Il momento che i fan aspettavano è finalmente arrivato. Lewis Capaldi è tornato a cantare su un palco, emozionando il pubblico con la sua voce e la sua fragilità.
Dopo il ritiro temporaneo dalle scene per motivi di salute, l’artista scozzese ha fatto il suo ritorno con un’esibizione che ha toccato il cuore e ha emozionato fino alle lacrime chi lo ha sempre sostenuto. Nessun effetto speciale, solo lui, la sua musica e una presenza carica di sincerità. Un ritorno sentito che segna una nuova fase del suo percorso.
Ecco il video del suo ritorno, grazie al canale ITV News:
Due anni fa, il Pyramid Stage di Glastonbury era stato il teatro di una delle scene più strazianti della storia recente del festival. Un Lewis Capaldi visibilmente provato, tradito dalla voce e sopraffatto dai tic della sindrome di Tourette, incapace di finire la sua canzone più celebre.
A salvarlo fu il pubblico, un coro di migliaia di persone che cantò al posto suo, in un abbraccio collettivo di pura empatia.
Venerdì, su quello stesso palco, è andata in scena la redenzione, il riscatto. Le voci su un suo ritorno a sorpresa circolavano da giorni, ma quando il suo nome è apparso sugli schermi, un boato di affetto ha squarciato l'aria.
È apparso lui, un segno di pace alzato al cielo, la chitarra in spalla, e ha attaccato con Before You Go. Il cerchio si stava per chiudere.
"Glastonbury, è così bello essere tornato," ha detto con la voce rotta dall'emozione. "Non parlerò molto, altrimenti potrei iniziare a piangere."
È stato un concerto breve, intenso, un dialogo continuo con i fan che erano lì per una sola ragione: dimostrargli il loro sostegno. Un'esibizione toccante, una delle più commoventi a memoria d'uomo su quel prato sacro.
Dopo essersi ritirato dalle scene per "rimettere in sesto la salute fisica e mentale", Capaldi è tornato per finire quello che aveva iniziato. Ha presentato un nuovo, potentissimo singolo, Survive, un inno alla resilienza che recita: "Quanto tempo ci vorrà prima che sembri che la ferita stia finalmente iniziando a guarire?".
Ha raccontato della paura di non essere abbastanza, dei lunedì mattina in cui non riusciva ad alzarsi, ma anche della determinazione a "vivere fino al giorno in cui morirò".
Il culmine emotivo è arrivato con l'ultima canzone, proprio quella che non era riuscito a cantare due anni prima: Someone You Loved. "Due anni fa non ce l'ho fatta," ha confessato, di nuovo in lacrime. "Oggi potrei avere difficoltà per altri motivi." Ma ce l'ha fatta. E alla fine, ha urlato con tutta la forza che aveva in corpo: "Mi chiamo Lewis Capaldi e sono tornato, tesoro!".
Tra il pubblico l'emozione è stata tanta. C'erano lacrime, pelle d'oca, un senso di partecipazione a qualcosa di speciale. "Mentre se ne andava, si vedeva quanto fosse orgoglioso di esserci riuscito," ha raccontato una fan.
Per altri, la sua musica è stata una salvezza nei momenti più bui, un'ispirazione. "È una persona da ammirare perché è semplicemente fortissimo," ha detto una giovane ragazza gallese in lacrime.
Il ritorno di Capaldi era stato anticipato da una serie di indizi misteriosi: cartelloni con frammenti dei suoi nuovi testi vicino al festival e nella sua Glasgow, un numero di telefono a cui mandare un SMS per ricevere una risposta criptica.
Ma nessuna campagna di marketing avrebbe potuto preparare all'impatto emotivo di vederlo lì, fragile e potente allo stesso tempo, a riprendersi il suo palco, il suo pubblico e, soprattutto, se stesso. Un trionfo non solo musicale, ma umano. Bentornato Lewis!