09 Jul, 2025 - 16:45

Chi sono i membri di "Articolo 52"? Rintracciati nove componenti del gruppo anti-maranza

Chi sono i membri di "Articolo 52"? Rintracciati nove componenti del gruppo anti-maranza

Negli ultimi mesi il nome “Articolo 52” è balzato agli onori delle cronache milanesi, diventando sinonimo di ronde cittadine, giustizia fai-da-te e tensioni sociali. Le indagini della procura di Milano hanno portato all’identificazione di nove componenti principali di Articolo 52, ora indagati per associazione a delinquere.

Chi sono i membri di "Articolo 52" indagati?

Secondo quanto emerso, si tratta di uomini tra i 18 e i 30 anni, residenti in diverse zone di Milano, senza legami diretti con organizzazioni dell’estrema destra ma con profili personali che tradiscono simpatie per quell’area. Alcuni di loro risultano studenti o lavoratori precari, altri già noti alle forze dell’ordine per reati minori.

Questi individui sono considerati i promotori e organizzatori delle spedizioni punitive, responsabili della gestione dei canali social, della raccolta fondi (per esempio tramite piattaforme come Revolut) e della pianificazione logistica delle ronde. Le autorità hanno sequestrato dispositivi elettronici e analizzato migliaia di messaggi, individuando una struttura organizzativa sorprendentemente articolata, con ruoli precisi e una divisione delle responsabilità.

Origini e ideologia del gruppo

Il gruppo prende il nome dall’articolo 52 della Costituzione italiana, che sancisce il dovere di difesa della Patria. Tuttavia, il riferimento costituzionale viene reinterpretato in chiave militante: Articolo 52 si presenta come un movimento anticrimine, nato per “difendere la città dal degrado” attraverso azioni dirette e spesso violente, rivolte in particolare contro i cosiddetti “maranza”, termine con cui si indicano giovani, spesso stranieri o di seconda generazione, accusati di piccoli reati o comportamenti antisociali.

Il gruppo si è formato e organizzato principalmente attraverso canali Telegram e pagine Instagram, ora chiuse, dove venivano pianificate ronde e azioni punitive, documentate poi con video e post che hanno rapidamente fatto il giro del web.

Le azioni e la strategia

Articolo 52 ha attirato l’attenzione pubblica e delle forze dell’ordine dopo la pubblicazione di video scioccanti che mostravano pestaggi e aggressioni, come quello avvenuto nella zona della Darsena a Milano, dove un ragazzo di origine nordafricana è stato accusato di furto e picchiato da un gruppo di persone incappucciate.

Queste azioni sono state rivendicate come “giustizia” contro il presunto lassismo delle istituzioni, con messaggi che incitavano apertamente alla violenza e alla reazione diretta contro chi veniva percepito come una minaccia per la sicurezza urbana.

La strategia comunicativa del gruppo si è basata sulla viralità dei contenuti e sull’appello alla “difesa della patria”, con una forte componente identitaria e, secondo le indagini, anche razzista.

LEGGI ANCHE