20 Jul, 2025 - 11:03

"La notte nel cuore", chi è l'ex marito di Sumru che l'ha stuprata? Ecco perchè la donna ha abbandonato i figli

"La notte nel cuore", chi è l'ex marito di Sumru che l'ha stuprata? Ecco perchè la donna ha abbandonato i figli

Nel panorama delle serie turche approdate in Italia, La notte nel cuore si è distinta per la sua narrazione intensa e i suoi personaggi dalle mille sfaccettature. Al centro della trama, la figura di Sumru, una donna il cui passato tormentato e i segreti celati hanno scosso profondamente la sua vita e quella di chi la circonda.

Sumru è un personaggio complesso, segnato da un dramma rimasto celato per anni: l’abbandono dei suoi due figli gemelli, Nuh e Melek.

La verità dietro questo gesto emerge solo nelle puntate cruciali della serie, quando la donna, sopraffatta dai ricordi e dalle domande insistenti dei figli, confessa tra le lacrime: «Siete nati da un abuso».

Queste poche, terribili parole raccontano un passato di dolore che Sumru aveva tenuto nascosto, proteggendosi dietro il silenzio e il senso di colpa.

Sumru, chi è l'ex marito che l'ha stuprata?

Quando era giovane, Sumru lavorava come insegnante nel piccolo paese di Aksu. La sua vita sembrava avere una direzione serena e carica di speranze, finché non fu sconvolta da un evento traumatico: il suo compagno dell’epoca, che sarebbe poi diventato il padre biologico dei gemelli, abusò di lei proprio quando la loro relazione era ormai giunta al termine.

Quell’unione, inizialmente felice, si trasformò per la donna in un incubo quando, tentando di lasciarlo, egli cambiò radicalmente, mostrando un volto aggressivo e violento.

Nonostante la serie ruoti per lunghi episodi attorno al mistero dell’identità del padre dei gemelli, la verità viene svelata con chiarezza solo quando Sumru è costretta dall’evidenza e dalle pressioni della famiglia Sansalan.

Il padre di Nuh e Melek non viene mai identificato con nome e cognome all’interno della narrazione principale, proprio per sottolineare come il trauma per Sumru non sia tanto legato alla persona in sé, quanto al gesto violento subito. La sua identità resta volutamente sfocata, rappresentando per la protagonista e per lo spettatore il simbolo di un dolore universale e purtroppo comune a molte donne.

Le poche informazioni che emergono ritraggono l’uomo come una presenza inizialmente rassicurante: una storia nata tra affetto e normalità che viene però stravolta proprio nel momento in cui Sumru decide di chiudere la relazione.

Perché Sumru ha abbadonato i figli Nuh e Melek?

Dopo l’abuso, Sumru rimane incinta e sceglie, per paura e vergogna, di nascondere la gravidanza. Alla nascita dei gemelli Nuh e Melek, oppressa dall’incapacità di affrontare il trauma e temendo il giudizio della comunità, la donna prende la dolorosa decisione di abbandonarli.

Il peso del passato sulla vita di Sumru

Sumru cerca di rifarsi una vita in Cappadocia, dove sposa Samet, un imprenditore facoltoso da cui avrà altri due figli. Nonostante la stabilità economica e il nuovo legame familiare, dentro di sé la protagonista non riesce mai a liberarsi del dolore e del senso di colpa che l’accompagnano fin dal giorno in cui è stata vittima della violenza.

Le sue scelte, dall’abbandono dei figli fino all’incapacità di tornare a riprenderli anche quando avrebbe potuto, sono l’espressione di un trauma mai davvero affrontato né guarito.

Le reazioni della famiglia Sansalan e degli stessi Nuh e Melek, una volta venuti a conoscenza della verità, sono di incredulità e confusione. Nuh, in particolare, fatica ad accettare la vicenda, soprattutto dopo aver trovato una vecchia foto della madre felice insieme al padre.

Ma Sumru, con determinazione, chiarisce che il male subìto non cancella gli attimi felici vissuti all’inizio di una relazione, e che la violenza può insinuarsi anche nei rapporti più insospettabili.

Un racconto universale e una denuncia forte

La storia di Sumru in La notte nel cuore non è soltanto un episodio fiction, ma un potente spunto di riflessione sulla realtà della violenza di genere, sull’importanza di rompere il silenzio e sul lungo cammino che una vittima deve intraprendere per liberarsi dai traumi e superare i sensi di colpa.

La scelta della sceneggiatura di non rivelare nome e volto dell’aguzzino rafforza il messaggio di solidarietà con tutte le donne che, come Sumru, hanno dovuto trovare la forza di sopravvivere e raccontare.

La serie, col suo linguaggio crudo ma autentico, invita a parlare di temi complessi e delicati senza filtri o tabù, spingendo il pubblico a mettersi nei panni della vittima e a riflettere su quanto sia fondamentale il supporto della comunità e l’accoglienza, priva di giudizio, delle storie di chi ha sofferto.

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