31 Jul, 2025 - 18:10

Ex Ilva, clamoroso dietrofront di Bitetti sulle dimissioni: la decisione del sindaco di Taranto

Ex Ilva, clamoroso dietrofront di Bitetti sulle dimissioni: la decisione del sindaco di Taranto

Nessun passo indietro, Piero Bitetti resterà sindaco di Taranto. Ad annunciarlo è lo stesso primo cittadino tarantino, prima in un video sui propri canali social e successivamente ai giornalisti che lo attendevano a Roma per l'incontro al Ministero del Made in Italy sul futuro dell'Ilva. Cosa ha portato il sindaco a fare un passo indietro sulle sue possibili dimissioni? Alla base della scelta — forse troppo impulsiva — di qualche giorno fa non c'erano reali motivazioni politiche o problemi con la propria giunta, ma solo un comportamento violento da parte di alcuni attivisti dopo un confronto sul futuro dell’ex Ilva.

Bitetti non si tira indietro e annuncia che procederà per vie legali. Adesso però le priorità sono altre: sul tavolo del Mimit c’è il futuro dell’acciaieria tarantina, che da diversi anni costituisce un nodo fondamentale per la città e per l’Italia. Arrivando al Ministero del Made in Italy, Bitetti ha detto ai giornalisti presenti che avrebbe proposto al ministero e ai firmatari un rinvio dell’incontro per la firma dell’accordo di programma per l’ex Ilva.

A sostegno del sindaco di Taranto arriva anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha espresso prima di tutto solidarietà per quanto avvenuto qualche giorno fa — quando Bitetti è stato minacciato da alcuni attivisti — e si è detto soddisfatto per il passo indietro sulle dimissioni. L’auspicio del governatore della Puglia è che si arrivi presto a un accordo e che il centrosinistra riesca a governare Taranto senza dissidi.

Cosa ha deciso Bitetti sulle dimissioni?

La notizia era nell’aria già da questa mattina. Bitetti ritira le sue dimissioni da sindaco di Taranto e nel pomeriggio di oggi è a Roma per discutere sul futuro dell’ex Ilva. Il primo cittadino è entrato al Mimit alle 16 e sta partecipando a un incontro organizzato dal ministro del Made in Italy, Adolfo Urso. Bitetti aveva annunciato le sue dimissioni lo scorso lunedì, dopo essere stato contestato da alcune associazioni a seguito di un incontro sul futuro dell’acciaieria. Il rischio che derivava dalle dimissioni del sindaco era quello di un vuoto istituzionale in un momento importante per Taranto.

Tuttavia sembra che nella maggioranza di centrosinistra che amministra la città pugliese ci siano non poche divergenze tra Pd, M5S e Avs sul futuro del siderurgico.

La giornata a Roma: cosa si decide

Oggi il sindaco si è recato a Roma per partecipare all’incontro con il ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, per l’accordo di programma sull’ex Ilva. Secondo il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, è difficile che si possa raggiungere un accordo già nella giornata di oggi, ma il dietrofront di Bitetti costituisce un punto fondamentale per risolvere il nodo costituito dall’ex Ilva.

Il ministro Urso aveva detto di voler chiudere l’intesa sulla realizzazione dei tre forni elettrici. In un secondo momento si discuterà l’approfondimento sul polo DRI. Al tavolo odierno del Mimit sono invitati il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il presidente della provincia di Taranto, Gianfranco Palmisano, il sindaco di Statte, Fabio Spada, e il commissario dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, Giovanni Gugliotti.

Le dichiarazioni di Emiliano

Soddisfatto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che in occasione di un’intervista a TeleNorba ha detto di sperare che il centrosinistra tarantino ora riesca a trovare una quadra sul futuro dell’Ilva. Condanna assoluta per i gesti dei manifestanti degli scorsi giorni contro il sindaco di Taranto.

Secondo Emiliano, quello che ha vissuto Bitetti è stato un momento difficile che lo ha portato alla dichiarazione sulle dimissioni:

virgolette
Non si augura la morte agli altri in cambio del dolore che si è patito. Questo non è ambientalismo.
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