Cima Falkner è una delle spettacolari cime delle Dolomiti di Brenta, un gruppo montuoso tanto amato da alpinisti ed escursionisti quanto fragile e soggetto a fenomeni naturali di grande impatto. Negli ultimi anni, proprio questa vetta si è trovata al centro dell’attenzione a causa di imponenti crolli di roccia che hanno cambiato il suo profilo e richiamato l’attenzione degli specialisti sul delicato equilibrio ambientale delle nostre montagne. Ma dove si trova esattamente questa cima e perché si stanno verificando questi fenomeni?
Cima Falkner si trova nelle Dolomiti di Brenta, in Trentino, ed è una delle vette più caratteristiche della catena, raggiungendo un’altitudine di 2.999 metri. La cima si trova tra la Bocca dei Camosci e la Bocca di Vallesinella, a poca distanza da località famose come Madonna di Campiglio e il Rifugio Stoppani, punto di partenza per molte escursioni e itinerari alpinistici.
Quella di Cima Falkner è una montagna che si può raggiungere attraverso la famosa ferrata Benini, un percorso panoramico molto frequentato dagli appassionati, ma che richiede esperienza e una certa predisposizione al muoversi su terreno esposto e instabile. La sua posizione dominante la rende anche un punto d’osservazione privilegiato sulle altre vette dolomitiche, come Cima Grostè e Cima Sella.
Negli ultimi mesi, Cima Falkner è stata interessata da una serie di crolli spettacolari che hanno coinvolto milioni di metri cubi di materiale. Il primo grande distacco si è verificato nella notte tra il 26 e il 27 luglio 2025, seguito da altri crolli nei primi giorni di agosto, con boati percepiti a grande distanza e una densa nube di polvere che ha avvolto la zona.
Il fenomeno è riconducibile a una serie di fattori naturali fra cui:
Il crollo più recente ha coinvolto oltre 700.000 metri cubi di roccia, cambiando completamente la forma della cima e costringendo le autorità a chiudere alcuni sentieri storici come la ferrata Benini e il sentiero 331, giudicati ora troppo pericolosi. Gli esperti temono che questo sia solo l’inizio e che potrebbero verificarsi ulteriori distacchi, vista la massa ancora potenzialmente instabile sul versante ovest della montagna.
Gli eventi di Cima Falkner raccontano la fragilità delle montagne di oggi e rappresentano un monito sull’importanza di monitorare e studiare costantemente l’evoluzione dell’ambiente alpino. Queste frane fanno parte di un processo naturale accelerato dal riscaldamento globale e richiedono il massimo rispetto delle norme di sicurezza per tutti coloro che frequentano la zona.
Cima Falkner rimane un luogo di straordinaria bellezza e fascino, ma la natura impone le sue regole, e il rispetto per la montagna e i suoi mutamenti è la prima condizione per continuare a essere testimoni dei suoi paesaggi mozzafiato.