23 Jul, 2025 - 21:25

Elezioni Marche, la notizia di Ricci indagato spacca il centrosinistra? Non proprio...

Elezioni Marche, la notizia di Ricci indagato spacca il centrosinistra? Non proprio...

È bastato un avviso di garanzia per mettere in discussione il campo largo nelle Marche a due mesi dal voto? Nella giornata di ieri, 22 luglio 2025, il candidato del centrosinistra ed ex sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, ha reso noto tramite i suoi profili social di essere sotto indagine per l'inchiesta Affidopoli, relativa ad incarichi affidati ad alcune associazioni in modo diretto, quindi senza bando pubblico. Secondo le accuse, l’allora sindaco avrebbe ottenuto appoggio politico da queste vicende, avvenute tra il 2014 e il 2019.

Nulla è certo e le indagini sono in corso. Il Partito Democratico continua a sostenere il candidato alla Regione Marche, così come altri esponenti del centrosinistra, tra cui il segretario di +Europa, Riccardo Magi. Dal Nazareno il messaggio a Ricci è chiaro: proseguire la candidatura e non fare passi indietro in un momento cruciale. Tuttavia, nel campo largo c’è chi, pur non esplicitandole, non nasconde le proprie perplessità.

Il presidente del M5s, Giuseppe Conte, ha dichiarato di non sottovalutare le ipotesi accusatorie. Un segnale che i pentastellati potrebbero prendere le distanze dal campo largo nelle Marche? I tempi stringono: si voterà il 28 e 29 settembre 2025, troppo tardi per cambiare candidato o linea politica.

Ricci si dichiara estraneo

Le indagini non scalfiscono Matteo Ricci. L'eurodeputato del Pd ha chiarito, nel video diffuso sui social, di essere amareggiato per l'avviso di garanzia ricevuto dalla Procura di Pesaro, ma al contempo si è detto totalmente estraneo ai fatti contestati.

L'ex sindaco pesarese è indagato nell'inchiesta Affidopoli, avviata circa un anno fa, e avrebbe – secondo gli inquirenti – affidato incarichi ad associazioni senza bando pubblico in cambio di sostegno politico. È la seconda grande inchiesta che coinvolge il centrosinistra: a Milano, il sindaco Beppe Sala, vicino al Pd, è indagato per lo scandalo urbanistico, con le accuse di false dichiarazioni su qualità personali e concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità.

Il sostegno del campo largo

Il Nazareno continua a riporre fiducia nel proprio candidato. A ribadirlo è Igor Taruffi, responsabile Organizzazione dem e referente per il dossier regionali, che ha confermato come Ricci si sia dichiarato estraneo ai fatti e come l’ipotesi di cambiare candidato non sia mai stata presa in considerazione. Nessun passo indietro, né dal Pd né da Ricci.

Anche la segretaria regionale del Pd, Chantal Bomprezzi, ha espresso piena solidarietà:

virgolette
Esprimo la mia vicinanza personale e politica a Matteo Ricci, che ho sentito ieri sera e che ha già dichiarato con chiarezza la propria totale estraneità ai fatti contestati.

Solidarietà è giunta anche da Riccardo Magi (+Europa) e da Matteo Renzi, segretario di Italia Viva, che ha espresso pubblicamente il proprio sostegno a Ricci poche ore dopo il video.

Le perplessità dei 5 Stelle

Non tutti, però, sembrano convinti. Dopo l’annuncio di Ricci, Giuseppe Conte ha affermato che il M5s valuterà attentamente le accuse: se si tratta solo di spese comunali irregolari o se emergono elementi di disonestà personale, che sarebbero incompatibili con i valori del Movimento. Conte auspica un rapido chiarimento per proseguire la campagna elettorale.

I dem restano ottimisti: in assenza di vantaggi economici personali, il sostegno del M5s dovrebbe restare. Tuttavia, le parole di Conte lasciano aperti alcuni dubbi. Ricci sarà ascoltato in Procura il 30 luglio. Secondo l’accusa, il beneficio ottenuto non sarebbe stato economico ma consisterebbe in un accresciuto consenso politico, attraverso eventi pubblici organizzati con modalità irregolari.

Cambiare candidato non è un'opzione sul tavolo: nelle Marche si vota il 28 e 29 settembre e le liste vanno presentate almeno 40 giorni prima. Tempi troppo stretti per un’alternativa.

Riassunto finale in tre punti

  • Matteo Ricci è indagato nell’ambito dell’inchiesta Affidopoli, ma si dichiara totalmente estraneo ai fatti; il Pd conferma pieno sostegno alla sua candidatura.
  • Il M5s, per voce di Conte, si riserva di valutare le accuse: se emergessero elementi di disonestà personale, potrebbe ritirare il proprio appoggio.
  • I tempi tecnici rendono impraticabile un cambio di candidato; la partita si gioca ora sul chiarimento giudiziario e sulla tenuta politica del campo largo.
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