Con il Parlamento che chiude per ferie resta in 'stand by' la partita sulle Regionali nel centrodestra. C'e' chi ipotizza un tavolo dei leader ad agosto, ma nella maggioranza prevale la tesi che si comincera' a stringere sui candidati a settembre. Mese nel quale, riferiscono piu' fonti parlamentari dell'alleanza, si aprira' anche il dossier sulla legge elettorale. Diversi 'big' sottolineano che alla ripresa dei lavori si comincera' a tirare le somme delle interlocuzioni andate avanti sotto traccia. A rilanciare il tema nelle scorse settimane e' stato il presidente del Consiglio. Modello proporzionale, via i collegi uninominali (ma ci sono resistenze della Lega) e premio di maggioranza per la coalizione che ottiene almeno il 40-42% i punti fermi. C'e' anche l'orientamento di inserire l'indicazione del premier sulla scheda, ma c'e' chi, anche nella coalizione, frena. "E' chiaro che andrebbe a vantaggio di Fratelli d'Italia", dice un esponente di Forza Italia. Tuttavia, nel centrodestra si punta ad andare in questa direzione.
Si guarda al voto nelle Marche, "tanto in Campania, Veneto e Puglia" si votera' a novembre, il 'refrain' nel centrodestra. Il partito di via Bellerio in Veneto punta su Alberto Stefani che potrebbe anche spuntarla, con l'eventualita' che Luca Zaia scenda in campo come capolista del partito per cercare di fare il pieno di voti. Ma il dossier e' ancora in alto mare. Cosi' come in Campania dove per Fdi scalda i motori il viceministro alla Farnesina Edmondo Cirielli, mentre FI e Lega preferirebbero schierare Giosy Romano, nella convinzione che quest'ultimo potrebbe in qualche modo essere sostenuto dal presidente della Regione Vincenzo De Luca qualora il governatore decidesse di non appoggiare l'ex presidente della Camera Roberto Fico.