappresentanti delle compagini che di fatto limitano i danni. A iniziare da Alleanza Verdi e Sinistra che guadagna lo 0,1% e si assesta al 6%.
Fermi anche i partiti dell'ala riformista della coalizione: Più Europa è all'1,7% (-0,1% rispetto a maggio); Italia Viva al 2% (identica percentuale rilevata il 29 maggio). Come Azione, che rimane inchiodata al 3%.
La debacle del centrosinistra si completa poi vedendo che a tre anni dalla sua elezione, il gradimento per Giorgia Meloni non accenna a diminuire.
Sempre Pagnoncelli ha chiesto al campione intervistato qual è il suo livello di gradimento nei confronti del Governo Meloni? Ebbene, l'indice ha toccato quota 43: 3 punti in più rispetto al 29 maggio.
Gli stessi 3 punti in più che gli italiani hanno dato alla premier Giorgia Meloni: nelle ultime settimane, da 42 è passato a 45.
Cosa sbaglia il centrosinistra per far volare in questo modo Giorgia Meloni e il suo governo nel gradimento degli italiani? Sempre Nando Pagnoncelli l'ha messa così:
Pagnoncelli si riferisce alla situazione internazionale: i rischi di una guerra fanno sempre aumentare i consensi per i propri governi nazionali in quanto, come spiegato dallo studioso, istintivamente si fa quadrato attorno alle proprie istituzioni. Pagnoncelli, quindi, è sicuro:
Una frase che a Campo Marzio e al Nazareno farebbero bene a stampare in caratteri cubitali.