Dimentica le celebri spiagge di Sardegna e Sicilia. Dimentica la Puglia e la Costiera Amalfitana. Neppure il Lazio è protagonista: la villa di "Too Hot To Handle Italia" non è a Ponza, ma è un vero e proprio paradiso tropicale... e no, non stiamo parlando di un Airbnb da due soldi.
Il cocente set è stato allestito nella splendida Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana: un gioiellino lussuoso su spiagge da cartolina, con piscina, terrazze panoramiche e atmosfere da villa da sogno a prova di flirt… e proibizioni.
Le inquadrature sfarzose mostrate nel trailer ufficiale parlano chiaro: spiagge bianche, palme, cascate naturali. Il format, prodotto da Fremantle Italia sotto la regia di Giampaolo Marconato, ha scelto una location da urlo, completamente ristrutturata dai set designer per creare un mix tra installazione artigianale e paradiso tropicale. Non più Messico o Caraibi "tradizionali" come per le versioni inglese e brasiliana: stavolta si punta tutto sull’estetica dominicana.
Rispetto alle edizioni precedenti in Messico o Turks & Caicos, la location dominicana porta freschezza visiva e soprattutto logistica. La capitale Dominicana e le sue spiagge offrono alloggi di lusso a prezzi più contenuti, una costa facilmente accessibile e un clima ideale tutto l’anno.
In più, quella scelta parla di inclusività produttiva: un ponte tra la moda internazionale del reality e la voglia di Netflix di esplorare nuovi mercati caraibici mantenendo qualità e costi sostenuti.
La villa è stata progettata per offrire stanze minimal-chic, open space con vista mare e ampie aree comuni per docce condivise, ridanciane scorribande a bordo piscina e, inevitabilmente, violazioni sessuali… tutte filmate in HD.
Il nome preciso della villa non è stato divulgato per motivi di privacy e riservatezza contrattuale, come accade spesso con i reality che usano location in affitto temporaneo, quindi possiamo ammirare la struttura soltanto nelle puntate del programma Netflix... e sperare di andarci un giorno.
Il set, comunque, ha previsto anche spazi strategici ad hoc per lo show: quinte per le telecamere, zone relax studiate nei minimi dettagli, e postazioni per l’assistente vocale Lana, pronta a colpirti con un "Penalty!" al costo di 100.00 €.
Non si tratta solo di bellezza paesaggistica: la villa è un vero teatro sociale. Il programma, infatti, è stato scritto da un team di ben otto sceneggiatori, pronti a orchestrare dinamiche, prove, tensioni e colpi di scena come se fosse una sorta di reality serializzato.
Questo mix consente alla location di diventare un personaggio a tutti gli effetti, un catalizzatore di emozioni, drammi e siparietti trash. Non bastano palme e mare: servono meccanismi narrativi ai limiti del kafkiano… con un microchip e una voce sintetica a controllare tutto.
Insomma, la villa di "Too Hot To Handle Italia" non è una semplice location: è un set 360 gradi, immersivo e intelligente, scelto per incarnare aspirazioni aspirazionali ma anche catturare il trash che piace ai fan. Tra palme, piscine infinity e l’ombra inflessibile di Lana, lo show punta a fare scintille (e deviazioni in bikini). Se ti stai già chiedendo "posso prenotare la stessa villa?": beh, forse no. Ma di sicuro puoi prenderne ispirazione per le tue vacanze… o per una staycation con drammi da casa.
Se vuoi provare l’ebbrezza di "Too Hot To Handle Italia" senza essere un single in crisi, eccoti qualche consiglio per avvicinarti alla location: