Il Governo sta valutando la sospensione dell’incremento di tre mesi dell’età pensionabile previsto per la pensione 2027, in applicazione del meccanismo di adeguamento automatico all’aspettativa di vita.
Secondo le attuali proiezioni dell’Istat, la soglia per la pensione di vecchiaia dovrebbe passare da 67 a 67 anni e 3 mesi. Una variazione apparentemente minima, ma con forti implicazioni economiche e politiche.
Ma cosa succederebbe se il blocco venisse approvato? Come cambierebbe la sostenibilità della spesa pubblica? E in che modo si ripercuoterebbe sui lavoratori più anziani e sulle fasce deboli?
Sono domande determinanti nella definizione della nuova riforma pensioni 2027 che sarà al centro della prossima Legge di Bilancio.
L’età pensionabile 2027 è fissata in base a un sistema introdotto con la Legge 122/2010. Ogni due anni, in base ai dati Istat, si aggiorna l’età di accesso alla pensione in funzione dell’incremento dell’aspettativa di vita.
Il calcolo per il 2027 prevede un aumento di tre mesi per tutte le pensioni legate al requisito anagrafico.
L’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) ha recentemente sottolineato che sospendere l’adeguamento comporterebbe una rottura del legame tra demografia e previdenza, un vincolo considerato essenziale per la tenuta finanziaria del sistema nel lungo periodo.
Di seguito una panoramica delle proiezioni aggiornate per i prossimi anni (requisiti pensionistici 2025-2035):
Tipologia di pensione | 2025 (oggi) | 2030 (proiezione) | 2035 (proiezione) |
Pensione di vecchiaia | 67 anni | 67 anni e 5-6 mesi | 67 anni e 8-9 mesi |
Anticipata ordinaria (uomini) | 42 anni e 10 mesi di contributi | 43 anni e 2-4 mesi (stima) | 43 anni e 6-8 mesi (stima) |
Anticipata ordinaria (donne) | 41 anni e 10 mesi di contributi | 42 anni e 2-4 mesi (stima) | 42 anni e 6-8 mesi (stima) |
Ape Sociale | 63 anni con specifici requisiti | Da confermare | Da confermare |
Quota 103 (sperimentale) | 62 anni + 41 anni di contributi | Non confermata | Non confermata |
L’ipotesi di sospendere l’aumento dell’età pensionabile 2027 nasce dalla necessità di alleggerire il peso per i lavoratori prossimi all’uscita dal mercato del lavoro, in particolare per chi ha svolto attività gravose o usuranti. Allo stesso tempo, il Governo mira a utilizzare questa misura come leva negoziale nella revisione complessiva del sistema.
Tuttavia, ci sono ostacoli rilevanti:
Alcuni esperti avvertono che congelare oggi potrebbe generare un effetto domino, portando a pressioni future per ulteriori deroghe o riforme di breve respiro, con impatto sull’intero equilibrio del sistema.
Il dibattito sulla pensione 2027 si inserisce in un contesto più ampio. Oltre al blocco temporaneo dell’aumento, si discute della possibilità di una flessibilità strutturata in uscita, calibrata su categorie e carriere lavorative. Tra le soluzioni in discussione:
Il futuro della riforma pensioni 2027 sarà quindi determinato dal difficile equilibrio tra equità sociale e sostenibilità finanziaria. Qualsiasi misura richiederà coperture certe e una visione di lungo periodo.