Un doppio via libera è previsto, che chiuderà, almeno in parte, il capitolo sul risparmio sulle tasse. Si attende l'approvazione della nuova Manovra 2026, una partita per molti versi delicata, divisa tra l'introduzione della nuova Rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali e la riforma fiscale con un nuovo taglio dell'IRPEF. Ma quali saranno gli impatti reali sul portafoglio dei contribuenti? E quando entreranno realmente in vigore queste misure?
Il nuovo aggiornamento delle entrate tributarie, elaborato in ambito governativo e valutato dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione, punta a facilitare il recupero di crediti inesigibili tramite l’ipotesi di una nuova definizione agevolata delle cartelle esattoriali.
Il via libera per la quinta edizione di questa misura, che per i contribuenti potrebbe significare un risparmio di oltre il 50% dei debiti esattoriali iscritti a ruolo, potrebbe essere introdotto nel 2026.
Diversi esponenti della maggioranza politica hanno preannunciato l'arrivo di una nuova pace fiscale, partendo dalla ristrutturazione del taglio dell'IRPEF, con modifiche che interesseranno il ceto medio. Insomma, tra riforme e pace fiscale, si avvia un processo costante di riduzione delle tasse.
Con un duplice obiettivo: incentivare l'adesione spontanea per i pagamenti dei debiti tributari senza ricorrere ai provvedimenti della riscossione (fermo amministrativo e pignoramenti); e garantire un maggiore reddito disponibile per le famiglie del ceto medio, con un impatto diretto sull'aumento dei consumi, al fine di stimolare la crescita economica.
La "pace fiscale" e la "Rottamazione quinquies", come riportato da investireoggi.it, dovrebbero essere introdotte nella Legge di Bilancio 2026.
Nei prossimi mesi, l'Esecutivo dovrà definire la politica economica, finanziaria e di bilancio per il 2026, con proiezioni sul prossimo triennio.
Si tratta di un percorso volto a favorire la regolarizzazione delle posizioni debitorie dei contribuenti, alleggerendo così il carico fiscale delle famiglie e facilitando la riscossione nelle casse dello Stato, oltre a incentivare la compliance fiscale attraverso nuove modalità di sanatoria e rateizzazione dei debiti.
Il nuovo piano di rateizzazione dei debiti esattoriali, che inizia con la "Rottamazione quinquies" delle cartelle esattoriali, stabilisce l'abolizione delle sanzioni, degli interessi e dell'aggio di riscossione sulle cartelle esattoriali scadute al 31 dicembre 2023.
L'iniziativa di stralcio dei debiti tributari consente una rateizzazione in 120 rate mensili di pari importo.
La proposta include l'eliminazione della decadenza legata alla prima rata non pagata. In particolare, sarà possibile saltare più rate, anche non consecutive, senza perdere il diritto alla definizione agevolata.
Il governo italiano, con il suo nuovo approccio, mira a unire la rottamazione delle cartelle e il taglio dell'IRPEF in un unico, ampio provvedimento di pace fiscale. L'obiettivo è attuare politiche fiscali che rigenerino la liquidità nelle tasche dei cittadini del ceto medio.
L'intento è stimolare l'economia, promuovere l'equità e migliorare il benessere generale. Molto probabilmente, entrambe le misure saranno incluse nella Legge di Bilancio 2026.
Una nuova pace fiscale mira a incentivare i cittadini a pagare spontaneamente i debiti esattoriali. La promessa di un risparmio si traduce nella cancellazione degli interessi, delle sanzioni e dell'aggio di riscossione.
Inoltre, questa definizione agevolata "addolcisce la pillola" dei pagamenti eliminando la decadenza immediata legata a una singola rata non pagata.
Sarà infatti possibile saltare fino a 8 rate, anche non consecutive, senza perdere il diritto alla Rottamazione quinquies.
Attraverso questa misura, il governo cerca di bilanciare le disponibilità economiche dei contribuenti con il pagamento delle tasse, mantenendo un flusso stabile nelle casse dello Stato e recuperando anche crediti altrimenti inesigibili.
La misura agevolata garantisce al contribuente una gestione più flessibile, permettendogli di affrontare imprevisti quali bollette inattese di luce, gas o acqua, senza perdere il beneficio.
La Lega di Matteo Salvini sostiene da tempo l'introduzione di una nuova sanatoria delle cartelle esattoriali, mentre il taglio dell'IRPEF è una misura promossa da Forza Italia, come spiegato dal Vicepremier Antonio Tajani.
Il Viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, non esclude l'inserimento di queste misure nella Manovra 2026, pur avvertendo sulla possibilità di futuri correttivi.
Il nuovo taglio IRPEF prevede una riduzione dell'aliquota del secondo scaglione, che scende dal 35% al 33%. È inoltre previsto un ampliamento della fascia reddituale interessata dalla nuova misura, che sale da 28.000 e 50.001 euro a 28.000 e 60.000 euro.
In questo modo, i contribuenti che rientrano in questa fascia di reddito otterranno un risparmio fiscale fino a 1.440 euro in meno di tasse sui redditi.