29 Jun, 2025 - 18:50

Vannacci e i gay che non possono fare la guerra perché "è sangue, amputazione, trincea e sacrificio"

Vannacci e i gay che non possono fare la guerra perché "è sangue, amputazione, trincea e sacrificio"

Tutto come previsto: lanciata la provocazione dei gay che non sono adatti a fare la guerra, il Generale Vannacci è tornato sull'argomento sostenendo che sono stati i giornali, i soliti giornali, a interpretarlo male, come al solito.

Lui non ha mai voluto dire che gli omosessuali non sono adatti alla guerra per via del loro orientamento sessuale, ma per i valori di cui sono portatori. Valori che, evidentemente per lui, mal combaciano con quelli di un buon soldato.

Vannacci, i gay e la guerra che non possono combattere

E insomma: vediamo di capirlo bene una volta per tutte, Roberto Vannacci, europarlamentare e vicesegretario della Lega che ha bisogno più che in passato di presidiare il fronte, anche se nella sua nuova vita di politico è solo quello mediatico.

In un'intervista che ha condiviso attraverso i suoi canali social, il giorno dopo lo smacco subito dal suo amico Orban con il Pride di Budapest, ha detto:

virgolette
La guerra è sangue, è amputazione, trincea e sacrificio

Come dire: non roba da femminucce.

E insomma, il Generalone del Carroccio fa la vittima.

La falsificazione dei discorsi

Vannacci si sente un incompreso. Nel video pubblicato per spiegare la sua posizione sui gay e il loro utilizzo nell'esercito, ha dichiarato che è vittima di una certa stampa che scientemente distorce il senso delle sue parole.

virgolette
Ma va bene così: mi pagano le campagne elettorali, mi danno popolarità

ha detto alludendo a delle querele. Ma tant'è: Vannacci ha sostenuto che quando ha parlato di gay e di esercito faceva "una correlazione di valori":

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Sostenevo che è inutile pensare a un riarmo, quindi a una spesa esorbitante, quando poi al fronte combattono gli uomini. La guerra è sangue, è amputazione, è trincea, è sacrificio. Le guerre non vengono combattute dalla tecnologia. Ogni volta che abbiamo provato a farle così, le abbiamo perse. Per questo, se vogliamo rafforzare la capacità di difesa, dobbiamo anche pensare a rafforzare il bagaglio valoriale che fa dell'uomo un combattente

E insomma: volendo sorvolare sul suo pensiero che la guerra oggi non si vince soprattutto con la tecnologia (forse al Generale sfugge l'esito delle operazioni del Mossad e degli Usa in Iran, tanto per dirne una), i gay allora sono troppo "mosci" per combattere?

Gira e rigira, è sempre una frittata quella di Vannacci.

virgolette
Dobbiamo formare persone che siano forgiate su valori come il coraggio, l'onore, il sacrificio, la determinazione nel raggiungere gli obiettivi. E quindi paragonando questo a quello che vogliono esprimere nei Gay Pride, mi sono chiesto: ma chi mandiamo al fronte? Questi signori che hanno un altro bagaglio valoriale?

Oh, capito?

La lista delle testate giornalistiche che non lo capiscono

Il messaggio di oggi, Vannacci l'ha voluto mandare in modo particolare a una serie di testate giornalistiche che proprio non lo capiscono.

Questa è la lista

  • La Repubblica
  • La Stampa
  • Fanpage
  • Il Foglio
  • Gay.it

La lista nera vannacciana dei media. Meno male che, secondo lui, gli italiani lo capiscono perfettamente.

La risposta di Calenda

E comunque: in questa prima caldissima domenica d'estate, ha trovato la forza di rispondere al Generale Vannacci Carlo Calenda, il leader di Azione

Il ripasso di storia per "il ciuccio e presuntuoso" vicesegretario della Lega è stato subito servito:

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Alessandro Magno, Cesare, Traiano (massima estensione impero romano 117 DC). Diciamo 3 su 4 dei più grandi generali della storia. Questo per ciò che concerne l’ignorante con le mostrine che predica sui “gay incapaci di combattere”. Ciuccio e presuntuoso

E vabbè, ma volete scommettere che il numero due di Salvini risponderà che quelli di Alessandro Magno, Cesare e Traiano erano altri tempi?

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