Il finale di Squid Game ha lasciato gli spettatori con il fiato sospeso e tantissime domande.
Ma tra tutte, una in particolare sta incendiando i social e i fan della serie: ci sarà una versione americana dello show?
Il finale della seconda stagione ha lanciato un segnale che lancia un chiaro riferimento a un nuovo progetto targato USA. Sarà vero? Fantasie dei fan o realtà in arrivo?
Per chi ha trattenuto il fiato fino all'ultimo secondo del finale di Squid Game 3, andato in onda da ieri 27 giugno 2025, su Netflix, la sensazione è stata quella di un cerchio che si chiudeva.
La storia di Gi-hun, il nostro tormentato protagonista, giunge al suo epilogo. Lui purtroppo muore, per salvare una bambina neonata, la figlia di Jun-hee Ma l'immagine finale, non è stata una conclusione, bensì un indizio. Un enorme indizio, che parla inglese e ha il volto spietato di Hollywood.
La scena è di quelle che non si dimenticano. Il Front Man, l'enigmatica figura interpretata da Lee Byung-hun, non è più tra i grigi palazzi di Seul, ma cammina per le strade assolate di Los Angeles.
Mentre è in auto incrocia il suo sguardo con quello di una donna dall'aria austera e potente. Lei lascia cadere a terra una pedina ddakji, il piccolo, maledetto pezzo di carta che dà inizio all'incubo.
Quando il suo volto viene rivelato, il colpo di scena è servito ed è di quelli da lasciare esterrefatti: si tratta di Cate Blanchett, in un cameo agghiacciante nel ruolo di una reclutatrice americana.
Due minuti esatti che bastano a confermare un sospetto terribile: i giochi non sono mai stati solo un affare coreano. L'organizzazione è mondiale.
A dare peso a questa teoria sono le parole dello stesso creatore, Hwang Dong-hyuk. Sebbene abbia confermato che l'arco narrativo principale è terminato, ha lasciato la porta più che aperta a nuove storie. "La storia di Gi-hun è conclusa," ha dichiarato, "ma l'universo di Squid Game ha ancora molto da raccontare."
Questo conferma che ci saranno nuovi territori e nuovi orrori da esplorare.
E il nuovo territorio sembra avere già un nome e un cognome di peso.
Le indiscrezioni che circolano con insistenza parlano di un coinvolgimento nientemeno che di David Fincher, il maestro del thriller psicologico dietro capolavori come Fight Club e Mindhunter.
Si vocifera che Fincher sia già al lavoro sulla sceneggiatura per una versione americana dello show, affiancato da un altro talento del crime britannico, Dennis Kelly, autore della disturbante serie Utopia.
Un duo che, sulla carta, promette di mantenere intatta la crudeltà e la critica sociale dell'originale, trasportandola nel cuore dell'Occidente.
Sebbene Netflix non abbia ancora rilasciato comunicazioni ufficiali, la miccia è stata accesa. L'ultima scena di Squid Game 3 non era un semplice cameo, ma un vero e proprio passaggio di testimone.
Se i rumor si rivelassero fondati, le riprese potrebbero iniziare già alla fine del 2025, con un possibile arrivo sulla piattaforma tra la fine del 2026 e l'inizio del 2027.
Il dado è tratto. La tuta verde e la maschera nera sono pronte a sbarcare in America. La storia di Gi-hun è finita, ma l'incubo di Squid Game è appena ricominciato. E questa volta, parlerà inglese.