Magari i tempi per il riconoscimento della Palestina saranno prematuri per Meloni, ma la strage a Gaza non può passare inosservata. Secondo quanto emerge da Palazzo Chigi, nel tardo pomeriggio di oggi la presidente del Consiglio ha avuto un colloquio telefonico con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Già in passato Meloni ha ribadito in numerose occasioni di non essere intenzionata a interrompere i rapporti con Israele, ma la pressione da parte di altre cancellerie europee e dell'opposizione comincia a farsi sentire, così come cresce la consapevolezza che le azioni israeliane intraprese dopo il 7 ottobre hanno superato i limiti.
Non è chiaro cosa si siano detti Meloni e Netanyahu, ma sembra che la presidente del Consiglio sia stata molto critica nei confronti del premier israeliano. La priorità, per ora, resta il cessate il fuoco e la fine immediata delle ostilità. La conversazione è stata anche un’utile occasione per ribadire l’urgenza indifferibile di garantire un accesso umanitario alla popolazione civile, rinnovando l’impegno dell’Italia in tale ambito tramite l’iniziativa Food for Gaza.
Parole di condanna sono arrivate anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che in occasione della Cerimonia del Ventaglio tenutasi al Quirinale ha pronunciato un discorso contro l'antisemitismo e contro le azioni militari in corso a Gaza e nei territori palestinesi, che costituiscono motivo di preoccupazione per il mondo intero.
Solo qualche giorno fa, la presidente del Consiglio Meloni ha perso un’occasione utile per riconoscere lo Stato palestinese. Sarebbe stata una scelta coerente con quella di molte altre cancellerie europee, che ritengono questo passo necessario per garantire una più rapida fine del conflitto e aprire uno spiraglio alla soluzione dei due Stati, oggetto di discussione da oltre trentacinque anni.
Oggi, nel tardo pomeriggio, la presidente del Consiglio ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Nel confronto, Meloni ha ribadito l’urgenza di porre fine al conflitto e di garantire l’accesso ai corridoi umanitari per la popolazione civile. Non è chiaro se i due leader torneranno a confrontarsi a breve né quale sia stata la risposta di Netanyahu, ma quello di oggi da parte di Meloni non è stato l’unico intervento critico verso Israele.
Pesanti critiche sono arrivate anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto alla Cerimonia del Ventaglio al Quirinale. Il capo dello Stato ha condannato con fermezza l’antisemitismo, anche alla luce dell’aggressione di due ebrei nei pressi di Milano. Tuttavia, questa non è stata l’unica nota di biasimo da parte del presidente.
Mattarella ha parlato anche della situazione a Gaza, definendo disumano ridurre alla fame un’intera popolazione, con un chiaro riferimento a quanto sta accadendo nei territori palestinesi. Netta la condanna anche all’operato di Israele in Cisgiordania:
Mattarella: è disumano ridurre alla fame un’intera popolazione, dai bambini agli anziani, è grave l’occupazione abusiva, violenta, di territori attribuiti all’Autorità Nazionale Palestinese in Cisgiordania pic.twitter.com/c3JgknVoHf
— Quirinale (@Quirinale) July 30, 2025
Rispondendo a un’interrogazione del Pd alla Camera sul riconoscimento dello Stato di Palestina, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha dichiarato che l’Italia continua a essere in prima linea con un’azione concreta e tangibile a sostegno della popolazione di Gaza.
Ciriani ha ricordato lo stanziamento di 110 milioni di euro dall’inizio del conflitto e l’iniziativa Food for Gaza. In coordinamento con l’ONU, sono stati inviati aiuti alimentari e trasferiti in Italia 150 bambini palestinesi per ricevere cure mediche. Tuttavia, il ministro ha espresso scetticismo rispetto al riconoscimento dello Stato palestinese, ritenendo i tempi ancora prematuri.
Durante il question time alla Camera con il ministro Ciriani, Elly Schlein ha chiesto al governo di riconoscere immediatamente la Palestina, accusandolo di inerzia e ipocrisia. Ha denunciato i crimini di Netanyahu e invocato azioni concrete per la pace, criticando l’astensione italiana all’ONU e la subalternità del governo a interessi esterni.