01 Aug, 2025 - 10:14

Chi è David Grossman, lo scrittore israeliano che parla di "genocidio" a Gaza

Chi è David Grossman, lo scrittore israeliano che parla di "genocidio" a Gaza

David Grossman è una delle voci più significative della letteratura contemporanea israeliana, noto non solo per i suoi romanzi profondi ed emozionanti ma anche per il suo impegno civile e morale sulla scena pubblica del suo Paese. Oggi, il suo nome è al centro del dibattito internazionale per le dichiarazioni shock emerse nell’estate del 2025, quando ha definito ciò che sta accadendo a Gaza come un “genocidio”, rompendo un tabù profondo nella società israeliana. 

David Grossman: età e origini

David Grossman nasce a Gerusalemme il 25 gennaio 1954, figlio di un immigrato proveniente dallo shtetl galiziano di Dynów. Cresce in una famiglia legata agli ideali socialisti e alla tradizione ebraica, ma il suo percorso si sviluppa in una direzione laica, alimentata dalla passione per la letteratura sbocciata fin dall’infanzia. Il padre lavora come autista e bibliotecario e trasmette a David l’amore per i libri e la lettura.

A soli nove anni, il giovane Grossman vince una competizione nazionale sulla conoscenza dell’opera di Sholem Aleichem, segnando l’inizio di un percorso destinato a lasciare un segno profondo nella cultura israeliana e mondiale.

David Grossman: moglie e figli

David Grossman vive oggi a Mevasseret Zion, nei pressi di Gerusalemme, con sua moglie Michal, psicologa, e i due figli Yonathan e Ruth. La famiglia ha sofferto la tragica perdita di Uri, il terzo figlio, caduto nell’agosto 2006 durante la guerra del Libano, un lutto che ha segnato profondamente sia la vita che l’opera dello scrittore. Michal e David formano un legame solido e duraturo, entrambi profondamente impegnati tanto nella crescita dei figli quanto nell’attività sociale e intellettuale.

Carriera

La carriera di David Grossman si avvia giovanissimo, lavorando alla radio nazionale “Kol Israel” sia come attore che come reporter. Dopo aver studiato filosofia e teatro all’Università Ebraica di Gerusalemme, diventa uno degli autori più prolifici della sua generazione. Il suo esordio narrativo avviene nel 1988 con il romanzo capolavoro “Vedi alla voce: amore”.

Grossman sperimenta diversi generi: dalla narrativa per ragazzi (come “Ci sono bambini a zig zag” e “Qualcuno con cui correre”) ai romanzi più introspettivi e sperimentali (“Che tu sia per me il coltello”). Oltre alla narrativa, si dedica anche all’inchiesta, affrontando temi sociali e politici da una prospettiva sempre originale e critica. Vincitore di numerosi premi internazionali e considerato una voce morale nel dibattito mediorientale, Grossman non ha mai smesso di analizzare il dolore e la complessità dei rapporti umani, spesso intrecciandoli con i drammi collettivi della sua terra.

Opinione su Gaza

Nel 2025, David Grossman ha dichiarato pubblicamente che ciò che sta accadendo a Gaza rappresenta un “genocidio”, usando parole di rara durezza ma anche di profondo dolore: “Per anni ho rifiutato di utilizzare questa parola. Ma adesso non posso trattenermi… dopo quello che ho letto sui giornali, dopo le immagini che ho visto, dopo aver parlato con persone che sono state lì”. Grossman non parla da giurista ma da uomo coinvolto “dentro questo conflitto”, denunciando la “valanga” che la parola genocidio porta con sé e la deriva morale vissuta dalla società israeliana.

Nonostante il suo sguardo critico, sostiene ancora la soluzione dei due Stati come unica alternativa auspicabile, dichiarando la necessità di “maturità politica” sia per israeliani che palestinesi, e criticando tanto le scelte dello Stato ebraico quanto quelle dei leader palestinesi. Le sue parole hanno aperto un vasto dibattito in Israele e all’estero, confermando quanto la voce degli intellettuali possa ancora scuotere le coscienze, anche nelle situazioni più dolorose e divisive

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