Ruggero Costamagna è stato per molti anni una figura chiave, anche se discreta, nell’azienda Balocco, nota per i suoi dolci e biscotti, e conosciuto soprattutto come marito di Alessandra Balocco, recentemente scomparsa.
Uomo d’impresa, manager di lungo corso e punto di riferimento familiare, ha dedicato la propria carriera e la vita privata all’azienda di famiglia, accanto alla moglie in ogni sfida e successo imprenditoriale.
Nella dimensione familiare Ruggero Costamagna è stato per decenni il marito di Alessandra Balocco e padre di Marco, nato dal loro matrimonio. Ruggero ha vissuto sempre in sintonia con i valori della famiglia Balocco: riservatezza, senso del dovere e forte unità familiare.
È stato un vero e proprio pilastro a fianco di Alessandra, sostenendola nei difficili momenti attraversati dall’azienda, soprattutto dopo la scomparsa del cognato Alberto e del suocero Aldo.
L’importanza della dimensione familiare si riflette anche nello stretto rapporto con il resto del team aziendale, considerato una sorta di seconda famiglia.
Sul piano professionale, Ruggero Costamagna ricopre da molti anni il ruolo di direttore commerciale nella Balocco, affiancando la moglie in tutte le principali decisioni aziendali. Il suo ingresso ufficiale nell’azienda risale agli anni ’90, diventando uno degli artefici della crescita nazionale e internazionale del celebre marchio dolciario italiano.
Costamagna ha guidato per decenni l’espansione commerciale della Balocco, puntando su prodotti innovativi, nuove linee e nuovi mercati.
Oltre al ruolo di manager, Costamagna è noto anche per la sua capacità di mediazione e di ascolto, fondamentali nei passaggi generazionali all’interno della famiglia e nella gestione di una realtà produttiva con centinaia di dipendenti e collaboratori.
La sua carriera si è quindi intrecciata inscindibilmente con quella della consorte, al punto che il successo della Balocco degli ultimi decenni è spesso stato frutto della collaborazione tra Alessandra e Ruggero: una coppia non solo nella vita, ma anche nell’impresa, capace di affrontare insieme sia il dolore di gravi lutti familiari sia le sfide dell’innovazione industriale.