Tutto come previsto: lanciata la provocazione dei gay che non sono adatti a fare la guerra, il Generale Vannacci è tornato sull'argomento sostenendo che sono stati i giornali, i soliti giornali, a interpretarlo male, come al solito.
Lui non ha mai voluto dire che gli omosessuali non sono adatti alla guerra per via del loro orientamento sessuale, ma per i valori di cui sono portatori. Valori che, evidentemente per lui, mal combaciano con quelli di un buon soldato.
E insomma: vediamo di capirlo bene una volta per tutte, Roberto Vannacci, europarlamentare e vicesegretario della Lega che ha bisogno più che in passato di presidiare il fronte, anche se nella sua nuova vita di politico è solo quello mediatico.
In un'intervista che ha condiviso attraverso i suoi canali social, il giorno dopo lo smacco subito dal suo amico Orban con il Pride di Budapest, ha detto:
Come dire: non roba da femminucce.
E insomma, il Generalone del Carroccio fa la vittima.
Vannacci si sente un incompreso. Nel video pubblicato per spiegare la sua posizione sui gay e il loro utilizzo nell'esercito, ha dichiarato che è vittima di una certa stampa che scientemente distorce il senso delle sue parole.
ha detto alludendo a delle querele. Ma tant'è: Vannacci ha sostenuto che quando ha parlato di gay e di esercito faceva "una correlazione di valori":
E insomma: volendo sorvolare sul suo pensiero che la guerra oggi non si vince soprattutto con la tecnologia (forse al Generale sfugge l'esito delle operazioni del Mossad e degli Usa in Iran, tanto per dirne una), i gay allora sono troppo "mosci" per combattere?
Gira e rigira, è sempre una frittata quella di Vannacci.
Oh, capito?
Il messaggio di oggi, Vannacci l'ha voluto mandare in modo particolare a una serie di testate giornalistiche che proprio non lo capiscono.
Questa è la lista
La lista nera vannacciana dei media. Meno male che, secondo lui, gli italiani lo capiscono perfettamente.
E comunque: in questa prima caldissima domenica d'estate, ha trovato la forza di rispondere al Generale Vannacci Carlo Calenda, il leader di Azione
Il ripasso di storia per "il ciuccio e presuntuoso" vicesegretario della Lega è stato subito servito:
E vabbè, ma volete scommettere che il numero due di Salvini risponderà che quelli di Alessandro Magno, Cesare e Traiano erano altri tempi?