Francesca Gallo, una delle voci storiche del giornalismo veneto, si è spenta a soli 58 anni lasciando un vuoto profondo tra colleghi, lettori e familiari.
Nota per la sua passione per la cronaca nera e la sua attenzione ai dettagli, ha lavorato con dedizione per decenni, diventando un punto di riferimento per la comunità di Vittorio Veneto e per la redazione de La Tribuna di Treviso.
La scomparsa di Francesca Gallo è avvenuta a causa di una malattia fulminante: un tumore scoperto soltanto nelle ultime settimane della sua vita, in seguito a un improvviso malore.
La giornalista ha continuato a lavorare e a scrivere anche durante il ricovero, segno della sua grande dedizione alla professione.
Purtroppo, la malattia si è rivelata aggressiva e non le ha lasciato scampo, costringendola a lasciare prematuramente la famiglia, gli amici e i colleghi che l’amavano e stimavano.
Francesca Gallo aveva 58 anni al momento del decesso. Era originaria di Vittorio Veneto, dove viveva insieme alla madre ultranovantenne e dove ha scelto di restare per tutta la sua vita, profondamente legata alle radici e al territorio.
Si era avvicinata al giornalismo fin da giovanissima, iniziando a collaborare con il settimanale diocesano “L’Azione” e con alcune radio locali prima di affermarsi nella stampa quotidiana.
Nelle commemorazioni e nei messaggi di cordoglio, non si fa menzione di un marito o di figli. Francesca viveva principalmente con la madre, di cui si prendeva cura insieme ai fratelli, Fabio e Lorella.
Era molto legata alle nipoti Beatrice e Isabella, che considerava come figlie, tanto era profondo il legame con la famiglia allargata. L’affetto familiare costituiva un pilastro fondamentale della sua vita e il calore di parenti e amici l’ha sempre sostenuta, anche nei momenti più difficili.
La carriera di Francesca Gallo è stata intensa e longeva: circa quarant’anni dedicati al giornalismo, con passione, accuratezza e sensibilità. Dopo gli inizi con “L’Azione” e le prime esperienze radiofoniche, Gallo è diventata una firma storica de La Tribuna di Treviso, seguendo in particolare la cronaca nera ma senza trascurare altri temi di rilevanza sociale.
Era stimata per la precisione e la profondità dei suoi articoli, apprezzata dai colleghi e rispettata dalle fonti. La sua generosità professionale si è riflessa anche in un ultimo gesto d’amore: la donazione delle cornee. Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, l’ha ricordata come “una cronista molto attenta e rigorosa”, capace di accompagnare i lettori nella comprensione della realtà locale con umanità e dedizione.
Francesca Gallo lascia un’eredità di professionalità, gentilezza e impegno civile, valori che continueranno a ispirare il mondo dell’informazione e la comunità a cui era profondamente legata.