30 Jul, 2025 - 15:20

Qual è stato lo tsunami più forte della storia e quanto era alta l'onda più grande?

Qual è stato lo tsunami più forte della storia e quanto era alta l'onda più grande?

Quando si pensa agli tsunami, si immaginano onde immense e devastanti che travolgono coste e città. Ma nella storia moderna due eventi in particolare hanno segnato un record: lo tsunami più distruttivo mai registrato (per numero di vittime e danni) e quello con l’onda più alta mai osservata. Ecco quali sono stati questi due impressionanti fenomeni naturali.

Qual è stato lo tsunami più forte della storia? L'onda più alta

Il primato dell’onda di tsunami più alta mai osservata spetta alla Baia di Lituya, in Alaska. La notte del 9 luglio 1958, un terremoto di magnitudo 7.8 colpì la zona, innescando una gigantesca frana che precipitò in acqua, sollevando un'onda di proporzioni mai viste prima.

L’onda raggiunse la vertiginosa altezza di 525 metri (circa mezzo chilometro), superando di gran lunga sia qualsiasi altro tsunami mai registrato sia anche le più alte strutture artificiali, come l’Empire State Building di New York (443 metri). La potenza dell’evento fu tale da radere al suolo tutta la vegetazione sulle sponde del fiordo fino a quell’altezza, lasciando il paesaggio segnato da una striscia di terra completamente spoglia.

A differenza di altri grandi tsunami, la particolare conformazione della baia e la zona relativamente isolata ridussero il numero delle vittime: furono infatti registrate “solo” cinque morti, principalmente tra i pescatori presenti. Ciò nonostante, l’evento rimane il più spettacolare per l’altezza dell’onda nei dati storici moderni, tanto da essere definito un vero e proprio “megatsunami”.

Lo tsunami più distruttivo per vittime: Oceano Indiano 2004

Se si considera invece l’impatto umano, il record di evento più catastrofico è dello tsunami dell’Oceano Indiano del 26 dicembre 2004. Nell’arco di poche ore, un terremoto di magnitudo 9.1 al largo di Sumatra generò un immenso tsunami che attraversò tutto l’Oceano Indiano, raggiungendo le coste di Indonesia, Thailandia, Sri Lanka, India, Maldive e persino Africa orientale.

Le onde furono meno alte rispetto al record dell’Alaska, ma estremamente devastanti: in alcune zone raggiunsero anche i 30 metri e in prossimità dell’epicentro sono state rilevate onde fino a oltre 50 metri in specifici punti della costa indonesiana. Il bilancio fu apocalittico: circa 230.000 vittime e un impatto senza precedenti su centinaia di comunità costiere.

Differenze tra megatsunami e tsunami oceanici

È importante distinguere tra i cosiddetti megatsunami, come quello di Lituya Bay, e gli tsunami oceanici come quello del 2004:

  • I megatsunami sono eventi estremi generati quasi sempre da frane o cadute improvvise di grandi masse di materiale in corpi d’acqua relativamente piccoli (fiordi, baie), che generano onde altissime ma quasi sempre localizzate.
  • Gli tsunami oceanici sono originati da terremoti sottomarini e, pur producendo solitamente onde meno alte (dai 10 ai 30 metri), riescono a propagarsi per migliaia di chilometri e travolgere interi continenti.

Altri tsunami celebri

Nella storia si ricordano altri eventi eccezionali:

  • Il Grande Tsunami di Tohoku in Giappone (2011), con onde fino a 40 metri e oltre 18.000 vittime.
  • L'eruzione del Krakatoa (1883) in Indonesia, con onde alte fino a 37 metri e decine di migliaia di morti.

Curiosità

L’altezza dell’onda di Lituya Bay è così straordinaria che ancora oggi viene utilizzata nei manuali scientifici per studiare l’energia degli eventi estremi.

Lo tsunami del 2004 rilasciò un’energia pari a 23.000 bombe di Hiroshima e alterò persino leggermente la rotazione terrestre.

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